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PDL 1706

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 1706


PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato ARACU

Modifica dell'articolo 639 del codice penale in materia
di deturpamento e imbrattamento di cose altrui

Presentata il 25 settembre 2008


      

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Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge si pone l'obiettivo di tutelare il decoro urbano e di prevenire i fenomeni di imbrattamento che deturpano non solo le bellezze artistiche ed architettoniche delle nostre città, ma anche gli edifici di civile abitazione, i prospetti in genere e tutte le cose mobili ed immobili.
      La «piaga» dell'imbrattamento dei muri, soprattutto nei centri storici, sta assumendo proporzioni sempre maggiori. Al di là della ricerca delle cause sociali di tale malcostume è opportuno regolamentare con maggiore fermezza l'attuale disciplina estendendo le ipotesi di reato, oltre che al deturpamento e imbrattamento delle opere di interesse storico-monumentale che arricchiscono il territorio nazionale, anche a tutti i manufatti che disegnano con i loro affacci l'immagine della città e che rappresentano, di fatto, il connotato urbano di più immediata percezione.
      Infatti, è nell'intenzione della presente proposta di legge tutelare anche le zone dei quartieri periferici per le quali è altresì necessario mantenere il decoro estetico degli edifici che spesso versano in condizioni di degrado proprio a causa, appunto, delle scritte murali; pratica, quest'ultima, che non risparmia né le abitazioni private, né le scuole, né le chiese e tanto meno gli edifici pubblici.
      Lo scenario urbano che ne consegue è assolutamente desolante, senza considerare il danno economico che i comuni, gli organismi competenti ed i privati sono costretti a sostenere per ripristinare la situazione ante operam.
      Contro la stupidità di questi vandali, purtroppo, non sono sufficienti l'impegno e gli sforzi che le Forze dell'ordine, i carabinieri e la polizia municipale prodigano per prevenire tali fenomeni, poiché è difficile, per non dire impossibile, tenere sotto costante controllo tutte le strade di tutti i quartieri.
      Pertanto, con la presente iniziativa, si propone una riformulazione dell'articolo 639 del codice penale, estendendone le sanzioni a chi deturpa o imbratta con scritte e segnaletica varia i muri pubblici e privati, le attrezzature per il tempo libero, le panchine, i plessi monumentali, i contenitori di igiene pubblica e i porta rifiuti, ed in genere le cose mobili o immobili altrui; le pene previste sono quelle della reclusione fino a tre mesi, della multa da 200 euro a 500 euro e dell'obbligo di sostenere le spese di ripristino e ripulitura.
      Se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico, ovunque siano ubicate, o su immobili compresi nel perimetro di centro storici, si applica la pena della reclusione fino a un anno e della multa fino a 2.000 euro.
      Si è ritenuto, inoltre, di eliminare la necessità della querela di parte per poter procedere d'ufficio in tutte le fattispecie descritte.


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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. L'articolo 639 del codice penale è sostituito dal seguente:

      «Art. 639. - (Deturpamento e imbrattamento di cose altrui). - Chiunque, fuori dei casi previsti dall'articolo 635, deturpa o imbratta con scritte e segnaletica varia i muri pubblici e privati, le attrezzature per il tempo libero, le panchine, i plessi monumentali, i contenitori di igiene pubblica e i porta rifiuti, e in genere le cose mobili o immobili altrui, è punito con la pena della reclusione fino a tre mesi e della multa da 200 euro a 500 euro e con la condanna a sostenere le spese di ripristino e ripulitura. Si procede d'ufficio.
      Se il fatto di cui al primo comma è commesso su cose di interesse storico o artistico, ovunque siano ubicate, o su immobili compresi nel perimetro dei centri storici, si applica la pena della reclusione fino a un anno e della multa fino a 2.000 euro. Si procede d'ufficio».


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