ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00284

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 14 del 05/06/2008
Firmatari
Primo firmatario: NACCARATO ALESSANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/06/2008


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 05/06/2008
Stato iter:
01/12/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/12/2008
ALFANO ANGELINO MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 01/12/2008

CONCLUSO IL 01/12/2008


Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00284
presentata da
ALESSANDRO NACCARATO
giovedì 5 giugno 2008 nella seduta n.014

NACCARATO. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

si sta concludendo il processo presso il Tribunale di Padova che vede imputati alcuni esponenti di spicco dell'organizzazione criminale denominata «Nuova mala del Brenta», accusati di gravi reati, tra cui la rapina a mano armata di un furgone portavalori avvenuta il 15 marzo 1992 e conclusasi con l'uccisione della guardia giurata Andrea Padovani, di 31 anni;

gli imputati in questo processo avevano già fatto parte, negli anni scorsi, dell'organizzazione criminale conosciuta con il nome di «Mala del Brenta», artefice di numerosi furti, rapine a furgoni portavalori, estorsioni e omicidi, in particolare nel territorio delle Province di Padova e Venezia; organizzazione successivamente sgominata grazie all'efficace lavoro delle Forze dell'ordine e della Magistratura;

gli imputati in tale processo Lucio Calabresi, Angelo Meneghetti, Daniele Sarto, come risulta dalle indagini svolte dalla Magistratura, erano pronti a riprendere l'attività criminale, nella convinzione di poter uscire dal carcere a causa della scadenza dei termini di custodia cautelare nei loro confronti;

la tempestiva attività investigativa delle Forze dell'ordine e del Magistrato inquirente, e le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, hanno invece portato alla luce il progetto criminale, da parte degli imputati e della loro organizzazione, di compiere altri gravi reati quali l'evasione dal carcere di Vicenza nel quale erano detenuti e l'omicidio del loro accusatore pentito, nonché l'uccisione dello stesso Magistrato inquirente, degli attuali Capi delle Squadre Mobili della Polizia di Stato di Venezia e Padova e dell'attuale vice questore vicario di Belluno -:

se il Governo sia al corrente dei fatti sopra esposti; quali iniziative intenda adottare per assicurare, anche attraverso il rafforzamento delle misure di protezione, l'incolumità delle persone minacciate; quali altre iniziative di propria competenza i Ministri interrogati intendano adottare per potenziare le strutture investigative impegnate in delicati processi contro la criminalità organizzata e per contrastare il rischio di un pericoloso radicamento di organizzazioni criminali dedite alla commissione di gravi reati ed efferati delitti nel nostro territorio.(4-00284)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 1 dicembre 2008
nell'allegato B della seduta n. 095
All'Interrogazione 4-00284 presentata da
ALESSANDRO NACCARATO

Risposta. - Con riferimento all'interrogazione in esame, si fa presente quanto segue, sulla base delle notizie fornite dal procuratore della Repubblica presso il tribunale di Padova e dal Ministero dell'interno.
Nel mese di maggio ultimo scorso, la squadra mobile della questura di Padova, d'intesa con la competente Autorità giudiziaria, sulla base delle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Raffaele Vassallo, ha avviato un'attività investigativa che ha permesso di sventare il progetto di evasione di due esponenti della cosiddetta «nuova mala del Brenta», Lucio Calabresi e Mariano Magro, entrambi ristretti nella casa circondariale di Vicenza e prossimi al giudizio, poi celebrato nel successivo mese di giugno dinanzi al tribunale ed alla Corte d'assise di Padova.
A seguito delle indagini espletate è emerso che i predetti imputati avevano progettato di attentare alla vita dei funzionari di polizia che avevano coordinato le indagini nei confronti dell'organizzazione criminale citata e del pubblico ministero procedente.
Sulla base delle risultanze investigative descritte, la questura di Padova ha provveduto ad intensificare le misure di sorveglianza già disposte nei confronti degli esponenti del sodalizio criminale in attesa di giudizio, in particolar modo nella fase di traduzione dei soggetti detenuti dagli istituti penitenziari alle aule giudiziarie.
Analogamente, sono state intensificate e rafforzate le misure di vigilanza ed i dispositivi di sicurezza dell'aula bunker del tribunale di Padova, ove il 5 giugno ultimo scorso è stata pronunciata la sentenza di condanna nei confronti della maggior parte degli imputati nel procedimento penale n. 11730/03, avente ad oggetto reati attribuiti ad esponenti della «mala del Brenta».
La procura della Repubblica di Padova ha fatto presente che, in totale, sono stati inflitti quasi 215 anni di carcere e che Mariano Magro è stato condannato alla pena di anni 24 e mesi 6 di reclusione. Lo stesso ufficio ha, altresì, segnalato che il 18 giugno ultimo scorso la Corte d'assise di Padova ha dichiarato Lucio Calabresi colpevole, in concorso con altri due appartenenti alla citata organizzazione criminale, del reato di omicidio volontario (commesso nel corso di una rapina ad un furgone portavalori nel 1992), nonché degli altri reati a lui contestati, condannandolo alla pena dell'ergastolo.
Il Ministero dell'interno ha assicurato che sono state disposte misure di vigilanza nei confronti del magistrato titolare dell'inchiesta, nonché dei funzionari di polizia che, nel corso degli anni, hanno collaborato alle indagini.
Relativamente alla questione formulata dall'interrogante circa il potenziamento delle strutture investigative impegnate in delicati processi contro la criminalità organizzata, nonché, in generale, delle forze di polizia nella provincia di Padova, lo stesso ministero ha precisato che presso la locale questura prestano servizio complessivamente 427 appartenenti ai ruoli operativi della polizia di Stato, rispetto alle 447 unità previste in organico. Contribuiscono, comunque, alla funzionalità degli Uffici 28 appartenenti ai ruoli tecnici della polizia di Stato e 45 appartenenti all'amministrazione civile dell'interno.
Inoltre, nello scorso mese di maggio, agli uffici della polizia di Stato ubicati nella provincia di Padova è stata disposta l'assegnazione di 13 operatori. Tale dispositivo potrà essere ulteriormente potenziato man mano che si renderanno disponibili le unità di personale la cui assunzione è stata recentemente autorizzata dal Governo e, precisamente, 1.472 appartenenti alla polizia di Stato, 1.386 appartenenti all'Arma dei carabinieri, 1.096 appartenenti alla «guardia di finanza».

Il Ministro della giustizia: Angelino Alfano.
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

PADOVA, PADOVA - Prov, VENETO

EUROVOC :

accusa

criminalita' organizzata

furto

omicidio

organizzazione del lavoro

polizia

reato