MADIA, FRANCESCHINI, MOGHERINI REBESANI, PICIERNO, TRAPPOLINO, PIERDOMENICO MARTINO, BOCCIA, CONCIA, LEVI, FIANO, ARGENTIN, BACHELET, PES, GHIZZONI e DE BIASI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
la legge 24 dicembre 2007 (Finanziaria 2008) dispone all'articolo 2 comma 430 l'aumento del fondo di finanziamento ordinario delle Università (FFO) di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010. Tale aumento è destinato all'incremento degli assegni di dottorato di ricerca;
il dottorato di ricerca rappresenta il percorso formativo più elevato e specializzante del sistema universitario italiano; esso ricopre il ruolo di preparazione dei laureati alla ricerca e all'acquisizione di alte competenze nei diversi settori scientifici. L'accesso ai corsi di dottorato è competitivo e regolato attraverso concorsi nazionali;
l'attuale importo dell'assegno di dottorato, previsto per i dottorandi al fine di poter affrontare l'impegnativo percorso triennale in condizioni di autonomia economica, è fermo ai livelli stabiliti nel 2000. L'aumento del costo della vita ha reso l'importo di tale assegno, soprattutto nelle sedi universitarie di grandi città, assolutamente inadeguato al sostegno economico effettivo dei dottorandi. L'Associazione Dottorandi e Dottori di ricerca italiani - la più importante organizzazione nazionale del settore - ha da tempo promosso una campagna dal titolo «se potessi avere ... 1.000 euro al mese» a favore dell'aumento delle borse di dottorato. Gli effetti delle disposizioni della legge finanziaria porterebbero tale importo (attualmente sugli 800 euro) a circa 1.000 euro;
in data 30 aprile 2008, il ministro pro tempore Mussi emanava il «Decreto criteri di Ripartizione del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) delle Università per l'anno 2008». All'articolo 8 del decreto viene previsto lo stanziamento di 40 milioni di euro per la rivalutazione delle borse di dottorato di ricerca. Nel testo viene indicato che tale aumento è da considerarsi una tantum. Una volta ripartito il fondo il ministro avrebbe dovuto emanare un successivo decreto, contenente la revisione degli importi minimi dell'assegno;
nella seduta del Consiglio Universitario Nazionale (CUN) del 20 e 21 maggio 2008 veniva comunicata, dal rappresentante dei dottorandi, l'imminenza dell'emanazione del decreto ministeriale di revisione degli importi minimi delle borse per i dottorandi; (informa CUN bollettino telematico n. 23 - seduta del 20 e 21 maggio 2008);
l'importo dovrebbe essere perciò fissato in circa 1.040 euro mensili a decorrere dal gennaio 2008 -:
se il Ministro interrogato abbia emanato o abbia intenzione di emanare, il decreto di revisione degli importi minimi per i dottorandi consentendo così l'erogazione permanente dell'aumento previsto, con validità retroattiva dall'assegno del gennaio 2008;
quali altre misure il Governo intenda attuare per lo sviluppo e il sostegno del dottorato di ricerca, uno strumento importantissimo non solo per la ricerca scientifica e l'università italiana ma per tutto il sistema produttivo del paese. In particolare se intenda proseguire le linee di indirizzo di riforma del dottorato del precedente Governo che prevedevano un graduale superamento dei dottorati senza borsa.
(4-00249)