ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01542

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 707 del 14/06/2022
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/06/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FEDERICO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
MARAIA GENEROSO MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
TRAVERSI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
VARRICA ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
MISITI CARMELO MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
PENNA LEONARDO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
RUGGIERO FRANCESCA ANNA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
CASO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
CURRO' GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
GRIMALDI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
LORENZONI GABRIELE MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
MIGLIORINO LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
ZANICHELLI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
DI STASIO IOLANDA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022
EMILIOZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 14/06/2022
Stato iter:
17/06/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/06/2022
Resoconto ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 17/06/2022
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 17/06/2022
Resoconto ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/06/2022

SVOLTO IL 17/06/2022

CONCLUSO IL 17/06/2022

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01542
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo presentato
Martedì 14 giugno 2022
modificato
Venerdì 17 giugno 2022, seduta n. 709

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della transizione ecologica, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, per sapere – premesso che:

   nel bacino padano è in atto una progressiva desertificazione. Dalle foto satellitari messe a confronto, nell'arco dei decenni emerge con evidenza l'aumento della superficie non coperta da vegetazione nelle aree della pianura del Po;

   dalla fine del 2021 al marzo 2022 sono stati 110 i giorni consecutivi senza foggia. Le precipitazioni a Torino da dicembre 2021 ad aprile 2022 sono state di 37 millimetri, pari al 15 per cento della media degli ultimi anni;

   le portate del grande fiume, nel marzo 2022, hanno raggiunto i valori minimi dal 1972: a Pontelagoscuro il dato è di 603 metri cubi al secondo, con un deficit complessivo di marzo pari a –55 per cento. In Lombardia al 15 aprile 2022 risultava una carenza del 50 per cento del volume idrico (451 milioni di metri cubi) rispetto ai 5 anni precedenti;

   la quota idrica disponibile per il bacino Padano si sta riducendo progressivamente negli anni. Dai dati Arpa emerge che, fra manto nevoso, invasi e laghi, nel febbraio 2015, si stimavano 4 miliardi di metri cubi di acqua, 2,6 miliardi nel 2018, 1,5 miliardi nel febbraio 2022;

   fonti di Greenpeace e Wwf mostrano che la zootecnia assorbe circa il 50 per cento delle risorse idriche nazionali e in pianura Padana si trovano circa il 60 per cento dei capi di allevamento nazionali. L'impronta idrica della produzione in Italia ammonta a circa 70 miliardi di metri cubi. L'Italia inoltre importa acqua «virtuale» o nascosta nei cibi «stranieri», per 62 miliardi di metri cubi l'anno, su 132 miliardi di metri cubi totali di acqua consumata;

   oltre all'aspetto quantitativo va considerato, sotto il profilo qualitativo, che le infrazioni per i nitrati permangono in molte zone d'Italia e gli indici di eutrofizzazione sono peggiorativi in molti corpi idrici, con un raddoppio delle falde eutrofiche nel periodo 2015-2019 rispetto al 2012-2015, come da rapporto Arpa Lombardia;

   in Emilia-Romagna si osserva un progressivo peggioramento del livello dei nitrati nelle falde, con 20 stazioni su 37 superiori a 50 milligrammi al litro nel 2015, in particolare nelle zone subappenniniche. Lo stesso fenomeno è riscontrato dal 2014 nella bassa bresciana e i rapporti Arpa non consentono di comprendere con chiarezza le cause e le possibili soluzioni;

   secondo Federparchi l'agricoltura padana deve tornare ad usare l'acqua per risparmiarla, immagazzinandola nelle falde, permettendo quindi la circolazione della risorsa idrica nella rete irrigua in inverno, nelle marcite, sui prati e nelle risaie;

   l'Associazione nazionale bonifiche e irrigazione (Anbi) rileva che la falda idrica del Po sarebbe ridotta del 200 per cento. Coldiretti ha chiesto lo stato di emergenza già dal mese di aprile e concorda con Anbi il cosiddetto Piano dei «10.000 laghetti» (bacini per trattenere le precipitazioni). Anche la regione Veneto ha chiesto lo stato di emergenza per siccità;

   il segretario generale dell'Autorità di bacino del Po, Meuccio Berselli, ha enunciato che «per il comparto agricolo serve risorsa per poter far fronte ai fabbisogni utili alle produzioni che in questo momento storico sono ancora più indispensabili per le nostre comunità. È prioritario che si istituiscano dove possibile deroghe per consentire il prelievo di acqua. Prelievo che per l'agricoltura e la produzione di energetica idroelettrica, vista la carenza, ha una valenza imprescindibile», facendo emergere il rischio di concorrenza fra produzione energetica ed esigenze del settore agricolo;

   secondo il Wwf gli effetti del cambiamento climatico si stanno abbattendo su un territorio «estremamente vulnerabile», in cui i fiumi sono ridotti a canali, senza quelle zone riparie fondamentali per attenuare questo genere di fenomeni: i boschi ripariali e le zone umide perifluviali – come le lanche, i rami laterali dei fiumi – fungevano da «spugna» per il fiume, trattenendo l'acqua delle piogge o delle eventuali alluvioni e permettendo alle falde di ricaricarsi durante le piene per poi rilasciare l'acqua durante l'anno, progressivamente. Wwf e Anepla hanno ricordato come il progetto di «rinaturazione del Po» – proposto e inserito nel Piano nazionale di ripresa e resilienza – sia di fondamentale importanza. Il Wwf chiede inoltre che venga costituito un comitato scientifico che venga coinvolto «nella valutazione della proposta di programma d'azione del progetto di rinaturazione del Po», così come un maggiore coinvolgimento dei comuni;

   al Ministero della transizione ecologica è in corso un tavolo con le autorità di bacino con l'obiettivo di tracciare un percorso condiviso per l'individuazione degli strumenti più opportuni ed efficaci sul tema –:

   se i Ministri interpellati intendano fornire dettagliati elementi in merito al deficit idrico dei diversi distretti interessati, con particolare riferimento al bacino Padano e alle prospettive attese;

   se il Governo ritenga sia a rischio, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, l'approvvigionamento idropotabile umano e se intenda deliberare lo stato di emergenza;

   se intendano adottare iniziative per studiare l'incidenza delle diverse cause locali e globali della siccità sui livelli di falda nel bacino padano e negli altri bacini interessati (Arno, Tevere e altri);

   se intendano affrontare la siccità in corso con una programmazione idrica che riporti maggiori quantità d'acqua sul suolo anche in inverno, mediante la rinaturazione riparia, il ripristino delle funzioni dei rivi laterali e la riforestazione dei bacini siccitosi, come quello Padano, al fine di limitare la desertificazione;

   se intendano adottare iniziative per implementare e aumentare i bacini di accumulo idrico (anche in riferimento ai fondi istituiti a tal fine nel 2017) e le aree di scolmata già presenti e, in tal caso, se intendano adottare iniziative per ridurre, e come, il carico eutrofico e di nitrati che si troverebbe distribuito in un volume idrico minore;

   se dispongano di dati aggiornati in merito allo stato chimico e trofico delle falde acquifere, considerando gli effetti negativi della riduzione delle falde;

   se intendano fornire dettagliati elementi circa l'impronta idrica delle attività antropiche nel bacino padano e programmare, in caso di prosecuzione o peggioramento della crisi idrica, una distribuzione prioritaria della risorsa per l'approvvigionamento di acqua potabile e per la filiera alimentare;

   se intendano adottare iniziative per rivedere gli incentivi all'utilizzo di cereali negli impianti bioenergetici, alla luce della crisi idrica, della crisi bellica e delle difficoltà di importazione dei cereali stessi;

   se intendano fornire ogni utile elemento in merito al tavolo istituito con le autorità di bacino e ai finanziamenti erogati e previsti per i bacini idrici e i contratti di fiume.
(2-01542) «Zolezzi, Federico, Daga, Deiana, D'Ippolito, Di Lauro, Maraia, Micillo, Terzoni, Traversi, Varrica, D'Arrando, Mammì, Marzana, Nappi, Misiti, Penna, Provenza, Ruggiero, Sportiello, Villani, Caso, Currò, Grimaldi, Gabriele Lorenzoni, Martinciglio, Migliorino, Zanichelli, Del Grosso, Di Stasio, Emiliozzi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

corso d'acqua

stato d'emergenza