I SOTTOSCRITTI CHIEDONO DI INTERPELLARE
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E
IL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI, PER CONOSCERE QUALI INIZIATIVE IL GOVERNO ITALIANO
ABBIA ASSUNTO O INTENDA ASSUMERE INNANZI
ALLE POSIZIONI DEI GOVERNI FRANCESE E TEDESCO, CHE, PONENDO IN DISCUSSIONE GLI
ASPETTI AGRICOLI DELLA COOPERAZIONE CEE,
HANNO IMPEDITO L'AVVIO DEL SISTEMA MONETARIO EUROPEO.
ANCORA UNA VOLTA L'INERZIA DEL NOSTRO
GOVERNO E LA SUPINA ACCETTAZIONE DI OGNI
DECISIONE ALTRUI SONO I SEGNI DI UNA POLITICA SUBALTERNA, INCAPACE DI IMPORRE IL
BENCHE' MINIMO RISPETTO DI PATTI SOLENNEMENTE ASSUNTI, ANCHE QUANDO ABUSI ED
ARROGANTI RIPENSAMENTI CONDIZIONANO PESANTEMENTE LO SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO DEL
PAESE E LA STESSA STABILITA' DELLA NOSTRA
MONETA.
L'ATTEGGIAMENTO FIN QUI TENUTO DAL
GOVERNO ITALIANO E LA MANCANZA DI OGNI
PRESA DI POSIZIONE NON PRELUDONO, PER I
PROSSIMI INCONTRI DI GUADALUPE (5 E 6 GENNAIO) E DI BRUXELLES (15 GENNAIO) AD UNA
AZIONE DIRETTA AD IMPORRE E FAR VALERE
GLI INTERESSI DELL'ITALIA E DELLA COMUNITA'
EUROPEA IN GENERE.
GLI INTERPELLANTI CHIEDONO DI SAPERE
SE, ANCHE AL DI FUORI DI IMPEGNI COMUNITARI E NELL'AMBITO DI ACCORDI BILATERALI, IL
GOVERNO NON DEBBA ESERCITARE PRESSIONI E
INTERVENTI IN OGNI SEDE DIPLOMATICA ED ECONOMICA, SUBORDINANDO, OVE SIA IL CASO, LA
PROSECUZIONE DELLA PARTECIPAZIONE A PROGRAMMI ECONOMICI COMUNI, QUALI LA CENTRALE NUCLEARE DI MALVILLE E LA COSTRUZIONE DELL'AIRBUS, AL RISPETTO, DA PARTE ALTRUI, DI PRECISI IMPEGNI E ALLA TUTELA CORRELATIVA DEGLI INTERESSI DEL PAESE.