LA CAMERA,
PREMESSO CHE IL PROBLEMA DEI PROFUGHI DAL VIETNAM E DALLA CAMBOGIA NON
PUO' ESSERE RISOLTO SULLA BASE DI INIZIATIVE
UMANITARIE DEI SINGOLI PAESI A CAUSA DELLE
DIMENSIONI DEL FENOMENO;
CONSIDERATO CHE L'INVIO DI TRE NAVI
NELLA PARTE DI MARE IN CUI VI SONO PROFUGHI ABBANDONATI A SE STESSI E' SOLTANTO IL
PRIMO ATTO DI SOLIDARIETA' COMPIUTO DALL'ITALIA VERSO I PROFUGHI;
TENUTO CONTO CHE IL COMITATO DI COORDINAMENTO E DI ASSISTENZA PER I PROFUGHI
DEL VIETNAM FORMATO PRESSO LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO NON PUO' RISOLVERE I COMPLESSI PROBLEMI, ANCHE DI NATURA LEGISLATIVA, AFFRONTANDO E RISOLVENDO I QUALI SOLTANTO SARA' POSSIBILE PREDISPORRE VALIDI AIUTI ED UNO STABILE SUCCESSIVO INSEDIAMENTO
ED INSERIMENTO DEI PROFUGHI NEL PAESE;
IMPEGNA IL GOVERNO:
1) A SVOLGERE L'OPPORTUNA AZIONE DIPLOMATICA ATTRAVERSO LA NOSTRA RAPPRESENTANZA PRESSO L'ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE AL FINE DI COORDINARE GLI INTERVENTI DI TUTTI I PAESI ASSOCIATI, DI PREDISPORRE E DI ASSICURARE IL SOSTEGNO FINANZIARIO
DELL'ONU A QUEI PAESI CHE CONCRETAMENTE
AIUTERANNO I PROFUGHI, DANDO LORO ASILO E
CONSENTENDO IL LORO INSERIMENTO OPEROSO
NELLA SOCIETA' NAZIONALE DI CIASCUNO DI ESSI;
2) A PROMUOVERE PRESSO LA CEE, AL
DI LA' DELLE INIZIATIVE CHE I SINGOLI DEPUTATI
EUROPEI VORRANNO FARE PROPRIE:
UN'AZIONE DI COORDINAMENTO TRA TUTTI I NOVE PAESI DELLA COMUNITA' PER L'ATTUAZIONE DI UN PIANO DI ASSISTENZA PER IL
SOSTEGNO FINANZIARIO PARZIALE E TOTALE DELLE
INIZIATIVE UMANITARIE DI INSERIMENTO, NEL
TESSUTO SOCIALE DEI PAESI OSPITANTI, DEI
PROFUGHI VIETNAMITI E CAMBOGIANI;
UN'AZIONE COMUNE SIA VERSO I PAESI
DELL'OPEC SIA VERSO I PAESI DELL'AMERICA
LATINA AL FINE DI IDENTIFICARE POSSIBILI MEZZI DI FINANZIAMENTO E POSSIBILI AREE DI
RICEZIONE;
3) AD ATTUARE LE OPPORTUNE INIZIATIVE AMMINISTRATIVE PER GARANTIRE AI PROFUGHI LA NECESSARIA ASSISTENZA SANITARIA ANCHE AL FINE DI EVITARE AL PAESE FENOMENI
EPIDEMICI;
4) A PREDISPORRE LA SISTEMAZIONE DEI
PROFUGHI IN DIGNITOSI CENTRI DI ACCOGLIMENTO FORNITI DI ADEGUATE E SUFFICIENTI ATTREZZATURE;
5) AD ASSICURARE L'APPRENDIMENTO DA
PARTE DEI PROFUGHI DELLE FONDAMENTALI NOZIONI DI LINGUA ITALIANA E DI EDUCAZIONE CIVICA, RECLUTANDO GLI INSEGNANTI ANCHE IN ATTUAZIONE DELLE NORME DELLA LEGGE N. 285 DEL
1977 SULLA OCCUPAZIONE GIOVANILE;
6) A DISPORRE LA POSSIBILITA' DI ACCOGLIENZA DEI PROFUGHI PRESSO FAMIGLIE RICHIEDENTI;
7) A CREARE UNA LISTA NAZIONALE DEI
PROFUGHI A CURA DEL MINISTERO DEL LAVORO,
SOLLECITANDO LE REGIONI AD INDIVIDUARE LE
POSSIBILITA' DI INSERIMENTO DEI PROFUGHI IDONEI IN ETA' LAVORATIVA NEL MONDO DEL LAVORO E STABILENDO LA POSSIBILITA' PER GLI UFFICI DI COLLOCAMENTO DI RICHIEDERE AL MINISTERO UNITA' LAVORATIVE TRA QUELLE INCLUSE
NELLA PREDETTA LISTA;
8) A CONCEDERE, INFINE, AGEVOLAZIONI
NEL CAMPO DEGLI ONERI SOCIALI PER I LAVORATORI VIETNAMITI E CAMBOGIANI ASSUNTI DA
IMPRESE ITALIANE.