Atto Camera
Risoluzione in Commissione 7-00006
presentata da
SANDRO BRANDOLINI
giovedì 5 giugno 2008 nella seduta n.014
La XIII Commissione,
premesso che:
nello scorso mese di marzo si è intensificata la pressione esercitata sulla Commissione europea da parte degli USA per abolire nel vertice USA-Ue del prossimo 10 giungo il divieto di importazione della carne di pollame americana in vigore dal 1997 a causa del trattamento delle carcasse con bagno di antimicrobici (biossido di cloro, cloruro di sodio acidificato, fosfato trisodico e perossiacidi). In seguito a ciò la Commissione ha richiesto parere all'EFSA (autorità europea per la sicurezza alimentare), che ha concluso che «non sussistono motivi di preoccupazione quanto alla sicurezza di questi prodotti, se vengono rispettate le condizioni di utilizzo»;
i risultati della valutazione hanno purtroppo aperto la strada verso la proposta della Commissione di permettere, in accordo con il regolamento (CE) n. 853/2004, il lavaggio con prodotti a base di cloro delle carcasse di pollame, per un periodo di due anni, trascorso il quale bisognerà procedere a nuove valutazioni;
la Commissione individua le seguenti condizioni:
a) il divieto di cocktail di sostanze (è ammesso l'uso di una sola sostanza antimicrobica);
b) l'obbligo del successivo risciacquo con acqua potabile;
c) l'obbligo di un'etichetta che informi il consumatore «trattato con sostanze antimicrobiche»;
d) l'obbligo del riesame a due anni dall'applicazione;
e) rafforzamento dei controlli ufficiali (ulteriori costi per i produttori, quindi, perché i controlli sono a loro carico);
tuttavia l'etichetta non sarà presente sui prodotti elaborati, nei quali le carni avicole si mischiano ad altre carni; inoltre l'informazione non potrà essere acquisita né nei ristoranti, né nella ristorazione collettiva in genere;
l'attuale legislazione comunitaria prevede l'esclusivo lavaggio con acqua potabile: ciò fa sì che i provvedimenti per avere carni sane sotto il profilo microbiologico vadano presi a monte, lungo tutta la filiera produttiva, dall'allevamento alla macellazione e lavorazione delle carni, in quanto è escluso ogni successivo processo di sanificazione;
tale elevato grado di efficienza garantisce sicurezza alimentare e ambientale (eliminazione del problema di smaltimento delle acque di lavaggio contenenti cloro), nonché una più elevata qualità organolettica delle nostre carni;
i produttori sono indotti a dar vita ad un processo virtuoso in un crescendo di accorgimenti e di ricerca di nuova tecnologia per contenere costi sensibilmente più elevati e per assicurare un prodotto salubre al momento della commercializzazione;
in data 2 giugno 2008 il Comitato permanente per la catena alimentare e la salute animale ha bocciato con 26 voti su 27 la proposta della Commissione,
impegna il Governo
a mettere in atto, a partire dal prossimo vertice UE-USA, tutte le iniziative necessarie ad impedire l'importazione nella Comunità europea del pollo al cloro dagli USA al fine di salvaguardare le nostre produzioni e le strategie di qualità della filiera avicola nazionale.
(7-00006)
«Brandolini, Oliverio, Fiorio, Cenni, Agostini, Marco Carra, Dal Moro, Sani, Trappolino, Mario Pepe (PD), Servodio, Zucchi, Cuomo».