I SOTTOSCRITTI CHIEDONO DI INTERPELLARE
IL GOVERNO PER CONOSCERE - PREMESSO CHE:
L'ATTO FINALE DELLA CONFERENZA SULLA SICUREZZA E LA COOPERAZIONE IN EUROPA FIRMATO AD HELSINKI IL 1 AGOSTO 1975 PREVEDE
LA CONTINUAZIONE DEL PROCESSO MULTILATERALE
AVVIATO DALLA CONFERENZA;
IL PRIMO DEGLI INCONTRI AUSPICATI AVRA'
LUOGO A BELGRADO ALLA FINE DEL 1977;
UNA RIUNIONE PREPARATORIA INCARICATA DI
ORGANIZZARE L'INCONTRO SI TERRA' NELLA CAPITALE JUGOSLAVA, A LIVELLO RAPPRESENTANTI, A
PARTIRE DAL 15 GIUGNO 1977;
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ITALIANO HA
FIRMATO L'ATTO IN NOME DELL'ITALIA E DELLA
COMUNITA' ECONOMICA EUROPEA;
LA FIRMA DELL'ATTO COSTITUISCE UN IMPEGNO SOLENNE A TENERE CONTO ED AD APPLICARE
LE DISPOSIZIONI IN ESSO CONTENUTE, UNILATERALMENTE, BILATERALMENTE, MEDIANTE NEGOZIATI E MULTILATERALMENTE NELL'AMBITO DELLE
ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI ESISTENTI, IN
PARTICOLARE LA CEE, L'ONU E L'UNESCO;
NON RISULTA CHE ALLE PROPOSTE DI ALCUNI
STATI PARTECIPANTI SIA STATO DATO IL SEGUITO
PIU' APPROPRIATO, PER QUANTO RIGUARDA AD
ESEMPIO L'INVITO AD INDIRE CONFERENZE SUI
TRASPORTI, L'ENERGIA E L'AMBIENTE, L'OFFERTA DI
UNA COLLABORAZIONE CEE-COMECON, IL PATTO
PER IL NON USO DELLA FORZA, LA COSTITUZIONE
DI UN SEGRETARIATO GENERALE PERMANENTE
DELLA CSCE;
NON RISULTA SIA STATA ESAMINATA LA POSSIBILITA' DI NUOVI INCONTRI PERIODICI DOPO
QUELLO DI BELGRADO SE INTENDA PROMUOVERE INIZIATIVE SIA DI
PARTE ITALIANA, SIA COMUNITARIA, CON ALTRI
PAESI, SIA A LIVELLO BILATERALE CHE MULTILATERALE PER ASSICURARE, CON CONTRIBUTI CONCRETI DI PENSIERO E DI AZIONE, IL SUCCESSO
ALLE RIUNIONI DI BELGRADO;
SE INTENDA PROMUOVERE PRIMA DELLA
RIUNIONE DI BELGRADO UN DIBATTITO CHE COINVOLGA TUTTE LE FORZE POLITICHE, SOCIALI ED
ECONOMICHE PER STILARE UN BILANCIO DEI RISULTATI OTTENUTI PER UNA MAGGIORE ESTENSIONE DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE NEI
QUINDICI MESI SUCCESSIVI ALLA FIRMA DELL'ATTO FINALE DELLA CSCE ED AVANZARE PROGRAMMI SPECIFICI DI ATTUAZIONE.
GLI INTERPELLANTI AL FINE DI RICAVARE UN
FRUTTUOSO ESITO DA UNA TALE MOBILITAZIONE
DI PENSIERO, CHIEDONO IN PARTICOLARE DI CONOSCERE GLI INTENDIMENTI DEL GOVERNO ITALIANO RIGUARDO ALLE NECESSITA' DI DARE ESECUZIONE A QUANTO PREVISTO DA TUTTI E TRE I
CESTI NEI QUALI SI SUOLE CATALOGARE IL TESTO
DI HELSINKI.
IN MATERIA DI DISARMO SE SIA VOLONTA'
DEL GOVERNO ITALIANO DENUNZIARE IL RITARDO
E L'ISOLAMENTO, RISPETTO AI PAESI COSIDDETTI MINORI, CON IL QUALE PROSEGUONO I NEGOZIATI
MBFR E SALT, E PROPORRE MISURE DI DENUCLEARIZZAZIONE LIMITATE MA IMMEDIATE.
IN MATERIA DI SICUREZZA NELL'AREA MEDITERRANEA SE RITENGA UTILE FARSI PROMOTORE
DI INIZIATIVE CHE ASSOCINO, MOLTO PIU' CHE
A GINEVRA, I PAESI RIVIERASCHI AI LAVORI DI
BELGRADO, MIRANDO, TRA L'ALTRO, A RICERCARE
SOLUZIONI DEFINITIVE E PACIFICHE ALLA QUESTIONE MEDIO-ORIENTALE, A QUELLA PALESTINESE ED
A QUELLA TURCO-CIPRIOTA.
PER LE MATERIE DEL SECONDO E TERZO CESTO SE SIANO ALLO STUDIO PROGETTI CHE, NELLO
SPIRITO DI HELSINKI, SI PROPONGANO DI RAFFORZARE LA COOPERAZIONE E LA COLLABORAZIONE
INDUSTRIALE DEGLI SCAMBI CULTURALI E SCIENTIFICI, DEI GIOVANI, DELLO SPORT, DEI CONTATTI
TRA FAMIGLIE, DI GARANTIRE LA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE, DELLA RICERCA E DELLA
DIFESA DEL PATRIMONIO ARTISTICO, NONCHE' LA
LIBERTA' DELL'INFORMAZIONE.
INOLTRE PER LA TUTELA DEGLI INTERESSI COMUNITARI SE NON INTENDA SULLA BASE DELLE
BUONE RELAZIONI DI VICINATO CON IL PAESE ORGANIZZATORE SUGGERIRE SOLUZIONI CHE SALVAGUARDINO UNA PRESENZA AUTONOMA DELLA CEE
A BELGRADO ED APPRONTARE, IN VIA BILATERALE CON LA JUGOSLAVIA PRIMA, NELL'AMBITO
PIU' ALLARGATO POSSIBILE DOPO, PIATTAFORME
OPERATIVE DI INTESA.
PER IL SEGUITO DA DARE INFINE ALL'INCONTRO DI BELGRADO SE NON RITENGA UTILE
PROPORRE GIA' DA ORA UNA DATA ED UN LUOGO
PER LA PROSSIMA RIUNIONE IN VISTA ANCHE
DI UN SECONDO VERTICE CHE RAPPRESENTI LA
TAPPA SUCCESSIVA DEL CAMMINO INIZIATO AD