Atto Camera
Interrogazione a risposta in Commissione 5-06452
presentata da
LUCIA CODURELLI
martedì 20 marzo 2012, seduta n.607
CODURELLI. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
l'ultima manovra, decreto-legge n. 201 del 2011, approvata nel dicembre 2011, è intervenuta sul sistema previdenziale penalizzando fortemente coloro che erano prossimi al raggiungimento dei requisiti pensionistici previgenti, allungando oltremodo il periodo di attesa; le deroghe previste dal comma 14 dell'articolo 24 che consentono per alcune situazioni particolari di poter mantenere i previgenti requisiti di accesso alla pensione, non coprono comunque tutte quelle situazioni che si sono prodotte nel corso di questi anni di crisi occupazionale;
nello specifico, si rappresenta il caso del lavoratore autonomo, agente di commercio, classe 1951 che ha visto risolvere il suo mandato di lavoro il 31 dicembre del 2010 e da allora non percepisce altro reddito;
con la vecchia normativa avrebbe maturato il diritto alla pensione nel settembre 2012 (61 anni, 36 contributi = 97), percependo l'assegno nell'aprile 2014. Con la nuova normativa potrà percepire l'assegno di pensione nell'aprile 2018;
il caso di cui sopra, che non è l'unico, è l'ennesima dimostrazione che le fattispecie individuate con il comma 14 dell'articolo 24 del succitato decreto-legge non hanno previsto alcune casistiche di uscita dal mercato del lavoro -:
se non ritenga il Ministro interrogato di promuovere una specifica modifica normativa che consenta a coloro che hanno perso il lavoro, che sono senza alcun reddito e che erano prossimi alla maturazione dei requisiti pensionistici, di poter rientrare nelle deroghe previste dal comma 14 dell'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011. (5-06452)