LA CAMERA,
PREMESSO CHE L'ARTICOLO 12, N. 4, DELLA LEGGE DELEGA 9 OTTOBRE 1971, N. 825, DISPONE CHE ALLA DETERMINAZIONE DELLE NORME RELATIVE AL COORDINAMENTO DELLA DISCIPLINA DELLE ENTRATE TRIBUTARIE DELLA REGIONE SICILIANA CON IL NUOVO ORDINAMENTO TRIBUTARIO NAZIONALE DEVE PROVVEDERE, AI SENSI DELL'ARTICOLO 43 DELLO STATUTO, LA COMMISSIONE PARITETICA ALL'UOPO PREVISTA DALLA
NORMA PREDETTA, E CHE IL CONSIGLIO DEI MINISTRI, CON L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 21 DELLO
STATUTO REGIONALE SICILIANO, NE DELIBERERA'
IL TESTO DEFINITIVO E LO SOTTOPORRA' PER LA
PROMULGAZIONE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CON DISTINTO APPOSITO DECRETO LEGISLATIVO;
CONSIDERATO CHE A SEGUITO DELL'ENTRATA IN VIGORE DEI DECRETI LEGISLATIVI CONCERNENTI LA RIFORMA TRIBUTARIA SONO INSORTI NUMEROSI PROBLEMI, CHE IN FATTO IMPEDISCONO L'ACQUISIZIONE INTEGRALE AL BILANCIO DELLA REGIONE DI TUTTE QUELLE POSTE
TRIBUTARIE CHE STATUTARIAMENTE COSTITUISCONO SPETTANZA REGIONALE, CON CONSEGUENTE
ILLEGITTIMO DEPAUPERAMENTO DELLE RISORSE
FINANZIARIE A DISPOSIZIONE DELL'ENTE;
CONSIDERATO CHE LE QUESTIONI APERTE
DALL'INTRODUZIONE DEL NUOVO ORDINAMENTO
TRIBUTARIO COSTITUISCONO MINACCIA ALL'AUTONOMIA REGIONALE, NON SOLTANTO IN TERMINI
QUANTITATIVI DI SPETTANZE FINANZIARIE, MA
SOPRATTUTTO PERCHE' OFFRONO MOTIVO ED OCCASIONE PER UN RINNOVATO ATTACCO CHE ATTRAVERSO LE STESSE VIENE PORTATO ALLE POTESTA' ED ALLE COMPETENZE STATUTARIAMENTE
ATTRIBUITE E COSTITUZIONALMENTE GARANTITE
ALLA REGIONE, NELLA CALCOLATA OTTICA DI UN
PROGRESSIVO SVUOTAMENTO DEI CONTENUTI PRECETTIVI STATUTARI;
RITENUTO CHE LE SOLUZIONI CONTENUTE
NEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 LUGLIO 1965, N. 1074, SI RIVELANO
ORMAI SUPERATE NON SOLTANTO DAL RIFERIMENTO AD UN DIVERSO QUADRO TRIBUTARIO,
MA DALLA NECESSITA', EVIDENZIATA DALLA TRASCORSA ESPERIENZA, DI COLMARE LACUNE ED
ELIMINARE VIZI DI IMPRECISIONE, CHE HANNO
DATO PRETESTO NEL CORSO DI QUASI UN DECENNIO AD UN ANDAMENTO CONFLITTUALE DEI
RAPPORTI STATO-REGIONE, PER CUI EMERGE LA
ESIGENZA DI UNA RADICALE REVISIONE DI QUELLE DISPOSIZIONI DELLA VIGENTE NORMAZIONE
ATTUATIVA DELLO STATUTO, CHE SONO STATE
CAUSA IN PASSATO DI FREQUENTI CONFLITTI
E CONTRASTI INTERPRETATIVI, ATTRAVERSO UNA
PIU' CHIARA E PUNTUALE PROPOSIZIONE NORMATIVA CHE MEGLIO E COMPIUTAMENTE DEFINISCA E PRECISI LE SPETTANZE, LE COMPETENZE
E LE POTESTA' REGIONALI IN MATERIA FINANZIARIA E NEL SETTORE TRIBUTARIO IN PARTICOLARE, IN UNA CORRETTA INTERPRETAZIONE E NEL
PIENO E SOSTANZIALE RISPETTO DEL DISPOSTO
DEGLI ARTICOLI 36 E 37 DELLO STATUTO;
RITENUTO CHE OCCORRE IN PRIMO LUOGO
RESTITUIRE ALLA NORMA STATUTARIA L'ORIGINARIO SIGNIFICATO E VIGORE, RIESUMANDO IL VALORE POLITICO E LA PERMANENTE VALIDITA' DELLE RAGIONI STORICHE DELL'AUTONOMIA REGIONALE E RECUPERANDO LA PIENEZZA E LE PECULIARI
CARATTERIZZAZIONI DI TALE AUTONOMIA, CHE
HANNO SUBITO NEL TEMPO UN CONTINUO PROCESSO DI EROSIONE PER VIA DI UNA TENDENZA (LA QUALE HA TROVATO, PURTROPPO,
UNA SEDE DI LEGITTIMAZIONE NELLE DECISIONI
DELLA CORTE COSTITUZIONALE) A RIDIMENSIONARE PROFONDAMENTE, IN UN TENTATIVO DI LIVELLAMENTO E DI APPIATTIMENTO, LE COMPETENZE E LE POTESTA' STATUTARIE REGIONALI;
CONSIDERATO CHE L'EMANAZIONE DELLE
PREVISTE NORME DI COORDINAMENTO E' RESA
ORMAI INDILAZIONABILE A SEGUITO DELLE RECENTI DECISIONI DELLA CORTE COSTITUZIONALE
CHE, OCCUPANDOSI DI TALUNE CONTROVERSIE
INSORTE TRA LO STATO E LA REGIONE, HA FATTO ESPRESSA INDICAZIONE A TALI NORME QUALE
PUNTO DI RIFERIMENTO E SEDE NATURALE ED
OBBLIGATA PER LA RISOLUZIONE DI TUTTE LE
QUESTIONI APERTE DALL'INTRODUZIONE DEL NUOVO ORDINAMENTO TRIBUTARIO, PER IL REGOLAMENTO E LA RIDEFINIZIONE DEI RAPPORTI FINANZIARI TRA LO STATO E LA REGIONE, E PER
UNA TUTELA APPROPRIATA DEGLI INTERESSI REGIONALI, TUTELA CHE PER ESSERE VERAMENTE
EFFICACE - AUSPICA LA CORTE - CONVIENE SIA
ANCHE IL PIU' POSSIBILE TEMPESTIVA E SOLLECITA;
IMPEGNA IL GOVERNO
A DEFINIRE ED EMANARE SOLLECITAMENTE, DI
INTESA CON I COMPETENTI ORGANI REGIONALI,
E CON LE MODALITA' E LA SPECIALE PROCEDURA
PRESCRITTE DALL'ARTICOLO 43 DELLO STATUTO,
CHE E' LEGGE COSTITUZIONALE DELLO STATO, LE
NORME RELATIVE AL COORDINAMENTO DELLA DISCIPLINA DELLE ENTRATE TRIBUTARIE DELLA REGIONE SICILIANA CON IL NUOVO ORDINAMENTO
TRIBUTARIO NAZIONALE, PREVISTE DALL'ARTICOLO
12, N. 4, DELLA LEGGE DELEGA 9 OTTOBRE 1971,
N. 825, ATTRAVERSO LA DETERMINAZIONE DI UNA
NUOVA NORMATIVA DI ATTUAZIONE DELLO STATUTO SICILIANO IN MATERIA FINANZIARIA, CHE
MEGLIO E COMPIUTAMENTE ASSICURI, IN UNA
CORRETTA ED ORIGINALE INTERPRETAZIONE DELLE
NORME STATUTARIE, IL PUNTUALE RISPETTO DEL
PRECETTO COSTITUZIONALE IVI CONTENUTO, IN
MODO DA RECUPERARE LA PIENEZZA DI QUELLA
AUTONOMIA STATUTARIA ALLA REGIONE ATTRIBUITA IN MATERIA FINANZIARIA, E SI' DA GARANTIRE
ALL'ENTE UNA DIMENSIONE DI ENTRATE RAPPORTATA ED ADEGUATA AI MOLTEPLICI COMPITI ISTITUZIONALI ALLO STESSO CONFERITI.