I SOTTOSCRITTI CHIEDONO DI INTERPELLARE
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI,
PER CONOSCERE I MOTIVI CHE, A DISTANZA DI
SETTE ANNI, HANNO IMPEDITO LA COSTITUZIONE
DELLA SOCIETA' PER AZIONI, PREVISTA DALLA LEGGE 17 DICEMBRE 1971, N. 1158, PER PROCEDERE ALLA REALIZZAZIONE DI UN COLLEGAMENTO
STABILE, VIARIO E FERROVIARIO, E DI ALTRI SERVIZI PUBBLICI, FRA LA SICILIA E IL CONTINENTE;
PER ESSERE INFORMATI QUALI SONO GLI
INTENDIMENTI DEL GOVERNO PER LA REALIZZAZIONE DI UN'OPERA, CONSIDERATA DALLA STESSA
LEGGE DI PREVALENTE INTERESSE NAZIONALE E
CHE, IN MANIERA CONCRETA E NON RETORICA,
SI INQUADRA NELL'IMPEGNO PRIMARIO ASSUNTO RIPETUTAMENTE DALLA MAGGIORANZA E DAL
GOVERNO DI REALIZZARE LE INIZIATIVE PIU' IDONEE PER LO SVILUPPO DEL MERIDIONE E DELLE
ISOLE.
NON SI RITIENE DI DOVER SPENDERE MOLTE PAROLE PER EVIDENZIARE IL GRAVE DANNO,
CHE DERIVA, ALLA SICILIA ED A TUTTA L'ECONOMIA DEL PAESE, DALLA MANCATA REALIZZAZIONE
DI TALE OPERA, SEMPRE PIU' DRAMMATICAMENTE URGENTE.
E' SUFFICIENTE IL RICORDO DELLA VICENDA
CHE HA COSTRETTO IL PREFETTO DI MESSINA
AD EMETTERE IL 10 DICEMBRE 1977 UN DECRETO DI PRECETTAZIONE DEL PERSONALE DEI TRAGHETTI DELLE FERROVIE DELLO STATO, IL CUI PROLUNGATO SCIOPERO AVEVA LETTERALMENTE DIVISO LA SICILIA DAL RESTO D'ITALIA CON GRAVI DANNI PER L'ECONOMIA E SERI PERICOLI
PER L'ORDINE PUBBLICO.
NON E' SUPERFLUO SOTTOLINEARE CHE LA
MANCATA COSTITUZIONE DELLA SOCIETA' VANIFICA
GLI STUDI ED I PROGETTI SULLA REALIZZABILITA'
DEL COLLEGAMENTO IN QUESTIONE, PROMOSSI
IN PASSATO CON FINANZIAMENTI DELLO STATO
(LEGGE 28 MAGGIO 1968, N. 384) E RECENTEMENTE PORTATI A TERMINE ANCHE DA SOCIETA'
PRIVATE.