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CAMERA DEI DEPUTATI
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N. 1573 |
La crisi che ha interessato il sistema sportivo negli ultimi anni non ha, infatti, raggiunto lo sport: oltre centomila basi associative; 36 milioni di praticanti - a vario titolo e a vario livello - dei quali un milione e mezzo iscritti alle Federazioni sportive riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI); e, proprio in seguito al diffondersi dell'accezione più ampia di sport - legata all'espressività, all'inclusione, al fitness, alla salute e ad uno stile di vita attivo -, la decisione di vari governi di inserire la diffusione delle pratiche sportive tra gli indicatori di benessere e di civilizzazione e, quindi, di considerare a tutti gli effetti lo sport come un valore da difendere e da promuovere.
In questo senso va la previsione contenuta nella presente proposta di legge, che istituisce una riserva di posti nei concorsi banditi per le assunzioni di personale presso la società CONI Servizi spa, succeduta all'ente pubblico CONI in tutti i rapporti attivi e passivi, ai sensi dell'articolo 8, comma 11, del decreto-legge 8 luglio 2002, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 2002, n. 178, per i cittadini italiani vincitori di titoli olimpionici o di titoli mondiali o detentori di record mondiali nelle discipline riconosciute dal Comitato olimpico internazionale.
Si tratta di persone che, per una larga parte della loro vita, hanno dedicato il loro tempo alla pratica dello sport. Il raggiungimento di tali eccellenze richiede, infatti, un impegno costante e prolungato nel tempo, che finisce per assorbire ogni altro aspetto della vita di una persona.
Proprio in considerazione del carattere «pervasivo» che la pratica dell'attività sportiva può assumere, è facile che questi atleti - ormai legati alla menzione in qualche albo o alle citazioni dei cronisti - non riescano a trovare una collocazione lavorativa adeguata.
Il danno è, pertanto, duplice: sia nei confronti di queste persone, sia anche e soprattutto nei riguardi del mondo sportivo, al quale vengono a mancare in tal modo preziose risorse tecniche e culturali; l'esperienza nell'attività e nella mentalità sportive acquisita, infatti, costituisce un patrimonio che non può essere disperso.
Per questo motivo si propone di porre tali conoscenze al servizio dello sport stesso. Il CONI è il soggetto specializzato al quale da più di sessant'anni sono state assegnate per delega le politiche per lo sport; dal luglio del 2002 esso si avvale, per l'espletamento dei suoi compiti, della società CONI Servizi spa, della quale lo Stato ha la titolarità delle azioni e la cui costituzione ha, da un lato, risolto la difficile situazione economico-finanziaria attraversata dal CONI in seguito alla flessione delle entrate derivanti dalla gestione dei giochi legati allo sport e, dall'altro, permesso di garantire al mondo dello sport la disponibilità di risorse finanziarie necessarie al raggiungimento degli obiettivi di promozione e diffusione della pratica sportiva nonché alla realizzazione di un maggiore livello di autonomia finanziaria del CONI.
Tale società, legata con contratto di servizio al CONI, potrà godere dei vantaggi propri delle società per azioni (maggiore flessibilità gestionale e un più alto grado di efficienza operativa); essa beneficerebbe, inoltre, delle preziose risorse - umane e culturali - messe a disposizione a seguito dell'approvazione della presente proposta di legge.
È auspicabile, dunque, l'approvazione di questo provvedimento in quanto con esso sarà lo sport, e chi in esso crede, finalmente a vincere.
1. Dopo il comma 11 dell'articolo 8 del decreto-legge 8 luglio 2002, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 2002, n. 178, è inserito il seguente:
«11-bis. Nei concorsi banditi per l'assunzione di personale presso la CONI Servizi spa, ai cittadini italiani vincitori di titoli olimpionici o di titoli mondiali o detentori di record mondiali nelle discipline riconosciute dal Comitato olimpico internazionale è riservato un numero di posti non superiore al 5 per cento di quelli disponibili».
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