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CAMERA DEI DEPUTATI
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N. 643 |
Si tratta di un'area caratterizzata da importanti infrastrutture, servizi e funzioni di valore regionale e nazionale come: l'aeroporto e il nodo ferroviario di Ciampino; il centro direzionale, commerciale e residenziale della centralità Anagnino-Romanina; l'area di Tor Vergata che ha ospitato la Giornata mondiale della gioventù del Giubileo 2000 e che comprende l'università, il policlinico, il Consiglio nazionale delle ricerche. In questo contesto urbano sono particolarmente pesanti le problematiche di congestione del traffico in assenza di un sistema di trasporto pubblico trasversale in grado di raccordare, garantendone l'adduzione, i nodi di scambio del sistema ferroviario alle aree di centralità urbana. Il comune di Roma, con il Piano regolatore generale, ha previsto l'istituzione di un corridoio di trasporto pubblico (T5) che consentirebbe il collegamento fra Ciampino (nodo ferroviario FR4-FR6) e Tor Bella Monaca, passando attraverso Morena, la centralità della Romanina (metro A), Tor Vergata, Torre Angela (metro C). La realizzazione del corridoio di trasporto pubblico previsto è assolutamente necessaria se si considera come, attraverso la programmazione degli interventi, questo territorio sia destinato ad assumere sempre maggiore importanza.
Per le centralità Romanina e Tor Vergata sono previsti grandi programmi di riqualificazione e di sviluppo nel settore terziario, l'università, la ricerca, lo sport, la cultura. In questa porzione di area metropolitana, inoltre, sono stati attivati finanziamenti e progetti per interventi di primaria importanza: il prolungamento della linea A della metro con tre nuove fermate (Tor di Mezza Via, Ponte Linari, Romanina); la realizzazione della linea C della metro fino a Tor Bella Monaca; il potenziamento del sistema ferroviario regionale e metropolitano incentrato su Ciampino. La fattibilità del percorso del servizio di trasporto pubblico Ciampino-Tor Bella Monaca è stata verificata dal comune di Roma sia in termini di domanda che dal punto di vista tecnico. Il sistema di trasporto che si propone di finanziare con la presente proposta di legge è quello del tram su gomma di tipo innovativo, ipotizzato dal comune di Roma sulla base di valutazioni economiche e per la maggiore flessibilità in relazione alla struttura urbana.
Tale sistema consentirebbe un efficiente sistema di trasporto pubblico, più economico rispetto ad altre possibili soluzioni, con un costo complessivo medio di circa 9 milioni di euro al chilometro, per un investimento totale ipotizzabile di 130 milioni di euro. È evidente che i costi di questa realizzazione non possono ricadere esclusivamente sul comune di Roma se consideriamo l'importanza strategica nazionale delle funzioni che nell'area in esame attualmente si svolgono e che in futuro verranno ampliate. La presente proposta di legge, composta da un solo articolo, descrive al comma 1 l'intervento, prevedendo i necessari finanziamenti articolati nel triennio 2008-2010, assegnati al comune di Roma. Con il comma 2 si autorizza il comune di Roma a procedere alla progettazione e all'esecuzione delle opere anche in difformità dagli strumenti di programmazione approvati. Al comma 3 è prevista la copertura dell'intervento pari a 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010.
1. Al fine di consentire la realizzazione degli interventi diretti a promuovere lo sviluppo economico e sociale del territorio in un'area riconosciuta di rilevante interesse nazionale, è attribuito al comune di Roma un apposito finanziamento destinato alla progettazione e alla realizzazione del corridoio T5 previsto dal Piano regolatore generale del comune di Roma, per il collegamento di viabilità e di trasporto pubblico con tram su gomma tra Ciampino, Anagnina (metro A), Romanina, Tor Vergata, Tor Bella Monaca e relative aree per lo scambio modale.
2. Il comune di Roma, competente per la realizzazione dell'intervento di cui al comma 1, è autorizzato a procedere alla progettazione e all'esecuzione dei lavori sulla base della normativa vigente in materia di lavori pubblici, anche in difformità dalla programmazione triennale di cui all'articolo 128 del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, ovvero dagli strumenti di programmazione formalmente approvati.
3. All'onere derivante dall'attuazione del comma 1, pari a 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2008-2010, nell'ambito del fondo speciale di conto capitale dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2008, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
4. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
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