MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:
da articoli di stampa si è appreso che il 16 aprile 2012, presso la Camera dei deputati l'ingegner Luigi di Stefano ha tenuto un convegno illustrando in modo estremamente dettagliato le prove scientifiche che a sua detta scagionerebbero i militari del reggimento San Marco, Girone e Latorre, detenuti in India con l'accusa di aver ucciso in un conflitto a fuoco due pescatori indiani;
in precedenza la diplomazia italiana ha nominato a difesa dei due militari italiani due esperti balistici provenienti dai reparti delle investigazioni scientifiche dei carabinieri, il maggiore Paolo Fratini e il maggiore Luca Flebus. Allo stato dei fatti, non risulta che tali esperti balistici siano stati affiancati, ovvero sostituiti con altri professionisti tra cui l'ingegner Luigi Di Stefano;
i maggiori Fratini e Flebus hanno potuto presenziare marginalmente alle operazioni di perizia svolte dal laboratorio scientifico indiano del Trivandrum, assistendo di fatto solamente al sequestro delle armi presenti sulla petroliera «Enrica Lexie» e alle prove a fuoco;
l'ingegner Luigi De Stefano ha svolto alcuni incarichi di perizia nell'ambito di incidenti aerei, mentre non risulta essere conosciuto in ambito forense in qualità di esperto balistico -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto in premessa e dei contenuti dell'analisi balistica del «caso dei marò» esposta alla Camera dei deputati dall'ingegner Luigi Di Stefano;
se e a quale titolo l'ingegner Luigi Di Stefano sia coinvolto nel presente caso;
in quale modo il predetto ingegnere sia venuto eventualmente in possesso di informazioni riservate relative al presente caso e se l'autorità giudiziaria competente ne sia informata;
quanti casi balistici il predetto ingegnerie abbia sinora trattato;
quali siano i titoli, le pubblicazioni e gli accreditamenti dell'ingegner Luigi Di Stefano nel settore della balistica forense. (4-15807)