I SOTTOSCRITTI CHIEDONO D'INTERPELLARE
IL MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA PER CONOSCERE LE INIZIATIVE CHE HA ASSUNTO E QUELLE
CHE INTENDE ASSUMERE PER FAR FRONTE AL
DRAMMATICO STATO DELL'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA CIVILE E PENALE NELLE GRANDI
AREE METROPOLITANE E NEL MEZZOGIORNO, OVE
LA CRISI RISULTA ESSERE PARTICOLARMENTE GRAVE
E, CONSEGUENTEMENTE, PIU' INSODDISFATTA CHE
ALTROVE LA DOMANDA DI GIUSTIZIA. DA INDICI
DI STATISTICA GIUDIZIARIA SI RILEVA CHE LE DISFUNZIONI ASSUMONO UNO SPECIFICO RILIEVO
NELLE CITTA' CHE PRESENTANO UNA PARTICOLARE
DENSITA' DI POPOLAZIONE, E TRA QUESTE, NELLE
CITTA' CON PIU' DI UN MILIONE DI ABITANTI
(MILANO, TORINO, ROMA E NAPOLI) OVE SI
CONCENTRA CIRCA LA META' DELL'INTERO CARICO
GIUDIZIARIO NAZIONALE. GLI INTERPELLANTI CHIEDONO QUINDI DI CONOSCERE LE MISURE CHE IL
MINISTRO HA ADOTTATO E QUELLE CHE INTENDE
ADOTTARE PER FAR FRONTE IN MANIERA ADEGUATA A TALI SPECIFICHE CARENZE.
L'INDILAZIONABILITA' DI UN PIANO DI ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE ALLE ATTUALI NECESSITA' DELL'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA
VA VALUTATA ANCHE E SOPRATTUTTO IN RELAZIONE ALL'ESIGENZA CHE L'ORDINAMENTO VENGA
FINALMENTE DOTATO DI UN NUOVO, RAPIDO ED
ADEGUATO PROCESSO PENALE, TENUTO CONTO IN
PARTICOLARE DELLA PROSSIMA SCADENZA, AL 31
OTTOBRE 1979, DEL TERMINE PREVISTO DALLA
LEGGE-DELEGA PER L'EMANAZIONE DEL NUOVO
CODICE DI PROCEDURA PENALE.
GLI INTERPELLANTI CHIEDONO PERTANTO DI
CONOSCERE QUALI INIZIATIVE ABBIA ASSUNTO IL
MINISTRO E QUALI INTENDA ASSUMERE IN RELAZIONE A TALE SCADENZA, QUALI MISURE HA VARATO E INTENDE VARARE PER ADEGUARE LE
STRUTTURE AI CARATTERI GENERALI DEL NUOVO
CODICE DI PROCEDURA PENALE, QUALI LE RIFORME DI SOSTEGNO PER CONSENTIRE AL NUOVO
PROCESSO DI ESSERE APPLICATO SENZA DISTORSIONI E QUALI LE LINEE ESSENZIALI DELLA NORMATIVA DI COORDINAMENTO DEL NUOVO PROCESSO CON LE ALTRE LEGGI DELLO STATO.