ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05076

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 497 del 07/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: BELLANOVA TERESA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/07/2011


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 07/07/2011
Stato iter:
07/02/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/02/2012
Resoconto ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 07/02/2012
Resoconto BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/07/2011

DISCUSSIONE IL 07/02/2012

SVOLTO IL 07/02/2012

CONCLUSO IL 07/02/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-05076
presentata da
TERESA BELLANOVA
giovedì 7 luglio 2011, seduta n.497

BELLANOVA. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

il 6 settembre 2010 la signora Silvia Galignano, insegnante presso la Scuola primaria Paritaria «San Domenico Savio» a Monteroni di Lecce, ha denunciato una situazione di illegalità che si consuma da tempo nella su citata scuola e con un atto di diffida ha invitato gli organi competenti a ripristinare la legalità;

lo stabile della scuola è di proprietà della diocesi leccese, la gestione della scuola è in capo alla Cooperativa «San Domenico Savio» creata da don Antonio Giancane, morto nel 2009. La signora Galignano è socia della cooperativa ed insegna nella struttura a partire dall'anno scolastico 2001/2002 con contratto a tempo indeterminato. Pur ricoprendo il ruolo di socia sembrerebbe non essere mai stata informata della situazione economica e gestionale della scuola. Tant'è che alla morte del gestore, don Giancane, è venuta a conoscenza della situazione economica drammatica nella quale la struttura versava. In questa occasione si è scoperto, infatti, che per alcuni anni non sono stati versati i contributi ai fini pensionistici delle insegnanti operanti nella struttura;

la signora Galignano ha denunciato agli organi competenti questa situazione di presunta illegalità che a detta della stessa continua a persistere nella gestione della struttura. Tra le illiceità riportate dalla signora Galignano e perpetrate nei confronti del personale docente si ritrovano: le costrizioni ad impegni lavorativi non previsti dalle vigenti norme in materia, ordini di servizio impartiti che pare abbiano obbligato le insegnati ad effettuare un orario di lavoro che va ben oltre le 24 ore settimanali, con diversi rientri pomeridiani e turni mensa, nonché attività amministrative svolte dalle stesse, in surroga al personale ATA della scuola. Tra le altre violazioni riportate che si consumano a danno dei soci della cooperativa, a detta della signora, si ritrova anche l'indebita «restituzione» di somme di denaro che i soci rigirano alla cooperativa, dopo averle percepite in busta paga come effettiva retribuzione, per far fronte, a detta del rappresentante legale, a debiti vari delle precedenti amministrazioni, con una conseguente difformità tra quanto registrato in busta paga e CUD e quanto effettivamente percepito dalle lavoratrici. Inoltre la stessa parla di un'omessa corresponsione degli stipendi nei mesi di giugno, luglio, agosto e mancata corresponsione della tredicesima mensilità, nonostante siano regolarmente dichiarati in busta paga, a ciò si aggiungono richieste economiche da parte del legale rappresentante per non ben definiti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, volti al rilascio dell'agibilità dello stabile dove si svolgono le attività didattiche;

in data 16 luglio 2010 e 20 luglio 2010 l'insegnate ha richiesto, al rappresentante legale della cooperativa, copia delle buste paga relative all'anno scolastico 2008/2009 ed il rispetto del CCNL-AGIDAE. A tale richiesta è seguito un riscontro da parte del legale rappresentante della cooperativa che motivava l'aggiunta di lavoro a carico degli insegnati con il dato che essendo soci della cooperativa gli stessi dovessero essere sottoposti a turni di lavoro riguardanti non solo le attività didattiche ma anche «altre funzioni e ruoli propri dei soci» pur di mantenere in vita la struttura in oggetto;

la signora Galignano ha più volte contattato gli uffici del Miur Puglia per denunciare le irregolarità presenti nella scuola di Monteroni, ma a queste segnalazioni non è mai seguito alcun riscontro -:

se il Ministro interrogato, in virtù di quanto sopra esposto, non ritenga utile intervenire con urgenza per predisporre quanto dovuto al fine di verificare quale sia la situazione che vige all'interno dell'istituto paritario «San Domenico Savio» con lo scopo di tutelare non solo le professionalità operanti in tale sede, ma anche tutti gli altri istituti paritari che rispettano le normative di legge. (5-05076)