ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00140

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 20 del 19/06/2008
Abbinamenti
Atto 5/00128 abbinato in data 02/07/2008
Firmatari
Primo firmatario: PICIERNO PINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/06/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2008
BACHELET GIOVANNI BATTISTA PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2008
NICOLAIS LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2008
MAZZARELLA EUGENIO PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2008
COSCIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2008
DE BIASI EMILIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2008
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2008
DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2008
GINEFRA DARIO PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2008
LEVI RICARDO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2008
LOLLI GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2008
RUSSO ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2008
PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2008
ROSSA SABINA PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2008
SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2008


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 19/06/2008
Stato iter:
02/07/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/07/2008
Resoconto PIZZA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 02/07/2008
Resoconto PICIERNO PINA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/06/2008

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 02/07/2008

DISCUSSIONE IL 02/07/2008

SVOLTO IL 02/07/2008

CONCLUSO IL 02/07/2008


Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-00140
presentata da
PINA PICIERNO
giovedì 19 giugno 2008 nella seduta n.020

PICIERNO, GHIZZONI, BACHELET, NICOLAIS, MAZZARELLA, COSCIA, DE BIASI, DE PASQUALE, DE TORRE, GINEFRA, LEVI, LOLLI, ANTONINO RUSSO, PES, ROSSA e SIRAGUSA. -
Al Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

la normativa vigente in materia di accesso alle facoltà universitarie, la legge n. 264 del 1999, prevede che la restrizione d'accesso sia possibile solo nei corsi che prevedono l'utilizzo di laboratori altamente specialistici, come medicina e chirurgia, medicina veterinaria, odontoiatria e protesi dentaria, architettura, scienza della formazione primaria e le scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario;

come è noto, la richiamata legge n. 264 del 1999 trae origine dalla nota sentenza della Corte costituzionale n. 383 del 1998, la quale precisava che «i criteri di accesso all'università, e dunque anche la previsione del numerus clausus, non possono legittimamente risalire ad altre fonti, diversa e da quella legislativa» e faceva rinvio, in assenza di un quadro «organicamente» predisposto dal legislatore nazionale per la disciplina del numero delle iscrizioni ai corsi universitari, alle norme comunitarie;

la Corte costituzionale affermava che «nelle direttive comunitarie si rinviene un preciso obbligo di risultato che gli Stati membri sono chiamati ad adempiere predisponendo, per alcuni corsi universitari ... aventi particolari caratteristiche, misure adeguate a garantire le previste qualità, teoriche e pratiche, dell'apprendimento» e richiamava la necessità, per l'intera materia, di un'organica sistemazione legislativa che prevenisse l'incertezza degli iscritti ed il contenzioso che ne poteva derivare;

è stata, pertanto, approvata la già citata legge 2 agosto 1999, n. 264, recante norme in materia di accessi ai corsi universitari, che dispone la programmazione a livello nazionale limitatamente ad alcuni corsi, e a livello locale ove ricorrano specifiche situazioni, puntualmente indicate all'articolo 2, comma 1, lettere a) e b);

ogni limitazione del numero degli accessi al di fuori delle fattispecie indicate dalla legge costituisce pertanto un'ingiustificata limitazione del diritto allo studio garantito dagli articoli 3 e 34 della Costituzione, in più casi censurata dai giudici amministrativi;

i test per l'accesso ai corsi di laurea sono stati spesso caratterizzati da irregolarità tanto da produrre più inchieste giudiziarie, generando aspre polemiche, forti dubbi ed una diffusa insoddisfazione negli studenti che accusano le istituzioni di scoraggiare chi vuole emergere per meriti personali e di non promuovere lo studio e la cultura nel nostro Paese;

nel corso della XV legislatura, l'allora ministro dell'università e della ricerca, ha emanato una nota di indirizzo agli Atenei (Protocollo n. Gab. 4947, 16 marzo 2007) invitandoli a contenere il ricorso al numero chiuso, in specifico si legge: "... Ogni limitazione del numero degli accessi al di fuori delle fattispecie indicate dalla legge costituisce pertanto un'ingiustificata limitazione del diritto allo studio garantito dall'articolo 34 della Costituzione, in più casi censurata dai giudici amministrativi... In particolare, il previsto indicatore della «numerosità» è preordinato a garantire allo studente la congruenza tra la formazione impartita ed il raggiungimento degli obiettivi formativi previsti nell'ordinamento didattico, ma non può giustificare la programmazione del relativo accesso ... Si ritiene pertanto che nell'ipotesi di una numerosità superiore a quella indicata dai predetti provvedimenti ministeriali, l'Università valuti la più razionale utilizzazione delle risorse a disposizione, anche attraverso la duplicazione o triplicazione del corso. Sempre in tali ipotesi, si ravvisa l'opportunità che l'Ateneo attivi, eventualmente un procedimento mirato a razionalizzare l'offerta formativa riducendo il numero dei corsi attivati ... Al fine di porre termine a una situazione che ha interessato recentemente anche gli organi giurisdizionali, confido sull'attenzione che verrà dedicata, in vista del prossimo anno accademico, al rispetto delle norme vigenti, anticipando che tutta la materia sarà oggetto di un attenta valutazione, che coinvolgerà le SSLL., anche ai fini di una eventuale modifica normativa...»

da una intervista pubblicata su il Messaggero del 15 giugno 2007, l'allora ministro dell'università, aveva dichiarato: «Troppe facoltà a numero chiuso, "un'esagerazione", interverrò con una legge che stabilirà quando il ricorso al numero chiuso è legittimo e quali sono le condizioni da cui non si può derogare per ricorrere al numero programmato che oggi tende a essere la norma»... «Se si supera una certa soglia, si comincia a intaccare il principio costituzionale del diritto di tutti all'accesso alla formazione. Dal momento che l'invito cortese non è stato accolto, bisognerà intervenire con meccanismi di legge»;

ogni anno la programmazione degli accessi genera preoccupazioni da parte degli studenti e delle loro famiglie -:

se il Ministro interrogato, al fine di tutelare gli studenti e il diritto alla conoscenza, intenda assumere iniziative legislative per una revisione della materia;

se e quali accorgimenti verranno predisposti affinché le prove del prossimo settembre si svolgano nella piena trasparenza ed equità. (5-00140)
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 1999 0264

EUROVOC :

accesso all'istruzione

analisi qualitativa

censura

direttiva comunitaria

insegnamento superiore

istruzione

norma di qualita'

norma europea

programma scolastico

selezione degli alunni

studente

universita'