LA CAMERA,
RILEVATO:
CHE DIECINE DI MIGLIAIA DI PROFUGHI
VIETNAMITI NON TROVANO OSPITALITA' NEI PAESI DEL SUD-EST ASIATICO, OVE PREESISTENTI
CONDIZIONI DI SOTTOSVILUPPO ECONOMICO E
ALIMENTARE E DI DENSITA' DEMOGRAFICA SONO
CAUSA DEL RIFIUTO DI UNA IMMIGRAZIONE DI
COSI' RILEVANTE ENTITA';
CHE I PAESI INDUSTRIALIZZATI NON POSSONO RESTARE INDIFFERENTI ED ESTRANEI ALLA
SORTE DI DIECINE DI MIGLIAIA DI ESSERI UMANI, DOPO IL COMPORTAMENTO DEI PAESI DEL
SUD-EST ASIATICO;
CHE LA DRAMMATICA VICENDA, CHE GIA'
HA CAUSATO MORTI E INDICIBILI SOFFERENZE,
FINIREBBE PER COSTITUIRE UN AUTENTICO GENOCIDIO LA CUI RESPONSABILITA' SAREBBE DA
ADDEBITARE NON SOLO AI PAESI DIRETTAMENTE
INTERESSATI MA, QUANTO MENO, PER OMISSIONE, ALLA INTERA COMUNITA' MONDIALE;
CHE I RITARDI O LE OMISSIONI DEGLI
ORGANISMI INTERNAZIONALI E DEI GOVERNI NAZIONALI NON POSSONO COSTITUIRE ALIBI PER
L'ITALIA,
IMPEGNA IL GOVERNO
A) AD ATTUARE UN PIANO DI EMERGENZA CHE PREVEDA L'IMMEDIATO IMPIEGO PACIFICO DELLA MARINA E DELL'AERONAUTICA MILITARE DIRETTO A SALVARE IL MAGGIOR NUMERO
DI PROFUGHI VIETNAMITI;
B) A DETERMINARE IN 50 MILA PERSONE
LA QUOTA DI IMMIGRAZIONE DEI PROFUGHI
VIETNAMITI IN ITALIA, ANALOGAMENTE A QUANTO GIA' ANNUNCIATO DA ALTRI PAESI DELLA COMUNITA' EUROPEA;
C) A STANZIARE LA SOMMA DI LIRE 250
MILIARDI PER I PROFUGHI VIETNAMITI NEL
QUADRO DELLE PROPOSTE PER COMBATTERE LA
MORTE PER FAME E SOTTOSVILUPPO NEI PAESI
DEL TERZO MONDO;
D) AD APPROVARE UN PIANO PER OSPITARE GLI STESSI IN STRUTTURE PROVVISORIE, IN
VISTA DI UNA LORO EFFETTIVA INTEGRAZIONE
NELLA SOCIETA' ITALIANA;
IMPEGNA ALTRESI' IL GOVERNO
A SVOLGERE, NELLE OPPORTUNE SEDI INTERNAZIONALI, OGNI AZIONE DIRETTA A COINVOLGERE,
IN QUEST'OPERA, GLI ALTRI PAESI INDUSTRIALIZZATI.