Frontespizio Relazione Progetto di Legge

Nascondi n. pagina

Stampa

PDL 2071

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2071



PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

RAZZI, ALESSANDRI, ANGELI, BARBA, BARBATO, BARBIERI, BRIGANDÌ, BUCCHINO, CALABRIA, CATONE, CONCIA, COSENZA, DI BIAGIO, DI STANISLAO, D'INCECCO, DRAGO, FEDI, FONTANELLI, FUCCI, GARAVINI, GAVA, GIBIINO, GIOVANELLI, GOISIS, GRIMOLDI, LO MONTE, MESSINA, MURA, OLIVERIO, PORFIDIA, PORTAS, PUGLIESE, MARIAROSARIA ROSSI, ROTA, RUBINATO, SARUBBI, TORRISI, TOUADI

Introduzione dell'insegnamento dell'educazione alimentare nei programmi scolastici

Presentata il 15 gennaio 2009


      

torna su
Onorevoli Colleghi! - Essendo l'Italia ai primi posti in Europa per il numero di bambini in sovrappeso, ed essendo tale dato destinato a peggiorare, in quanto in Europa il sovrappeso in età scolare cresce al ritmo di circa 400.000 casi l'anno, la presente proposta di legge intende:

          a) introdurre nelle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo e di secondo grado una nuova materia, l'insegnamento dell'educazione alimentare, ritenendo che sia indispensabile, per chi si occupa in prima persona dell'istruzione dei bambini, impartire lezioni mirate a individuare particolari tematiche riguardanti gli aspetti sociali e culturali legati all'alimentazione, ovvero impartire lezioni che evidenziano i rischi connessi all'obesità;

          b) effettuare un'attività di sensibilizzazione verso un'alimentazione corretta ed equilibrata, ponendo particolare riguardo a una sana alimentazione coadiuvata da un regolare esercizio fisico nelle scuole, informando, altresì, sull'origine degli alimenti, sulla tracciabilità dei prodotti agricoli e sull'importanza dello sviluppo delle produzioni biologiche e integrate;

          c) ottenere modifiche nel comportamento individuale dei soggetti, eliminando le barriere sociali che si oppongono a scelte di vita salutari ed enfatizzando la gestione del peso a lungo termine più che estreme riduzioni di peso nel breve periodo.

      Si intende, pertanto, sottolineare l'inefficacia del trattamento basato sulla sola dieta ipocalorica, enfatizzando l'approccio multidisciplinare dato al problema, considerato il risultato di cause complesse e multifattoriali, collegate soprattutto alle modifiche dello «stile di vita» e, in particolare alla sedentarietà, alla diminuzione dell'attività fisica, alla squilibrata introduzione calorica e soprattutto all'azzeramento dell'attività ludica spontanea, trasformata in prolungata permanenza davanti alla televisione, al computer e ai videogiochi.
      L'obesità infantile può sviluppare un disagio psicologico che può contribuire all'instaurarsi di un disturbo del comportamento alimentare (l'avere uno o entrambi i genitori obesi è un fattore di rischio importante per la comparsa dell'obesità in un bambino). È scientificamente dimostrato, infatti, la stretta relazione che intercorre tra bassa autostima ed eccesso di peso nei bambini obesi.
      Analizzando le abitudini alimentari dei ragazzi in sovrappeso si nota, inoltre, la presenza di un modello alimentare sregolato: abolizione della prima colazione, tendenza all'eccessivo consumo di snack preconfezionati, elevata introduzione di grassi e scarso consumo di frutta e di verdura. Questo nuovo stile di vita è favorito, pertanto, come già rilevato, dallo sviluppo tecnologico, che riduce al minimo sforzo ogni attività della giornata, e da una scarsa informazione sul consumo alimentare.
      La volontà di istituire la nuova materia di insegnamento dell'educazione alimentare nasce, quindi, dalla necessità di dare un nuovo impulso a una cultura alimentare basata su informazioni complete e corrette, una cultura ancora non sufficientemente diffusa nel nostro Paese.


torna su
PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. A decorrere dall'inizio dell'anno scolastico 2009/2010, allo scopo di contrastare la diffusione dell'obesità infantile, è introdotto, nella scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo e di secondo grado, l'insegnamento dell'educazione alimentare, come materia di studio obbligatoria.
      2. Al fine di garantire la formazione del personale docente per l'insegnamento della materia di cui al comma 1, sono previste idonee azioni di sensibilizzazione e di formazione del medesimo personale volte all'acquisizione delle conoscenze e delle competenze relative all'educazione alimentare, nell'ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse aree.
      3. All'attuazione del presente articolo si provvede entro i limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.


Frontespizio Relazione Progetto di Legge
torna su