LA CAMERA,
CONSIDERATO CHE LA DISTENSIONE E' E RIMANE L'OBIETTIVO ESSENZIALE DELLA POLITICA
ESTERA ITALIANA E CHE COMPONENTE FONDAMENTALE DELLA DISTENSIONE E' UN EFFETTIVO
EQUILIBRIO GLOBALE DELLE FORZE, ANCHE IN VISTA DI UNA RIDUZIONE AL PIU' BASSO LIVELLO;
TENUTO CONTO DEL DATO DI FATTO CHE LA
CONDOTTA SEGUITA DAI PAESI DELLA NATO
PER QUANTO CONCERNE LE FORZE NUCLEARI DI
TEATRO HA CONTRIBUITO IN MANIERA SOSTANZIALE AL MANTENIMENTO PER TALI FORZE DI
UN RAPPORTO EQUILIBRATO FRA I DUE SCHIERAMENTI IN EUROPA CHE E' APPARSO STABILIZZATO PER PARECCHI ANNI ANCHE PERCHE', A
PARTIRE DALL'INIZIO DEGLI ANNI '60, LA NATO
SI E' AUTOLIMITATA, RITIRANDO I MISSILI BALISTICI A LUNGO RAGGIO DALLE BASI TERRESTRI
EUROPEE E NON AMMODERNANDO LE PROPRIE
FORZE NUCLEARI DI TEATRO;
TENUTO ALTRESI' CONTO CHE L'INIZIATIVA
PRESA A SUO TEMPO DA PARTE SOVIETICA DI
AMMODERNARE LE PROPRIE FORZE NUCLEARI DI
TEATRO A LUNGO RAGGIO NON E' STATA ACCOMPAGNATA DA UNA CONTEMPORANEA OFFERTA DI
NEGOZIATO CHE AVREBBE CONSENTITO, PRIMA
DELL'AVVIO DELLO SPIEGAMENTO ALL'EST DEI NUOVI MISSILI MOBILI SS-20 E DEI NUOVI BOMBARDIERI BACKFIRE, DI GIUNGERE AD UNA LIMITAZIONE CONCORDATA DEGLI ARMAMENTI IN
TALE SETTORE PARTENDO DAL RAPPORTO DI FORZE ESISTENTE;
CONSTATATO CHE NE E' CONSEGUITA UNA
DESTABILIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI FORZE NEL
SETTORE DEI SISTEMI NUCLEARI DI TEATRO A
LUNGO RAGGIO FRA I DUE SCHIERAMENTI IN
EUROPA, COME E' STATO SPECIFICATO IN TUTTI
I COMUNICATI UFFICIALI DEI VERTICI E DELLE
SESSIONI MINISTERIALI DELLA NATO NEGLI ULTIMI ANNI;
APPROVA
LA LINEA ILLUSTRATA DAL GOVERNO NEL
DISCORSO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI DEL 31
OTTOBRE 1979, CHE CONSISTE IN UNA CONSAPEVOLE ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA', NELL'AMBITO DELLO SFORZO COLLETTIVO DELL'ALLEANZA ATLANTICA, CON L'ADESIONE DELL'ITALIA ALLE
DECISIONI DELLA NATO, CHE DEBBONO ESSERE CONTESTUALI: 1) DI AVANZARE UNA CONCRETA PROPOSTA DI NEGOZIATO PER IL CONTROLLO E LA LIMITAZIONE DELLE FORZE NUCLEARI DI
TEATRO A LUNGO RAGGIO; 2) DI DELIBERARE
L'AMMODERNAMENTO E LO SPIEGAMENTO DELLE
PROPRIE FORZE NUCLEARI DI TEATRO A LUNGO
RAGGIO, AL FINE DI CORREGGERE L'ATTUALE SITUAZIONE DI SQUILIBRIO, AUSPICANDO CHE NELL'INTERVALLO DI TEMPO INTERCORRENTE FRA LA
DECISIONE DI AMMODERNAMENTO E L'AVVIO
DELL'EFFETTIVO SPIEGAMENTO SI POSSA PERVENIRE AD UN ACCORDO NEGOZIALE SULLA RIDUZIONE DELLE FORZE NUCLEARI SUDDETTE AI
PIU' BASSI LIVELLI;
SOTTOLINEA L'ESIGENZA:
1) DELLO SVOLGIMENTO DA PARTE DEL GOVERNO DI UNA AZIONE CONTINUATIVA NEI CONFRONTI DEGLI STATI UNITI E DELL'UNIONE SOVIETICA AFFINCHE' LE TRATTATIVE PER IL NEGOZIATO SULLE ARMI NUCLEARI DI TEATRO A LUNGO RAGGIO NELL'AMBITO DEL SALT 3 INIZINO AL PIU' PRESTO, NELL'AUSPICIO DI UNA RAPIDA RATIFICA DEL SALT 2 PIU' VOLTE SOLLECITATA ATTRAVERSO I PASSI APPROPRIATI MESSI
IN OPERA DEL GOVERNO ITALIANO ED IN SUE
PUBBLICHE DICHIARAZIONI;
2) DI UN COSTANTE IMPEGNO DEL GOVERNO AFFINCHE' NELLE APPOSITE SEDI DELLA
NATO L'ITALIA RECHI TUTTO IL SUO CONTRIBUTO AFFINCHE' I NEGOZIATI NELL'AMBITO DEL SALT
3 SIANO INDIRIZZATI AD AVVIARE UNA PROGRESSIVA RIDUZIONE DEGLI ARMAMENTI PER
CONSENTIRE EQUILIBRI DI FORZE A LIVELLI DECRESCENTI;
3) DI UN'ATTIVA CONTINUAZIONE DELLA
PARTECIPAZIONE DELL'ITALIA A TUTTE LE INIZIATIVE, NELLE SEDI INTERNAZIONALI DI NEGOZIATO
DELLE MBFR A VIENNA, DEL COMITATO PER IL
DISARMO A GINEVRA E DELLA COMMISSIONE
DELL'ONU PER IL DISARMO A NEW YORK,
NONCHE' NELLA RIUNIONE DEL 1980 A MADRID
SULLA SICUREZZA E COOPERAZIONE IN EUROPA,
RIVOLTE A FARE AVANZARE - NELLA SALVAGUARDIA DELLA SICUREZZA DEL PAESE - LA POLITICA DI DISTENSIONE, A CONSEGUIRE RIDUZIONI
BILANCIATE DEGLI ARMAMENTI NUCLEARI E CONVENZIONALI COME PREMESSA NECESSARIA PER
LA REALIZZAZIONE DEL DISARMO GENERALE E
COMPLETO, SOTTO STRETTO ED EFFICACE CONTROLLO INTERNAZIONALE, ED A REALIZZARE L'APPLICAZIONE IN TUTTE LE SUE PARTI DELL'ATTO FINALE DI HELSINKI.