Legislatura: 15Seduta di annuncio: 36 del 02/08/2006
Primo firmatario:
Gruppo: L' ULIVO
Data firma: 02/08/2006
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA 02/08/2006 L' ULIVO 02/08/2006 RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA 02/08/2006 L' ULIVO 02/08/2006 L' ULIVO 02/08/2006 L' ULIVO 02/08/2006 L' ULIVO 02/08/2006 L' ULIVO 02/08/2006
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 03/08/2006 Resoconto SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) DICHIARAZIONE VOTO 03/08/2006 FORZA ITALIA ALLEANZA NAZIONALE FORZA ITALIA ALLEANZA NAZIONALE FORZA ITALIA ALLEANZA NAZIONALE FORZA ITALIA FORZA ITALIA FORZA ITALIA ALLEANZA NAZIONALE UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO) FORZA ITALIA ALLEANZA NAZIONALE FORZA ITALIA ALLEANZA NAZIONALE FORZA ITALIA FORZA ITALIA FORZA ITALIA FORZA ITALIA L' ULIVO DEMOCRAZIA CRISTIANA-PARTITO SOCIALISTA ALLEANZA NAZIONALE ALLEANZA NAZIONALE LEGA NORD PADANIA ALLEANZA NAZIONALE
ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 03/08/2006
PARERE GOVERNO IL 03/08/2006
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 03/08/2006
DISCUSSIONE IL 03/08/2006
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 03/08/2006
CONCLUSO IL 03/08/2006
Atto Camera
Ordine del Giorno 9/1475/18
presentato da
ROBERTA PINOTTI
mercoledì 2 agosto 2006 nella seduta n.036
La Camera,
premesso che:
il settore della difesa sta attraversando un delicato periodo storico caratterizzato dalla trasformazione dello strumento militare in professionale e da un suo adeguamento alle nuove esigenze di tutela degli interessi nazionali e di accrescimento della stabilità e sicurezza globale;
la manovra finanziaria del 2006 ha comportato relativamente alla funzione difesa un significativo decremento dei fondi assegnati in bilancio che si sono attestati allo 0,86 per cento del PIL, mantenendo il trend negativo registratosi negli ultimi esercizi finanziari e confermando la quota di spesa destinata alle Forze armate tra le più basse rispetto a quelle dei maggiori partners europei;
il bilancio della difesa per il 2006 ha quindi subìto rispetto al disegno di legge di bilancio un taglio di circa 1.700 milioni di euro che ha comportato una riduzione del 40 per cento dei fondi per consumi intermedi e investimenti fissi lordi cioè di quei fondi, tra l'altro, destinati alla elevazione della formazione e dell'addestramento del personale, alle attività di manutenzione e di supporto logistico di armi, mezzi, navi, aerei ed infrastrutture e al mantenimento delle scorte;
lo sforzo richiesto alla Difesa al fine di conseguire il risanamento economico, non è stato allineato a quello in generale richiesto alle altre Amministrazioni atteso che per effetto dell'ultima manovra finanziaria, su un totale di riduzioni dei consumi intermedi e degli investimenti pari a 2.781 milioni di euro la quota a carico della Difesa (1.700 milioni di euro) ha costituito circa il 63 per cento del totale;
dei 300 milioni di euro che, per effetto della legge 23 febbraio 2006, n. 51, e della legge 24 marzo 2006, n. 127, dovevano essere riassegnati ai consumi intermedi e agli investimenti fissi lordi del Ministero della difesa ne sono stati, al momento, integrati solo i 200 milioni di cui alla legge 23 febbraio 2006, n. 51;
il decreto-legge in esame comporta un'ulteriore decurtazione di 445,9 milioni di euro allo stato di previsione della spesa del Ministero della difesa che solo in parte saranno compensati dai 400 milioni assegnati con il disegno di legge di assestamento 2006;
i tagli operati, che avranno conseguenze nel breve-medio termine sulle capacità operative dello strumento militare, hanno già immediate conseguenze su chi supporta dall'esterno le Forze armate, cioè quelle imprese e società che vedono pregiudicato un rapporto di lavoro che stava, tra l'altro, integrando la realtà militare con tante altre realtà produttive e lavorative del Paese, nel contempo hanno già determinato pesanti tagli occupazionali per centinaia di lavoratori e riduzioni di orario lavorativo nella forza lavoro operante. In tal senso è emblematica la situazione di profonda crisi prodotta sull'indotto degli arsenali della Marina militare e nelle imprese che forniscono servizi di manutenzione alla Aeronautica militare. Trattasi di imprese e società che hanno sviluppato nel corso di un lunghissimo arco temporale stabili rapporti lavorativi con l'Amministrazione e che oggi, alla luce della drastica e repentina diminuzione delle commesse, versano in gravissime difficoltà che ne pregiudicano l'esistenza stessa in quanto, i tagli non hanno consentito l'adozione di efficaci piani di riconversione produttiva;
la verifica dei programmi di ristrutturazione organizzativa, tecnico-logistica, infrastrutturale, di rinnovamento tecnologico e di assunzione di personale tecnico logistico qualificato negli stabilimenti delle Forze armate, appare indifferibile, anche in considerazione degli effetti
positivi che ne deriverebbero sulle economie locali,
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative volte a:
a) procedere, quanto prima, all'integrazione dei fondi di cui alla legge 24 marzo 2006, n. 127;
b) individuare ulteriori nuove risorse da destinare al bilancio della difesa nel presente esercizio finanziario, anche intervenendo con ulteriori integrazioni con il disegno di legge di assestamento 2006, al fine di garantire nel breve-medio periodo la piena funzionalità ed efficienza dello strumento militare e nell'immediato una dotazione di finanziamenti che consenta di assicurare continuità, stabilità ed equilibrio alle imprese e società che supportano dall'esterno le Forze armate;
c) ad impostare la prossima manovra finanziaria, in modo da garantire l'adeguato ripristino degli stanziamenti del Ministero della difesa, - come peraltro richiesto dalla IV Commissione Difesa della Camera dei deputati nel parere reso sul DPEF 2007-2011 - assicurando una inversione di tendenza certa anche attraverso modifiche normative che consentano di attribuire al Ministero della difesa i proventi derivanti dalle dismissioni degli immobili del Ministero stesso.
9/1475/18. (Nuova formulazione) . Pinotti, Deiana, Vico, Duranti, Tomaselli, Andrea Orlando, Crisafulli, Bellanova, Carbonella.
CONCETTUALE:FONDI DI BILANCIO, FORZE ARMATE, PRIVATIZZAZIONISIGLA O DENOMINAZIONE:L 2006 0051, MINISTERO DELLA DIFESA