ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10927

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 435 del 16/02/2011
Firmatari
Primo firmatario: SCHIRRU AMALIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/02/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
BERRETTA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
BOBBA LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
MADIA MARIA ANNA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
MIGLIOLI IVANO PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
MOSCA ALESSIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
RAMPI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
SANTAGATA GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
ARGENTIN ILEANA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
BUCCHINO GINO PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
PEDOTO LUCIANA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
TURCO LIVIA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
TRAPPOLINO CARLO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011
SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 16/02/2011
Stato iter:
10/10/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 10/10/2011
MUSUMECI NELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 10/10/2011

CONCLUSO IL 10/10/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10927
presentata da
AMALIA SCHIRRU
mercoledì 16 febbraio 2011, seduta n.435

SCHIRRU, BELLANOVA, BERRETTA, BOBBA, BOCCUZZI, CODURELLI, DAMIANO, GATTI, GNECCHI, MADIA, MATTESINI, MIGLIOLI, MOSCA, RAMPI, SANTAGATA, ARGENTIN, BOSSA, BUCCHINO, BURTONE, D'INCECCO, FARINA COSCIONI, GRASSI, LENZI, MIOTTO, MURER, PEDOTO, SARUBBI, SBROLLINI, LIVIA TURCO, TRAPPOLINO e SIRAGUSA. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

il decreto-legge n. 78 del 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009, all'articolo 20, ha ridefinito i percorsi relativi all'accertamento e al riconoscimento delle minorazioni civili, prevedendo:

a) che a decorrere dal 1o gennaio 2010 ai fini degli accertamenti sanitari di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità le commissioni mediche delle aziende sanitarie locali sono integrate da un medico dell'INPS quale componente effettivo;

b) che in ogni caso l'accertamento definitivo è effettuato dall'INPS;

c) che a decorrere dal 1o gennaio 2010 le domande volte ad ottenere i benefici in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità, complete della certificazione medica attestante la natura delle infermità invalidanti, sono presentate all'INPS, secondo modalità stabilite dall'ente medesimo. L'Istituto trasmette, in tempo reale e in via telematica, le domande alle aziende sanitarie locali;

l'INPS con determinazione del commissario straordinario del 20 ottobre 2009, n. 189, e con la circolare INPS 28 dicembre 2009, n. 131, ha fissato le linee guida e le modalità operative dei procedimenti precisando in particolare:

a) che la presenza del medico INPS in commissione di accertamento ASL consente, nel caso di unanimità di giudizio, un iter accelerato di convalida dei verbali di invalidità, handicap (legge n. 104 del 1992) e disabilità (legge n. 68 del 1999) a vantaggio del cittadino;

b) che tutti i passaggi dei procedimenti sono gestiti con uno specifico software INPS per via telematica al fine di garantire celerità e trasparenza degli atti;

c) che i tempi massimi fra la domanda e la concessione delle eventuali provvidenze possono essere contenuti entro i 120 giorni;

d) che i tempi - di norma - per le convocazioni a visita ordinaria devono essere contenuti in 30 giorni (15 per i malati oncologici);

dai cittadini con disabilità, dalle loro famiglie, dalle organizzazioni che li rappresentano e dai patronati sindacali giungono numerose e diffuse segnalazioni di ritardi pari o superiori alla precedente gestione che in alcuni casi giungono ad un anno di attesa;

da numerose ASL e patronati sindacali giungono segnalazioni di difficoltoso funzionamento del software gestito dall'INPS, tale da comportare la trasmissione degli atti su supporto cartaceo;

l'INPS ha affidato a fine 2010 a Postel l'incarico dell'inserimento di dati relativi ai procedimenti in questione;

secondo l'ordinamento vigente, le persone con disabilità, per accedere a qualsiasi agevolazione, prestazione, servizio a loro destinato devono essere in possesso di un verbale che ne certifichi lo status, e tale verbale decade nella data in cui è prevista una eventuale rivedibilità anche nelle more della revisione;

risulta infine che dopo la prima visita di verifica della Asl, l'Inps richiami senza distinzioni tutti i disabili a visita, spesso attraverso sms, non garantendo quindi il corretto ricevimento della comunicazione, specialmente quando si tratta di anziani -:

in quale misura sia stata garantita la presenza del medico INPS all'interno delle commissioni al fine di conformarne la composizione al dettato normativo;

in quanti casi e con che indicazioni si sia applicata l'ipotesi di «validazione» accelerata sugli atti in caso di approvazione all'unanimità dei verbali di accertamento;

in quale misura, a distanza di un anno, siano state informatizzate le pratiche relative all'invalidità civile di nuova presentazione;

dopo l'entrata a regime delle nuove procedure, quali siano i tempi medi di attesa per le diverse fasi (convocazione, conferma, concessione, erogazione) dei procedimenti; con quali differenze territoriali e con quali differenze rispetto agli anni precedenti;

se tali ritardi nell'ordinaria amministrazione siano imputabili alla contestuale conduzione dei piani straordinari di verifica sulle invalidità civile (200 mila controlli nel 2010, 100 mila controlli nel 2009);

quanti ricorsi giurisdizionali risultino pendenti al 31 dicembre 2010 in materia di minorazioni civili e quale sia la soccombenza;

quante domande di accertamento vi siano state nel 2009 e nel 2010 e quale sia il trend rispetto agli anni precedenti;

quali siano i contenuti e quali le motivazioni del coinvolgimento di Postel da parte di INPS nella gestione delle nuove procedure.(4-10927)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 10 ottobre 2011
nell'allegato B della seduta n. 531
All'Interrogazione 4-10927 presentata da
AMALIA SCHIRRU

Risposta. - L'interrogazione in esame concerne il nuovo procedimento di riconoscimento dell'invalidità civile adottato ai sensi dell'articolo 20 del decreto-legge n. 78 del 2009, convertito dalla legge n. 102 del 2009.
La citata normativa prevede che il riconoscimento dei benefici in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità avvenga con il diretto coinvolgimento dell'INPS, attraverso l'integrazione della Commissione medica delle aziende sanitarie locali (ASL) con un medico dell'Istituto, al fine di realizzare una gestione coordinata delle fasi sanitaria ed amministrativa, nella prospettiva di garantire ai cittadini maggiore trasparenza e celerità. All'INPS spetta, in ogni caso, il compito di accertare in via definitiva la sussistenza dei requisiti che possono dare luogo ai benefici di legge.
Per gestire il nuovo flusso procedurale, l'INPS ha comunicato di aver sviluppato un'apposita applicazione informatica idonea a gestire in via telematica l'intero iter che, a partire dal 1o gennaio 2010, è stata messa a disposizione di tutti i soggetti coinvolti (cittadini, patronati, associazioni di categoria, medici certificatori, ASL, personale sanitario e amministrativo dell'Istituto).
Il cittadino che intende presentare domanda di accertamento per il riconoscimento dell'invalidità civile deve preliminarmente recarsi presso un medico abilitato alla compilazione e alla trasmissione telematica del certificato medico introduttivo che attesti le infermità invalidanti.
In seguito all'acquisizione del certificato medico, il sistema genera una ricevuta che il medico provvede a consegnare al cittadino; tale ricevuta riporta il numero del certificato che deve essere indicato sulla domanda di accertamento per l'abbinamento informatico dei due documenti.
Il procedimento prosegue, quindi, con la presentazione, sempre in via telematica, della domanda di accertamento da parte dell'interessato, direttamente tramite il pin rilasciato dall'Istituto o con l'assistenza dei patronati o delle associazioni di categoria dei disabili: Associazione nazionale mutilati e invalidi civili (ANMIC), Unione italiana ciechi (UIC), Ente nazionale sordi (ENS), Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale (ANFFAS).
L'Istituto ha fatto sapere che con riguardo a questa prima fase non si sono verificate particolari criticità. Infatti, dopo un breve periodo transitorio, a partire dal mese di aprile 2010, il flusso di presentazione delle istanze viene effettuato quasi esclusivamente in via telematica su tutto il territorio nazionale.
A fronte di 1.092.588 domande presentate nel 2010, la percentuale di trasmissione telematica si è attestata intorno al 93 per cento.
La seconda fase del procedimento consiste nell'accertamento sanitario da parte della Commissione medica dell'ASL integrata da un medico dell'INPS.
Al riguardo, l'INPS ha rappresentato che la presenza del medico dell'Istituto si è realizzata solo parzialmente e limitatamente ad alcune aree territoriali. Nel corso del 2010, le Commissioni mediche integrate hanno effettuato 113.959 sedute, di cui 58.314 con partecipazione del medico dell'INPS, pari a 51 per cento del totale.
La convocazione del cittadino a visita è prevista entro 30 giorni dalla presentazione della domanda oppure entro 15 giorni per le patologie oncologiche ai sensi del decreto legislativo n. 80 del 2006 o per le patologie più gravi ricomprese nel decreto ministeriale 2 agosto 2007.
Nel caso dei malati oncologici, gli esiti dell'accertamento hanno efficacia immediata per il godimento dei benefici da essi derivanti, fatta salva la facoltà della commissione medica periferica di sospenderne gli effetti fino all'esito di ulteriori accertamenti.
Il verbale della visita viene, quindi, inoltrato al centro medico legale dell'INPS, che procede alle operazioni di verifica mediante controllo sugli atti o tramite visita diretta.
A partire da settembre 2010, la verifica finale dei verbali è affidata alla commissione medica superiore dell'INPS, la quale interviene per assicurare uniforme applicazione dei principi valutativi e omogeneità ai giudizi medico-legali applicati sul territorio.
Anche presso la commissione centrale sono previsti canali privilegiati per i malati oncologici e per le patologie di cui al decreto ministeriale 2 agosto 2007.
In seguito alla conferma da parte della commissione di cui sopra, il verbale diviene definitivo ed è trasmesso al cittadino, al patronato o alla associazione all'uopo delegati.
Con riferimento a questa fase, l'Istituto ha comunicato che le istanze vengono definite secondo l'ordine cronologico di presentazione sia nel caso in cui la commissione medica integrata dell'ASL si sia espressa all'unanimità che a maggioranza.
Infatti, dopo un primo periodo di applicazione del nuovo procedimento, l'INPS ha adottato interventi di razionalizzazione degli aspetti organizzativi, informatici e medico-legali, al fine di garantire la massima omogeneità dei comportamenti e delle valutazioni mediche.
In tale ottica, si è potenziato il ricorso all'accertamento sanitario diretto sulla persona, con lo scopo di consolidare, già in sede di primo riconoscimento, il giudizio medico-legale ed evitare ulteriori disagi al cittadino conseguenti a successive verifiche sanitarie straordinarie.
Con riguardo all'informatizzazione della fase sanitaria, l'Istituto ha rilevato che l'utilizzo dell'applicazione informatica messa a disposizione dall'INPS o in alternativa la realizzazione di cooperazioni applicative con i sistemi utilizzati dalle varie ASL è stata parziale e ha presentato forti disomogeneità territoriali.
Infatti, la maggior parte dei verbali di accertamento vengono trasmessi dalle ASL in forma cartacea, tanto che, al 31 dicembre 2010 a fronte di 1.125.699 verbali redatti dalle commissioni mediche integrate, solo 296.945, pari al 26,4 per cento, sono formati e trasmessi con modalità telematiche.
Lo scarso utilizzo della procedura informatica da parte delle commissioni mediche dell'ASL comporta che la maggior parte dei verbali di accertamento vengano trasmessi in forma cartacea, con evidenti ripercussioni sui tempi di svolgimento delle visite e in generale, sui tempi di definizione delle istanze.
Per porre rimedio a tale situazione, l'Istituto, si è trovato nella necessità di operare una implementazione della procedura informatica al fine di acquisire i verbali cartacei e recuperare in forma telematica le informazioni ivi contenute.
Tenuto conto dell'elevato numero di verbali da acquisire e del notevole impegno di risorse necessario, l'INPS ha dovuto affidare il servizio alla società Postel spa.
A conclusione del descritto iter di accertamento sanitario, prende avvio la fase amministrativa che si conclude, previo esperimento dei controlli anche reddituali, con la concessione della prestazione economica o con provvedimento di rigetto.
Tale ultima fase, seppure sia interamente informatizzata e di competenza esclusiva dell'INPS, subisce i ritardi dovuti alla scarsa fluidità della fase di accertamento sanitario, i cui rallentamenti si ripercuotono anche sulla liquidazione ed erogazione delle prestazioni economiche.
Posto, quindi, che una parte del procedimento viene gestita in completa autonomia dalle ASL, le quali operano con tempi e modalità differenziate, l'Istituto, fino all'integrale informatizzazione del procedimento, non avrà la possibilità di monitorare in maniera completa i tempi di attesa per le diverse fasi dell'iter.
In ogni caso, l'INPS ha fatto sapere di aver speso e di continuare a spendere il massimo impegno per garantire il contenimento della fase accertativa ad esso affidata entro i termini previsti dalla legge.
Si evidenzia comunque che l'Istituto prosegue con la realizzazione di tutte le iniziative utili ed opportune al fine della contrazione dei tempi procedurali, in particolare il direttore generale con i messaggi n. 2036 del 28 gennaio 2011 e n. 2886 del 4 febbraio 2011, ha introdotto alcune innovazioni tese a snellire il procedimento di riconoscimento dello stato invalidante senza ridurre i controlli. L'Istituto ha riferito che tali innovazioni hanno già prodotto i primi risultati.
Relativamente alla questione delle verifiche straordinarie, con riferimento al 2009, l'articolo 80 del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito dalla legge n. 133 del 2008, ha stabilito che l'Istituto previdenziale effettui, dal 1o gennaio 2009 al 31 dicembre 2009, un piano straordinario di 200.000 accertamenti di verifica nei confronti dei titolari di benefici economici di invalidità civile.
Per il triennio successivo, il comma 2 dell'articolo 20 del decreto-legge n. 78 del 2009, demanda all'INPS il compimento, con le risorse umane e finanziarie previste a legislazione vigente, in via aggiuntiva all'ordinaria attività di accertamento dei requisiti sanitari e reddituali, un programma di 100.000 verifiche per l'anno 2010 e di 250.000 per ciascuno degli anni 2011 e 2012.
In attuazione delle citate disposizioni, l'Ente previdenziale ha portato a termine il piano straordinario di verifiche per il 2009, ha avviato, in data 30 giugno 2010, il piano per il 2010, ora in fase conclusiva e, a partire dall'8 luglio 2011, sta proseguendo nell'attuazione del piano straordinario per il 2011.
L'INPS ha reso noto che tale attività non ha causato ritardi nell'espletamento delle verifiche ordinarie, anzi ha consentito, in alcuni casi, di garantire la continuità nell'erogazione delle prestazioni poiché si è proceduto ad accertare, in sede di verifica straordinaria, la permanenza dei requisiti sanitari anticipatamente rispetto alla data di scadenza delle prestazioni soggette a revisione (confrontare messaggio del direttore generale n. 6763 del 16 marzo 2011).
Per quanto riguarda, poi, i dati relativi al contenzioso giudiziario, per l'anno 2010, risultano pendenti 362.642 giudizi di invalidità, a fronte di un totale di 843.436 procedimenti.
L'indice di soccombenza giudiziaria, nell'anno 2010, si è assestato al 45,99 per cento, con un netto miglioramento rispetto agli anni precedenti, in quanto nel 2008 era pari al 67,46 per cento e nel 2009 al 51,43 per cento.
Circa il numero delle prestazioni richieste, nel 2010 ammontano a 1.823.374, nel 2009 sono state invece 2.195.246, con una flessione del 20 per cento circa.
Da ultimo, vale la pena evidenziare che l'articolo 18, comma 22, del decreto-legge n. 98 del 2011, convertito dalla legge n. 111 del 2011, con l'obiettivo di assicurare maggiore omogeneità e snellezza a tutto il procedimento, ha introdotto la possibilità per le regioni di stipulare, anche in deroga alla normativa vigente, specifiche convenzioni con l'INPS per l'affidamento delle funzioni relative all'accertamento dei requisiti sanitari.

Il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali: Nello Musumeci.