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PDL N. 2405

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2405



PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato MINARDO

Concessione di un contributo straordinario per l'attuazione di un piano d'emergenza contro il randagismo nella provincia di Ragusa

Presentata il 28 aprile 2009


      

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Onorevoli Colleghi! - Secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, che fanno riferimento all'anno 2006, nel territorio nazionale si conta un numero presunto di cani randagi pari a 441.125, dei quali 68.000 solo in Sicilia. In molte regioni, soprattutto del sud, il fenomeno del randagismo ha raggiunto livelli drammatici ed è spesso fuori controllo, come, purtroppo, dimostrano le tristi vicende verificatesi recentemente nel territorio della provincia di Ragusa, nel quale si conta un numero di cani randagi pari a circa 8.000-10.000 unità. Nel suddetto territorio, il fenomeno ha assunto i tratti di una vera e propria emergenza poiché i cani randagi costituiscono un rischio concreto per l'incolumità dei cittadini e per la loro salute. L'entità del fenomeno impone, quindi, una seria riflessione sugli interventi necessari a contenere le dimensioni del correlato degrado ed il superamento nell'immediato dell'emergenza.
      Il legislatore, proprio in considerazione delle suddette istanze, ha avviato, presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati, l'esame delle proposte di legge già presentate da deputati di maggioranza e opposizione (atti Camera n. 1172 Santelli e Ceccacci Rubino, 1236 Mancuso ed altri, 1319 Tortoli, 1370 Alessandri e 2359 Anna Teresa Formisano e Drago) che contengono varie modifiche alla legge 14 agosto 1991, n. 281, in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo, considerata la necessità di rivedere vari aspetti di tale legge quadro.
      La presente proposta di legge si colloca nel solco delle citate iniziative, dedicando però un'attenzione particolare alla provincia in cui l'emergenza legata al fenomeno del randagismo si è purtroppo manifestata e continua a manifestarsi in tutta la sua drammaticità. Per far fronte alla grave ed intollerabile situazione di degrado della provincia di Ragusa è necessario prevedere serie e concrete misure; tra esse, appare prioritario stanziare i fondi indispensabili per i comuni, soggetti istituzionalmente competenti in materia, per mettere in atto la progettazione delle misure più urgenti, come campagne massicce di sterilizzazione dei cani randagi, la sottoposizione a controllo sanitario di tutti i cani di quartiere e liberi sul territorio comunale, l'adeguamento o la costruzione di rifugi sanitari per i cani da sterilizzare e identificare e per il ricovero a vita dei cani pericolosi, ammalati, invalidi e anziani. Solo per citare un esempio, il comune di Modica aveva presentato un progetto a norma di legge per il controllo sul territorio del randagismo che ammontava a 1 milione e 350.000 euro, dei quali solo 25.000 euro sono stati concessi per l'attivazione di un ambulatorio veterinario e 50.000 per l'apertura di un canile.
      Le amministrazioni locali, d'intesa con le associazioni animaliste e con i veterinari operanti sul territorio, stanno già procedendo all'elaborazione di una proposta di piano straordinario per la gestione dell'emergenza nella provincia di Ragusa, che si articola in una serie di interventi suddivisi in tre distretti territoriali (Vittoria, Ragusa e Modica) e prevede iniziative per l'acquisto e l'adeguamento delle strutture già esistenti per le sterilizzazioni e le prime cure e la realizzazione di un parco canile provinciale per il mantenimento dei randagi.
      Proprio al fine della realizzazione del suddetto piano, la presente proposta di legge prevede la concessione di un contributo straordinario pari a 5 milioni di euro.


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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. È autorizzata la concessione di un contributo straordinario, pari a 5 milioni di euro per l'anno 2009, alla provincia di Ragusa, ai fini dell'attuazione di un piano straordinario per contrastare il fenomeno del randagismo nel territorio della medesima provincia. Il piano straordinario è elaborato dai comuni interessati, di intesa tra loro e con la Regione siciliana e la prefettura - ufficio territoriale del Governo e l'azienda sanitaria locale competenti per territorio, nonché con le associazioni per la protezione degli animali iscritte all'albo istituito ai sensi dell'articolo 19 della legge della Regione siciliana 3 luglio 2000, n. 15.
      2. Alla copertura degli oneri derivanti dall'attuazione del comma 1 si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa relativa al fondo istituito ai sensi dell'articolo 8 della legge 14 agosto 1991, n. 281.


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