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PDL N. 2774

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2774



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

BARBIERI, CIOCCHETTI, GIORGIO MERLO, MILO, BARBARO, CALABRIA, CASTELLANI, DELLA VEDOVA, DIONISI, PERINA, PICCHI, PIZZOLANTE, SIMEONI, VIGNALI

Concessione di contributi per il finanziamento di attività di ricerca sulla cultura latina del medioevo europeo

Presentata il 6 ottobre 2009


      

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Onorevoli Colleghi! - Il medioevo è l'epoca nella quale si sono venuti formando i tratti distintivi della civiltà europea. In quest'età, infatti, si è verificato l'incontro dialettico fra le culture romana, cristiana e germanica, che ha caratterizzato la storia intellettuale e sociale dell'Europa fino ad oggi.
      Alla formazione di questa comune identità culturale hanno concorso, negli stessi secoli, i rapporti con la tradizione greca dell'Oriente bizantino e con le popolazioni slave divise fra l'influsso di Costantinopoli e quello di Roma, con la cultura araba e con quella ebraica, per non dire dei contatti più rari e indiretti con i popoli dell'Estremo Oriente nel basso medioevo.
      D'altra parte, proprio nell'età di mezzo si svolgono processi culturali fondamentali per l'indirizzo che assumerà nei tempi successivi la storia d'Europa: la distinzione - pressoché ignota al mondo classico e alla Cristianità orientale - tra la sfera ecclesiastica e quella civile, la cui più evidente manifestazione è la lotta per le investiture fra il Papato e l'Impero; la nascita dell'università come forma di organizzazione del sapere e della sua trasmissione; lo sviluppo delle tecniche, culminante nella precoce «rivoluzione industriale» del XII secolo, determinata dall'impiego
 

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della forza idraulica; l'elabo- razione di pratiche contabili e finanziarie, come l'uso della partita doppia nei cartolari mercantili e le complesse forme di gestione del debito pubblico documentate negli archivi genovesi del Banco di San Giorgio.
      In questo lungo processo formativo, l'Italia - benché situata ai margini del Sacro romano Impero franco-germanico - riveste una posizione particolarissima per la sua collocazione geografica, quasi cerniera fra il settentrione carolingio e il mezzogiorno bizantino e arabo, per le vestigia imponenti e la tradizione ancor viva della romanità, per la presenza della Sede apostolica, centro spirituale, culturale e politico di prima grandezza, e per i rapporti che questa situazione comportava sia con l'Europa continentale, sia con il mondo mediterraneo, come snodo delle vie di comunicazione attraverso le quali si diffondevano non soltanto le merci, ma anche le idee.
      Gli studi sulla storia e sulla letteratura medievali hanno una tradizione oramai consolidata nel panorama scientifico e universitario italiano. Oltre alle cattedre istituite nei maggiori atenei (la prima cattedra di storia della letteratura latina medievale fu, nel 1939, quella ricoperta da Ezio Franceschini presso l'Università cattolica di Milano), basterà ricordare due istituzioni fra le principali - l'Istituto storico italiano per il medio evo in Roma e il Centro italiano di studi sull'alto medioevo in Spoleto - che, costituite attualmente o fino a tempi recenti come enti pubblici, hanno acquistato reputazione internazionale per le attività di ricerca svolte nei rispettivi ambiti: il primo nello studio e nell'edizione delle fonti storiche medievali, il secondo nella promozione della ricerca sulle istituzioni e sulla cultura dei primi secoli del medioevo.
      Benché sia sorta in anni più recenti, essendosi costituita in Firenze il 20 gennaio 1984 (ma operando di fatto già dal 1978) e avendo ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica con decreto del Ministro per i beni culturali e ambientali del 26 luglio 1997, la Società internazionale per lo studio del medioevo latino (SISMEL) ha conseguito in breve tempo solido credito nel mondo scientifico italiano e internazionale. Ne sono soci la massima parte dei docenti e degli studiosi italiani di latino medievale, oltre a numerosi e qualificati esponenti stranieri della medesima disciplina. Essa ha rapporti di collaborazione, mediante convenzioni o accordi con dipartimenti e docenti, con le università di Bari, Bologna, Genova, Lecce, Milano, Siena, e, fuori d'Italia, con quelle di Cambridge (Gran Bretagna), di Friburgo in Brisgovia (Germania), di Losanna (Svizzera), di Notre Dame, Indiana (Stati Uniti d'America), di Parigi (École pratique des hautes études e Institut de recherche et d'histoire des textes), di Santiago di Compostela (Spagna) e di Porto (Portogallo).
      La SISMEL è un'associazione senza scopo di lucro, le cui finalità sono quelle di promuovere la ricerca e la documentazione sulla latinità medievale, in particolare nei suoi aspetti culturali, di organizzare la formazione di giovani ricercatori e di fornire servizi nel settore della ricerca e dell'informazione bibliografica medievistiche. Fin dal suo sorgere, per iniziativa del professor Claudio Leonardi, essa ha inteso proporsi come sede collegiale di organizzazione dell'attività di ricerca nel campo degli studi latini medievali, per superare una condizione di isolamento nella quale l'opera di singoli studiosi, ancorché eminenti, faticava a trovare piena valorizzazione in un insieme di iniziative coordinate, sia a livello scientifico, sia nella pratica realizzazione, nella pubblicazione e nella diffusione dei loro risultati.
      Per questo la SISMEL promuove e organizza attività di formazione superiore, tra le quali il corso triennale di perfezionamento post-universitario in filologia e letteratura latina medievale, equipollente al dottorato di ricerca ai sensi del decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 aprile 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 7 maggio 2001; convegni e seminari di studio svolti nella propria sede alla Certosa del Galluzzo o presso altre istituzioni
 

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culturali; corsi per lo sviluppo e l'impiego di applicazioni informatiche (molte delle quali da essa appositamente elaborate) negli studi umanistici, con l'erogazione di borse di studio in favore di giovani studiosi italiani e stranieri. Quest'attività è sostenuta da una biblioteca (gestita unitamente con la Fondazione Ezio Franceschini), con un patrimonio di oltre 120.000 unità bibliografiche tra volumi, opuscoli, riviste, microfilm e CD-ROM (dei quali, in particolare, 800 riviste, di cui circa 350 correnti, microfilm di codici medievali, 169 cinquecentine e 13 incunaboli), arricchitosi attraverso l'acquisizione delle biblioteche di studiosi quali Ezio Franceschini, Gianfranco Contini, Bruno Nardi, Lorenzo Minio-Paluello, José Ruysschaert e Carmelo Cappuccio.
      Per la pubblicazione e la diffusione dei risultati della ricerca svolta non solo dai propri collaboratori, ma anche da studiosi esterni, i cui lavori sono valutati da un apposito comitato scientifico, la SISMEL, dapprima avvalendosi di convenzioni con altri enti o editori privati, poi attraverso una propria casa editrice, le Edizioni del Galluzzo, ha realizzato numerose iniziative editoriali. Fra le principali si possono ricordare i cataloghi descrittivi dei Manoscritti datati d'Italia, giunti al diciannovesimo volume, e la collana denominata Millennio medievale, che conta oramai 79 titoli fra monografie, atti di convegni, edizioni di testi (fondamentale è l'edizione critica della Legenda aurea di Iacopo da Varagine, opera capitale per la storia religiosa e artistica europea, come dimostra la sua vastissima fortuna, testimoniata dai 1.100 manoscritti esistenti). Allo sviluppo del dibattito fra gli studiosi sono altresì dedicati i periodici: Documenti e studi sulla tradizione filosofica medievale (edito con la Società per l'edizione dei testi antichi e medievali), Hagiographica (dedicato agli studi sull'agiografia cristiana), Micrologus (sulla storia della scienza nel medioevo) e Itineraria (concernente le relazioni dei viaggiatori e le conoscenze geografiche dall'antichità al rinascimento). Un campo nuovo, nel quale l'attività si sta sviluppando rapidamente anche con l'uso di tecnologie e di programmi appositamente progettati e realizzati presso la SISMEL, è quello dell'impiego di applicazioni informatiche per la ricerca storica e filologica e dell'editoria elettronica, con la produzione di studi e di repertori e con la recentissima apertura di un vero e proprio portale per la ricerca bibliografica, denominato «MIRABILE - Archivio digitale della cultura latina medievale», consultabile in rete (www.mirabileweb.it).
      Altre iniziative e pubblicazioni scientifiche sono realizzate dalla Fondazione Ezio Franceschini, costituita il 13 dicembre 1987 (ma già attiva dall'ottobre 1984), e riconosciuta con decreto del Presidente della Repubblica 17 aprile 1990, operante in stretto collegamento con la SISMEL. Oltre al bollettino bibliografico degli studi sulla musica medievale Medioevo musicale, si segnalano fra le collane editoriali la serie Per verba (nella quale sono pubblicati testi della letteratura latina medievale europea con traduzione e commento), la raccolta degli Autographa medii aevi, inserita nel Corpus Christianorum pubblicato dall'editore belga Brepols, nonché il periodico Filologia mediolatina, dedicato allo studio della tradizione dei testi latini medievali.
      Il prodotto attorno al quale s'incentra l'attività della SISMEL è tuttavia il bollettino bibliografico annuale, denominato Medioevo latino, pubblicato dal 1980. Il più recente volume, trentesimo della serie, è apparso nel 2009 e raccoglie in 1.362 pagine 14.208 schede, concernenti libri e articoli pubblicati nell'anno 2008, con le indicazioni bibliografiche, la sintesi del contenuto e le recensioni eventualmente apparse su riviste scientifiche. Complessivamente, i volumi finora pubblicati contengono oltre 260.000 schede bibliografiche. Si tratta evidentemente di uno strumento - ora disponibile anche su supporto informatico - necessario per la ricerca nel settore, che per la sua completezza e la tempestività di pubblicazione si è rapidamente imposto all'attenzione degli studiosi di tutto il mondo.
      La SISMEL ha operato fino ad ora mediante i finanziamenti ricevuti dal Consiglio
 

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nazionale delle ricerche, dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dalla regione Toscana e da altri enti pubblici e privati, nonché attraverso i contributi della tabella del Ministero per i beni e le attività culturali.
      L'elevato numero e l'altissima qualità delle iniziative, che hanno riservato fin dall'inizio preminente attenzione ai giovani ricercatori attivi nel settore, dimostra come quest'organismo associativo abbia saputo impiegare nel modo più efficace le risorse di cui ha potuto beneficiare. Sembra giunto il momento di conferire maggiore stabilità e certezza a questo complesso di iniziative, che abbisognano di una programmazione a lungo termine quale non può essere garantita se non da una disponibilità minima sicura, senza pregiudizio del ricorso ad altre fonti di finanziamento.
      L'articolo 1 della presente proposta di legge dispone quindi l'attribuzione di un contributo - non sostitutivo, ma aggiuntivo rispetto ai finanziamenti destinati in generale alle istituzioni culturali e di ricerca - nella misura annua di 1.500.000 euro. Il suo impiego è vincolato a specifiche finalità, ritenute di preminente interesse:

          a) la redazione e la pubblicazione del già ricordato bollettino bibliografico annuale Medioevo latino nonché di studi e ricerche di sicuro valore scientifico;

          b) l'erogazione di borse di studio in favore di giovani laureati, italiani e stranieri, per la partecipazione a corsi nelle discipline riguardanti lo studio della cultura e della civiltà medievali in Europa e nel bacino mediterraneo;

          c) l'acquisto di materiale bibliografico e di dotazioni informatiche da impiegare nelle attività di ricerca.

      Si tratta, per un verso, di finalità che individuano la specificità della SISMEL e non costituiscono quindi duplicazioni rispetto all'attività di altre istituzioni pubbliche o private operanti nel medesimo settore di ricerca - come gli enti già ricordati - mentre, per altro verso, rispondono allo scopo di promuovere fruttuosamente l'impegno di giovani e valenti studiosi e di sostenerlo con appropriate e durevoli dotazioni di strumenti di ricerca, prima fra tutte l'aggiornamento costante della biblioteca specializzata.
      Si stabilisce che il contributo sia versato dal Ministero per i beni e le attività culturali entro il 31 marzo di ciascun anno, così da assicurarne la tempestiva utilizzabilità, e che, entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello di riferimento, la SISMEL debba trasmettere allo stesso Ministero una relazione sull'impiego del contributo medesimo, così da assicurarne la corrispondenza con le finalità prescritte dalla norma attributiva. Restano fermi, ovviamente, gli obblighi di rendiconto prescritti per gli enti a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria.
      L'articolo 2 è volto ad agevolare la programmazione a lungo termine delle attività dell'Edizione nazionale dei testi mediolatini, riorganizzandone la disciplina e prevedendo la concessione di un contributo annuo in misura fissa.
      L'Edizione nazionale dei testi mediolatini è stata istituita con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali 16 gennaio 2001, a norma dell'articolo 3 della legge 1o dicembre 1997, n. 420, e ha lo scopo di provvedere alla pubblicazione dei testi letterari latini composti in Italia nel medioevo. Si tratta di un cospicuo patrimonio letterario e storico, che per i motivi esposti riveste grande interesse per la storia della cultura europea.
      In nove anni di attività essa ha pubblicato nuove edizioni critiche di ventidue opere, alcune fra le quali inedite. A solo titolo d'esempio si possono ricordare, fra i testi più importanti, le Derivationes di Uguccione da Pisa, vasto lessico della fine del XII secolo, ampiamente diffuso nei secoli seguenti (l'edizione conta più di 1.600 pagine a stampa), i Sermones quadragesimales di Iacopo da Varagine e il Liber epilogorum in gesta sanctorum di Bartolomeo da Trento, principale fonte della Legenda aurea. I testi sono pubblicati in edizioni critiche, curate da specialisti

 

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italiani e stranieri, con introduzione e note di commento, e sono spesso forniti di traduzione italiana. Si tratta di un risultato notevole, conseguito attraverso l'impiego oculato di risorse finanziarie scarse e incerte, in quanto determinate - in misura sempre più ristretta - di anno in anno, con modalità che impediscono una programmazione adeguata alla complessità di lavori scientifici i quali richiedono lunghi tempi di ricerca e di elaborazione.
      Per ovviare a ciò si propongono alcune misure organizzative, volte a conferire stabilità e certezza all'impresa dell'Edizione nazionale, che è riorganizzata con la nuova denominazione di «Edizione nazionale dei testi mediolatini d'Italia» (ENTMI), e viene stabilito un contributo ordinario annuo di 500.000 euro per la realizzazione di quest'opera di grande valore culturale e scientifico. L'impiego del contributo rimane vincolato alle specifiche finalità istituzionali dell'Edizione nazionale, i cui componenti - giova ricordarlo - non percepiscono né potranno percepire in futuro alcun compenso per la partecipazione alla commissione scientifica.
      L'articolo 3 dispone circa la copertura finanziaria.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Contributo speciale in favore della Società internazionale per lo studio del medioevo latino).

      1. È concesso alla Società internazionale per lo studio del medioevo latino (SISMEL), con sede in Firenze, un contributo speciale annuo di 1.500.000 euro a decorrere dall'anno 2009, destinato al finanziamento delle attività di ricerca storica, filologica e bibliografica sulla cultura latina del medioevo italiano ed europeo.
      2. Il contributo di cui al comma 1 può essere utilizzato dalla SISMEL esclusivamente per le seguenti finalità:

          a) redazione e pubblicazione del bollettino bibliografico annuale Medioevo latino nonché di edizioni critiche e di studi nell'ambito indicato al comma 1, previa valutazione del comitato scientifico della medesima SISMEL;

          b) erogazione di borse di studio in favore di giovani laureati, italiani e stranieri, per la partecipazione a corsi nelle discipline riguardanti lo studio della cultura e della civiltà medievali in Europa e nel bacino mediterraneo;

          c) acquisto di materiale bibliografico e di dotazioni informatiche da impiegare nelle attività di ricerca svolte presso la medesima SISMEL.

      3. Il contributo di cui al comma 1 è versato dal Ministero per i beni e le attività culturali entro il 31 marzo di ciascun anno. La SISMEL, entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello di riferimento, trasmette al Ministero per i beni e le attività culturali una relazione sull'impiego del contributo medesimo.

 

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Art. 2.
(Disposizioni concernenti l'Edizione nazionale dei testi mediolatini d'Italia).

      1. È istituita l'Edizione nazionale dei testi mediolatini d'Italia (ENTMI), disciplinata dalle disposizioni del presente articolo. Essa succede, in tutti i rapporti attivi e passivi, all'Edizione nazionale dei testi mediolatini, istituita con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali 16 gennaio 2001.
      2. L'ENTMI cura la pubblicazione, in edizione critica, dei testi composti in Italia in lingua latina fra il V e il XV secolo, secondo il programma deliberato dalla commissione scientifica di cui al comma 3, lettera c), e comunicato al Ministero per i beni e le attività culturali. A questo fine essa attribuisce gli incarichi e può acquisire le dotazioni materiali e scientifiche necessarie.
      3. Sono organi dell'ENTMI:

          a) il presidente;

          b) il segretario tesoriere;

          c) la commissione scientifica.

      4. La commissione scientifica dell'ENTMI è costituita dai componenti della commissione scientifica dell'Edizione nazionale dei testi mediolatini, in carica alla data di entrata in vigore della presente legge. Ulteriori componenti possono essere nominati con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, su proposta del presidente, sentita la Consulta dei comitati nazionali e delle edizioni nazionali, di cui all'articolo 1 della legge 1o dicembre 1997, n. 420.
      5. La commissione scientifica elegge tra i propri componenti il presidente e il segretario tesoriere.
      6. La commissione scientifica delibera e aggiorna il programma di attività dell'ENTMI, affida a propri componenti o a studiosi italiani o stranieri la predisposizione delle edizioni critiche di cui al comma 2 e la revisione degli elaborati presentati, deliberandone il compenso.

 

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      7. La commissione scientifica si riunisce almeno una volta all'anno per deliberare sul programma di attività, sul bilancio di previsione e sul rendiconto della gestione dell'anno precedente. Essa può nominare al proprio interno un comitato esecutivo, determinandone le competenze.
      8. Al presidente, al segretario tesoriere e ai componenti della commissione scientifica e del comitato esecutivo non possono essere attribuiti gettoni di presenza o compensi comunque denominati, salvo quanto previsto dal comma 6. È ammesso il rimborso delle spese documentate.
      9. All'ENTMI è attribuito un contributo annuo di 500.000 euro a decorrere dall'anno 2009, utilizzabile esclusivamente per lo svolgimento delle attività istituzionali di cui al comma 2. L'ENTMI può ricevere altresì contributi dalle amministrazioni statali, dalle regioni, dagli enti locali e da istituzioni e soggetti pubblici e privati.
      10. Si applicano le disposizioni dell'articolo 3, commi 6 e 7, della legge 1o dicembre 1997, n. 420.

Art. 3.
(Copertura finanziaria).

      1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, pari a 2 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2009, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2009-2011, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2009, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
      2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.


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