ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
gli IPA (idrocarburi policiclici aromatici) costituiscono una delle principali criticità della qualità dell'aria di una città in quanto sono in buona parte cancerogeni e si depositano sulle polveri sottili caratterizzandone la tossicità;
a metà dicembre la prima firmataria del presente atto ha ricevuto un'e-mail da Alessandro Marescotti, tra i fondatori dell'associazione Peacelink, che informava che in occasione di un suo viaggio a Roma, si era portato uno strumento di monitoraggio dell'aria (l'analizzatore portatile Ipa Ecochem Pas 2000 CE);
tale analizzatore di IPA è in dotazione di diverse Agenzie regionali di protezione dell'ambiente e, benché non sostituisca le analisi di laboratorio, è un utile strumento dal valore «esplorativo» e in quanto tale, benché le misurazioni con esso effettuato non abbiano validità ai fini di legge, è utilizzato da anni per effettuare misurazioni mobili di IPA che vengono utilizzate come dati significativi in diverse pubblicazioni scientifiche;
benché la normativa nazionale non preveda un limite agli IPA, la loro rilevazione costituisce comunque un utile parametro di valutazione della qualità dell'aria;
l'analizzatore Ecochem Pas 2000 CE misura la concentrazione degli IPA sulle polveri sottili offrendo un indice di qualità dell'aria più significativo rispetto alle analisi del solo PM10, in quanto quest'ultimo - benché valido ai fini di legge - non distingue fra polveri cancerogene e polveri non contaminate da cancerogeni;
Marescotti ha usato tale strumentazione nella Capitale campionando l'aria in 22 punti, effettuando per ogni punto campionamenti ogni 10 secondi e calcolando le medie delle rilevazioni sito per sito; tali medie non sono valori indicativi del lungo periodo ma solo dei flash istantanei dell'aria che si respira in quei momenti in cui avvengono le misurazioni;
il settimanale Il Salvagente ha pubblicato il 22 dicembre 2011 la «mappa» di queste misurazioni degli IPA nella Capitale;
questa è la situazione registrata:
Sabato 10 dicembre 2011:
a) ore 6,52 stazione tiburtina, fermata corriere: 141ng/m3;
b) Metro Tiburtina, nel tunnel; vicino al binario: 86 ng/m3;
c) sulla metro, dentro il vagone: 159 ng/m3;
d) fermata Garbatella, alla fermata bus di via Pullino: 212 ng/m3;
e) abitazione quartiere Garbatella, rilevazione indoor: 202 ng/m3;
f) abitazione quartiere Garbatella outdoor balcone lato cortile: 184 ng/m3;
g) abitazione quartiere Garbatella outdoor finestra lato strada: 267 ng/m3;
h) abitazione quartiere Garbatella rilevazione indoor alle ore 12: gli Ipa scendono a 81 ng/m3;
i) abitazione quartiere Garbatella outdoor balcone lato cortile 32 ng/m3;
l) abitazione quartiere Garbatella outdoor finestra lato strada 57 ng/m3;
m) interno del Palazzo Congressi: 14 ng/m3;
n) fuori dal Palazzo Congressi, andando verso la strada il valore degli Ipa sale a 64 ng/m3;
o) Colosseo: 85 ng/m3;
p) via Vittorio Emanuele: 87 ng/m3;
q) lungotevere a mezzanotte: 445 ng/m3 (sul marciapiede).
Domenica 11 dicembre 2012:
a) villa Pamphili (entrata, punto gioco dei bambini in via Vittoria Nenni): 22 ng/m3;
b) villa Pamphili prato interno, distante circa 800 metri dalla strada: 6 ng/m3;
c) nello stesso punto di villa Pamphili mentre arriva una volata di vento dalla strada: 19 ng/m3;
d) Campidoglio: 66 ng/m3 alle 13.30;
e) viale Cristoforo Colombo 220 ng/m3 (è una media di valori molto diversi a seconda del traffico - a volte intenso e a volte no, ma sempre ad alta velocità - e del tipo di mezzi che transitano, si arriva anche a 415 quando transitano mezzi pesanti con diesel «sporchi»);
f) abitazione Garbatella, outdoor cortile lontano dalla strada 16 ng/m3;
g) abitazione Garbatella, outdoor vicino alla strada 30 ng/m3;
per avere un termine di paragone fra fonti emissive di IPA misurate con l'analizzatore portatile in questione, dal tubo di scappamento di un'auto a gas gpl escono dai 30 ai 35 ng/m3, dal tubo di scappamento di un'auto a benzina euro 2 utilitaria circa 80 ng/m3, mentre da una sigaretta 3.000 ng/m3;
alla luce di questi dati un minuto di sosta sul Lungotevere in momenti di intenso traffico è come stare per 14 minuti vicino al tubo di scappamento dell'auto;
sul sito di Arpa Lazio (www.arpalazio.net) non vengono forniti i dati giornalieri degli IPA, ma si riescono a rintracciare i valori minimi, medi e massimi nei rapporti annuali di qualità dell'aria;
sul sito www.arpalazio.net vi riescono a rintracciare i dati del benzo(a)pirene (il componente più pericoloso degli IPA) solo del 2004, 2005, 2006, 2007, 2008 e non anche quelli degli altri anni;
su tale sito gli IPA rilevati a dicembre nel 2006 raggiungevano il valore massimo di 21,8 ng/m3, di 16,1 ng/m3 nel dicembre 2007 e di 12,9 ng/m3 nel dicembre 2008, stando ai dati riportati nei rapporti annuali di qualità dell'aria;
benché il sistema di misurazione degli IPA sia differente, appare evidente una discrepanza fra i valori massimi rilevati dalle centraline di Roma e quelli rilevabili con un analizzatore portatile;
sulla base delle rilevazioni Arpa Puglia effettuate da Arpa Puglia nel quartiere Tamburi di Taranto con l'analizzatore IPA Ecochem Pas 2000 ad un valore oscillante fra 13 e 15 ng/m3 corrisponde un valore di 1 ng/m3 di benzo(a)pirene;
appare del tutto evidente che a Roma vi siano punti in cui tale valore si supera abbondantemente se lo strumento di misurazione viene posto non lontano dalle fonti di emissione degli IPA;
gli IPA hanno caratteristica puntiforme per cui a Roma si trovano in forte concentrazione solo se si cercano nei punti critici, come ad esempio gli incroci semaforici o le arterie dove si incolonnano le auto;
il «principio di precauzione» sancito dal trattato di Maastricht è stato tradotto nella normativa italiana con l'approvazione del «codice dell'ambiente» (decreto legislativo n. 152 del 2006) e precisamente attraverso l'articolo 301 che recita: «In applicazione del principio di precauzione del Trattato CE, in caso di pericoli, anche solo potenziali, per la salute umana e per l'ambiente, deve essere assicurato un alto livello di protezione». Tale concetto è stato ulteriormente precisato con l'articolo 3-ter del decreto legislativo n. 4 del 2008 (integrativo del decreto legislativo n. 152 del 2006): «La tutela dell'ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell'azione preventiva...» -:
se e quali iniziative, per quanto di competenza, i Ministri ritengano prendere a tutela della popolazione più vulnerabile, in particolare per l'informazione relativa alle donne in gravidanza e ai bambini che non dovrebbero essere esposti assolutamento a sostanze cancerogene come gli IPA. (4-14779)