ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00151

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 7 del 21/05/2008
Firmatari
Primo firmatario: NAPOLI ANGELA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 21/05/2008


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 21/05/2008
Stato iter:
14/11/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/11/2008
ALFANO ANGELINO MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 14/11/2008

CONCLUSO IL 14/11/2008


Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00151
presentata da
ANGELA NAPOLI
mercoledì 21 maggio 2008 nella seduta n.007

ANGELA NAPOLI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:




nei giorni scorsi, avvalendosi del cosiddetto «patteggiamento in appello», è stato scarcerato Pantaleone Mancuso, uno dei boss del clan di Limbadi (Vibo Valentia);


Pantaleone Mancuso era stato arrestato nell'ottobre del 2003, insieme ad altri capi e gregari del clan di Limbadi, grazie all'operazione Dinasty-Affari di famiglia, grande intervento antimafia sul territorio vibonese, con il coinvolgimento di sessantadue indagati e che, per la prima volta, ha assestato un duro colpo alle cosche dei Mancuso, tra le maggiori e più pericolose della 'ndrangheta calabrese;


già nel dicembre del 2005, l'interrogante con atto ispettivo n. 4-18891, aveva denunziato la strana vicenda del boss Pantaleone Mancuso, il quale nel mentre si trovava sottoposto alla misura cautelare in carcere presso la Casa Circondariale di Tolmezzo, grazie ad alcune perizie mediche, era stato ricoverato presso il reparto di cardiologia dell'Ospedale Civile di Vibo Valentia, con l'aggiunta di un autorizzazione a recarsi presso uno studio odontoiatrico privato della stessa città e senza previsione alcuna dei tempi di durata del ricovero, per eseguire l'intervento ritenuto indispensabile dal perito d'ufficio; il tutto mentre nella stessa città di Vibo Valentia si stava svolgendo proprio il processo giudiziario che vedeva il boss tra gli imputati più importanti e pericolosi;


nel luglio del 2003 l'interrogante, con atto ispettivo n. 4-06982, aveva denunziato l'avvenuto dissequestro, per «sospettosi cavilli» dei beni riconducibili allo stesso boss Mancuso, per un valore complessivo di due milioni e mezzo di euro;


Pantaleone Mancuso è, però, solo l'ultimo dei boss della 'ndrangheta che si avvale del cosiddetto «patteggiamento in appello», non solo per diminuire la pena inflitta in primo grado, ma per beneficiare della scarcerazione -:


quali urgenti iniziative di carattere normativo intenda assumere per evitare casi quale quello del boss Pantaleone Mancuso, e rendere così efficace il contrasto alla criminalità organizzata.(4-00151)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata venerdì 14 novembre 2008
nell'allegato B della seduta n. 086
All'Interrogazione 4-00151 presentata da
ANGELA NAPOLI

Risposta. - Con riferimento all'interrogazione in esame si comunica quanto segue.
La Procura della Repubblica di Catanzaro - Direzione distrettuale antimafia - ha riferito che, effettivamente, la Corte di appello di Catanzaro ha sostituito la misura cautelare in carcere con gli arresti domiciliari nei confronti di Mancuso Pantaleone, detto «Vetrinetta», nato a Limbadi (Vibo Valentia) il 30 marzo 1947, elemento di spicco della famiglia mafiosa dei Mancuso, condannato a 7 anni e sei mesi di reclusione a seguito del cosiddetto patteggiamento in appello, nell'ambito del, processo Dinasty, svoltosi davanti alla Corte di appello di Catanzaro.
Si segnala, in proposito, che al fine di rendere più efficace il contrasto alla criminalità organizzata, l'articolo 2, comma 1, lettere i) ed l) del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92 (convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2008, n. 125), recante «Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica» ha abrogato le disposizioni del codice di procedura penale (articolo 599, commi 4 e 5, e 602, comma 2) che consentivano il ricorso al cosiddetto «patteggiamento in appello».


Il Ministro della giustizia: Angelino Alfano.
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

LIMBADI, VIBO VALENTIA - Prov, CALABRIA, TOLMEZZO, UDINE - Prov, FRIULI-VENEZIA GIULIA, VIBO VALENTIA, VIBO VALENTIA - Prov, CALABRIA

EUROVOC :

accusa

arresto

criminalita' organizzata

lotta contro la criminalita'

mafia

perizia medica

prescrizione della pena

procedimento giudiziario

sanzione penale

stabilimento penitenziario