LA CAMERA,
ESAMINATA LA GRAVISSIMA SITUAZIONE
DI FATTO CHE SI PRESENTA IN ORDINE AI FENOMENI DEL SOTTOSVILUPPO NEL MONDO, CON
CONSEGUENTE ALTO TASSO DI MORTALITA' IN
PARTICOLARE DI MORTALITA' INFANTILE, NONCHE'
CON ENDEMICO DEGRADO DELLE MORBILITA'
ENDEMICHE DOVUTE ALLE DIMINUITE RESISTENZE BIOLOGICHE PER DENUTRIZIONE, NELLE AREE
DEL SOTTOSVILUPPO;
CONSIDERATE LE PROSPETTIVE DI ULTERIORE AGGRAVAMENTO DI TALE SITUAZIONE, DOVUTE SIA ALLE INSUFFICIENZE QUANTITATIVE DEGLI INTERVENTI, SIA ALLA INCAPACITA' ANCORA
PERDURANTE DEGLI STRUMENTI APPRONTATI PER
FRONTEGGIARE L'EMERGENZA E LE SUE CAUSE;
CONSIDERATE LE RAGIONI POLITICHE CHE
DA UN LATO IMPEDISCONO DI SCIOGLIERE GLI
OSTACOLI TUTTORA FRAPPOSTI AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI SIA NELL'IMMEDIATO,
SIA NELLE CAUSE ORGANICHE CHE PRESIEDONO
AL FENOMENO DEL SOTTOSVILUPPO E CHE RIGUARDANO I RAPPORTI INTERNAZIONALI NEL
LORO INSIEME;
IMPEGNA IL GOVERNO:
1) A PROVVEDERE FIN DALL'IMMEDIATO
AD ELEVARE LE CONTRIBUZIONI FINANZIARIE
DELLO STATO DALL'ATTUALE LIVELLO, DEL TUTTO
INADEGUATO E NON COERENTE AI DOVERI ED
AGLI INTERESSI INTERNAZIONALI DELLA REPUBBLICA NEI CONFRONTI DEI PAESI SOTTOSVILUPPATI AL VALORE PERCENTUALE DEL PRODOTTO
NAZIONALE LORDO ALMENO PARI A QUELLO
PRATICATO DAI PAESI DELL'OCSE, ANCHE CONSIDERANDO GLI SCARSI VALORI DEGLI ANNI PRECEDENTI, IN QUALCHE CASO ADDIRITTURA DECLINANTI;
2) A RIVEDERE SENSIBILMENTE LA QUALITA', I MODI E LE FORME DELLA PARTECIPAZIONE FINANZIARIA DELL'ITALIA AGLI INTERVENTI
IN FAVORE DELLE AREE DEL SOTTOSVILUPPO;
SEGUENDO IN PARTICOLARE LE DIRETTIVE:
A) DI FAVORIRE IN OGNI MODO LE
SEDI MULTILATERALI, IDONEE A FORNIRE MAGGIORI GARANZIE SULLA EFFICIENZA DELL'INTERVENTO;
B) A RIMUOVERE L'INERZIA CHE ANCORA
SI VERIFICA CIRCA L'ISTITUZIONE DEGLI STRUMENTI AMMINISTRATIVI PER LA PIENA APPLICAZIONE DELLA RECENTE LEGGE NELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO, INCREMENTANDO AL
TEMPO STESSO GLI STANZIAMENTI PREVISTI
PER TALE LEGGE DEL QUADRIENNIO 1980-1983;
C) DI AUMENTARE I CONTRIBUTI VOLONTARI ALLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
CHE OPERANO NEL SETTORE DELLO SVILUPPO,
NON TRASCURANDO INTERVENTI SPECIFICI TRIANGOLARI TRA IL NOSTRO PAESE, LE AGENZIE SPECIALIZZATE DELL'ONU E LE AGENZIE SPECIALIZZATE DELL'AIUTO; AUMENTANDO AL TEMPO
STESSO LE DOTAZIONI SOTTO FORMA DI AIUTI DIRETTI, DI PRESTAZIONI LIBERALI E COOPERAZIONE TECNICA, DI CREDITI PUBBLICI AGEVOLATI NONCHE' DI CREDITI BANCARI ALL'ESPORTAZIONE;
D) DI IMPEGNARE CONCRETAMENTE
L'AZIONE DI INTERVENTO DIRETTO ED URGENTE
IN ALCUNI PAESI PARTICOLARMENTE COLPITI
PER CAUSE DI NATURA POLITICA, COME IL VIETNAM, LA CAMBOGIA, IL NICARAGUA ED ALTRI
ANCORA;
E) DI PROMUOVERE IN SEDE CEE LA
COSTITUZIONE DI UN FONDO ALIMENTARE PER
GLI AIUTI AI PAESI APPARTENENTI AL TERZO
MONDO, AL QUALE POTREBBE AFFLUIRE UNA PARTE CONSISTENTE DEGLI ATTUALI SURPLUS AGRICOLI DELLA CEE, EVENTUALMENTE TRASFORMATI
PARTE NEI PAESI DI PROVENIENZA, PARTE IN
QUELLI DI DESTINAZIONE, ED INOLTRE NUOVE
ECCEDENZE DI PRODOTTI MEDITERRANEI DISPONIBILI PER L'INGRESSO NELLA CEE DELLA GRECIA E DELLA SPAGNA, OLTRE INFINE AD ECCEDENZE PRODUTTIVE DI PAESI POVERI EXTRA
CEE PER I QUALI LA COLLOCAZIONE E' RESA
DIFFICILE PER MISURE PROTEZIONISTICHE DEI
PAESI RICCHI, IN MODO DA SBLOCCARE UNA
PERDURANTE CONTRADDIZIONE DI MERCATO TRA
PAESI IN VIA DI SVILUPPO, PAESI SOTTOSVILUPPATI E PAESI SVILUPPATI, IN TEMA DI DERRATE AGRICOLE ED ALTRI PRODOTTI DI PRIMA
NECESSITA';
3) A DARE PIU' IN GENERALE UNA SVOLTA ALLE POLITICHE ITALIANE VERSO I PAESI DEL
TERZO E QUARTO MONDO, RIABILITANDO CONCRETAMENTE LE FORME ED I CONTENUTI DEL
NOSTRO CONTRIBUTO ALLA SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE, E FAVORENDO SOPRATTUTTO SUL
PIANO DEGLI IMPEGNI FINANZIARI, SCIENTIFICI
E TECNOLOGICI GLI EFFETTI POSITIVI CHE IN
QUESTO AMBITO, UNA RINNOVATA ED ATTIVA
INIZIATIVA ITALIANA PUO' PRODURRE ANCHE
NEL QUADRO DEI RAPPORTI INTERNAZIONALI
TRA GLI STATI E SEGNATAMENTE LE GRANDI
POTENZE.