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CAMERA DEI DEPUTATI
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N. 1392 |
Secondo i dati diffusi dalla Lega antivivisezione (LAV), sono circa 150.000 i cani che ogni anno sono abbandonati, dei quali circa 40.000 nel periodo estivo. Un mal costume e un segno di inciviltà preoccupanti, anche se non si deve generalizzare, visto che una persona su tre va in ferie con il proprio animale, il 20 per cento addirittura rinuncia alla vacanza per accudirlo, un altro 20 per cento affida il proprio cane ad amici o nelle apposite «pensioni» e un 25 per cento lascia le chiavi di casa a vicini o a parenti. Ciò nonostante, la triste pratica degli abbandoni è diffusa e drammatica: basti pensare che ogni tre minuti è abbandonato un cane, venti ogni ora, quattrocento ogni giorno, nonostante le pene pecuniarie (da 1.000 a 10.000 euro) e detentive (sino a un anno) per chi si rende colpevole di tale reato. Fenomeno molto più esteso se si pensa anche al randagismo. Infatti, secondo i dati del Ministero della salute, in Italia, su una popolazione canina di oltre sette milioni, vi è non meno di un milione di animali nei canili e rifugi, a cui si aggiungono 650.000 cani randagi. L'abbandono di cani, oltre a qualificare, o per meglio dire a squalificare, chi lo perpetra, mette a serio rischio la stessa incolumità dell'uomo. Per citare, anche qui, gli ultimi dati disponibili, sono almeno 40.000 gli incidenti d'auto causati da cani abbandonati negli ultimi dieci anni. In particolare, solo nell'anno 2006 sarebbero stati circa 800 i sinistri provocati per evitare un animale e ben 8.000 gli incidenti causati dall'urto contro animali, che ha provocato circa 400 morti e oltre 10.000 feriti tra gli automobilisti e una vera e propria ecatombe tra i cani (più di 280.000 morti). Nonostante le molteplici soluzioni messe in campo per impedire questi scellerati abbandoni, come l'anagrafe canina, i microchip e i controlli serrati da parte delle Forze dell'ordine, la situazione rimane drammatica. In questo quadro si inserisce la presente proposta di legge, volta a garantire un incentivo fiscale (bonus dog) per evitare l'abbandono dei cani.
1. Le persone fisiche proprietarie di cani che durante i periodi festivi affidano il proprio cane a strutture specializzate adibite alla cura e al mantenimento degli animali di affezione, possono detrarre dall'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) le spese a tale fine sostenute entro il limite massimo di 250 euro per ciascun anno.
2. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze sono definite le modalità applicative delle disposizioni di cui al comma 1, anche con particolare riferimento alla documentazione delle spese effettuate dai soggetti che si avvalgono della detrazione dall'IRPEF ivi prevista.
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