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PDL 1616

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 1616



PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato GARAGNANI

Modifica all'articolo 22 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, concernente l'esclusione della città di Bologna dal novero delle aree metropolitane

Presentata il 5 agosto 2008


      

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Onorevoli Colleghi! - La recente decisione del Governo di sopprimere le province che coincidono con le aree metropolitane istituite ai sensi del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, ha accomunato realtà profondamente diverse per storia, cultura ed estensione territoriale. Pur riconoscendo la necessità di una semplificazione istituzionale, e soprattutto della soppressione delle province di Roma, Napoli, Milano, Torino, realtà di vari milioni di abitanti con una altissima densità demografica, coincidenti a tutti gli effetti con i rispettivi territori comunali, è evidente l'anomalia della soppressione di una provincia come Bologna, che ha circa 950.000 abitanti, di cui solo 370.000 residenti nel capoluogo, con una densità di popolazione largamente inferiore a quella delle grandi aree metropolitane summenzionate e con un'estensione territoriale che comprende vaste zone agricole e montane ed una realtà come quella imolese del tutto peculiare (diocesi autonoma) e distinta dalla restante parte della provincia.
      Si osserva per inciso che ci sono comuni montani (come Porretta, Gaggio eccetera) che distano cinquanta chilometri dal capoluogo e comuni della pianura che distano mediamente dai venticinque ai trentacinque chilometri.
      A parere del proponente, occorre pertanto una pausa di riflessione sulla questione, facendo riferimento ai servizi necessari, al ruolo finora svolto dalla provincia e alle prospettive dei comuni che hanno secoli e secoli di tradizione che verrebbero integrati nei nuovi organismi, cosa naturale solo nelle ipotesi di grandi agglomerati urbani con una elevata densità demografica.
      Nel caso di Bologna, la città metropolitana sarebbe una cosa del tutto artificiale, priva di intima coerenza, che al massimo con i comuni della cintura potrebbe arrivare a 500.000 abitanti, cosa veramente assurda se confrontata con le analoghe aree metropolitane europee; sarebbe difficile peraltro trovare una collocazione istituzionale adeguata per quei comuni, che sono la maggioranza, che costituiscono la fascia estrema della provincia, confinanti con Modena, Ferrara, Ravenna e Pistoia.
      In conclusione, una realtà storicamente consolidata nel corso dei secoli e del tutto omogenea dal punto di vista culturale ed economico come Bologna sarebbe completamente snaturata.
      Pertanto propongo di modificare l'articolo 22 del citato testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, che individua le aree metropolitane, sopprimendo il riferimento al comune di Bologna.


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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. All'articolo 22, comma 1, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, la parola: «Bologna,» è soppressa.


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