I SOTTOSCRITTI CHIEDONO DI INTERPELLARE
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E
I MINISTRI DELLA SANITA' E DELLA PUBBLICA
ISTRUZIONE, PER CONOSCERE IL PUNTO DI VISTA
DEL GOVERNO, NELLA SUA COLLEGIALITA', SULLA
CAMPAGNA 'AZIONE DONNA' PROMOSSA DAL
MINISTERO DELLA SANITA' PER DIFFONDERE L'USO
DELLA CONTRACCEZIONE IN ITALIA, NELLA CONVINZIONE CHE LA DIFFUSIONE DELLA CONTRACCEZIONE POSSA ESSERE L'EFFICACE PREVENZIONE
ALL'ELEVATISSIMO E CRESCENTE NUMERO DEGLI
ABORTI REGISTRATI IN ITALIA DALL'ENTRATA IN
VIGORE DELLA LEGGE N. 194 DEL 1978. CHE CIO'
SIA ILLUSORIO E' DIMOSTRATO DAI DATI IN CUI
IL RAPPORTO TRA RICORSO DELL'ABORTO ED EFFETTIVO POSSIBILE USO DEI CONTRACCETTIVI PUO'
ESSERE OGGETTIVAMENTE VERIFICATO SIA IN ITALIA CHE IN ALTRI PAESI.
IN PARTICOLARE SI RICHIAMA L'ATTENZIONE
SUL FATTO CHE LA CAMPAGNA SEMBRA PREVEDERE UNA SPESA DI PUBBLICO DENARO PARI A
5 MILIARDI DI LIRE IN UN MOMENTO IN CUI
SI TENDE A CONTENERE LA SPESA PUBBLICA IN
TUTTI I SETTORI; CHE IL CONTENUTO DEI DUE
OPUSCOLI CHE SOSTANZIALMENTE DARANNO SOSTEGNO ALLA CAMPAGNA E CHE SONO STATI PREPARATI DAL CENTRO STUDI DELLO STESSO MINISTERO ED EDITI DALL'ISTITUTO POLIGRAFICO DELLO STATO (ROMA 1982) NON RISPECCHIANO
LE DIFFERENTI POSIZIONI DI UNA COMUNITA' NAZIONALE DEMOCRATICAMENTE PLURALISTA COME
QUELLA ITALIANA.
GLI INTERPELLANTI CHIEDONO QUINDI QUALE
SPAZIO VERRA' RISERVATO ALL'INFORMAZIONE SUI
'METODI NATURALI' E AD UNA VISIONE DELLA SESSUALITA' NON RIDUTTIVA, MA RISPETTOSA
DI TUTTA LA PERSONA NELLA SUA TOTALITA'. IN
PARTICOLARE, SOTTOLINEANDO L'ERRATO USO DELL'ESPRESSIONE 'PROCREAZIONE RESPONSABILE'
CHE DA' IL TITOLO AD UNO DEGLI OPUSCOLI.
ESSA, INFATTI, DI PER SE', CHIAMA IN CAUSA
LA RESPONSABILITA' DI TUTTI E DUE I GENITORI
E QUINDI NON RIGUARDA SOLTANTO LA DONNA,
MA ANCHE L'UOMO E NON E' DA IDENTIFICARSI
RIDUTTIVAMENTE NELLA CONTRACCEZIONE. L'ERRATO USO DI TALE ESPRESSIONE CONTRIBUIRA' AD
AUMENTARE LA SITUAZIONE DI CONFUSIONE CULTURALE IN CUI PARTICOLARMENTE I GIOVANI
SONO IMMERSI RIGUARDO LA SESSUALITA', NEI
SUOI ASPETTI DI RELAZIONI PERSONALI UOMODONNA, RILEVANTI ANCHE NELLA SOCIETA' E NEI
SUOI ASPETTI ETICI DI RECIPROCA CORRESPONSABILITA'.
SI CHIEDE ANCORA QUALI MISURE SONO
PREVISTE PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE ANCHE SUI RISCHI CUI LA SALUTE DELLE DONNE E'
ESPOSTA PER L'USO DEI CONTRACCETTIVI.
RIGUARDO AI MODI PREVISTI PER L'INFORMAZIONE SULLA CONTRACCEZIONE, DATO CHE
SEMBRA CHE GLI OPUSCOLI SARANNO DISTRIBUITI ATTRAVERSO STRUTTURE PUBBLICHE DELLO STATO, QUALI I CONSULTORI FAMILIARI, NONCHE' ATTRAVERSO UNA CAMPAGNA CHE COINVOLGA I
MASS-MEDIA (TV, RADIO, STAMPA), GLI INTERPELLANTI CHIEDONO ANCORA SE RISULTA ESSERE
A CONOSCENZA DEL GOVERNO CHE IL PROGRAMMA PREVEDA LA DIFFUSIONE ANCHE NELLE
SCUOLE.