ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00092

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 34 del 31/07/2006
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: VERDI
Data firma: 31/07/2006


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31/07/2006
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 08/08/2006
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 08/08/2006


Atto Camera

Interpellanza 2-00092

presentata da
TANA DE ZULUETA
lunedì 31 luglio 2006 nella seduta n.034

La sottoscritta chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:

il Ministro per il petrolio iracheno, Hussein al-Shahristani, ha dichiarato (23 maggio) che intende redigere al più presto una nuova legge sugli investimenti esteri nel settore del petrolio che «garantirà alle compagnie internazionali eque condizioni» e che intende procedere al più presto alla stipula di accordi con compagnie estere finalizzati allo sfruttamento di 11 campi petroliferi nel sud del paese;

la International Tax &Investment Center (ITIC), organizzazione lobbystica che ha tra i fini statutari il «consigliare ai governi politiche fiscali e economiche appropriate», ha pubblicato nel novembre 2004 lo studio Petroleum and Iraq's Future: Fiscal Options and Challenges nel quale si sostiene la opportunità di una sostanziale modifica della tradizionale politica dell'Iraq in merito agli investimenti esteri nel settore del petrolio (caratterizzata da investimenti diretti e contratti «di servizio» o di «sviluppo e produzione» con imprese estere) affinché si adottino contratti a lungo termine denominati Production Sharing Agreement (PSA), più vantaggiosi per le stesse compagnie, che «costituirebbe il miglior incentivo per spingere le imprese estere ad investire in Iraq»;

la società ENI spa, di cui lo Stato italiano detiene una quota azionaria del 32 per cento ed una Golden Share, risulta essere tra i membri fondatori dell'ITIC e alla presentazione del documento citato al governo iracheno erano presenti due manager dell'ENI: Roberto D'Amico e Ferdinando Cazzini lasciando presumere che la società Eni spa condivida questa impostazione;

è stato stimato che il maggior costo per l'Iraq dei Production Sharing Agreement, rispetto a quelli consentiti dalla tradizionale irachena politica di Service contracts o Production and development contrats, per i soli giacimenti che il governo iracheno ha annunciato di voler attivare, poterebbe ammontare da 74 a 194 miliardi di dollari;

è stato inoltre stimato che tali contratti garantirebbero alle società estere anormali tassi di ritorno dell'investimento tra il 42 per cento e il 162 per cento;

è stato stimato inoltre che nel caso di ipotetica stipula di un Production Sharing Agreement da parte dell'ENI per il giacimento petrolifero di Nassiria il maggior guadagno per la società italiana potrebbe ammontare sino a sei miliardi di dollari;

contro l'ipotesi di accordate contratti a lungo termine con la formula dei Production Sharing Agreement si sono pronunciati, con chiarezza, i sindacati dei lavoratori del petrolio iracheni, che vedono in ciò una cessione immotivata delle ricchezze nazionali;

tale eventualità si risolverebbe in una analoga minore entrata per l'erario iracheno proprio in un momento in cui l'Iraq ha bisogno di una grande quantità di fondi per provvedere alla ricostruzione del paese distrutto da una guerra definita illegale dal segretario generale dell'Onu;
l'Iraq ha bisogno di investimenti esteri per riavviare a pieno regime la produzione di petrolio, principale risorsa per finanziare la ricostruzione del paese;

l'Italia deve fare la propria parte mettendo a disposizione investimenti e know how finalizzato a favorire la ripresa della produzione petrolifera irachena e, per questa via, la ricostruzione del paese senza approfittare di un eventuale posizione negoziale debole del governo attuale iracheno imputabile alla situazione del paese;

una politica equa in materia di investimenti italiani nel settore del petrolio contribuirebbe alla ricostruzione del paese in misura notevolmente superiore a qualsiasi intervento di aiuti economici -:

se il Governo non intenda, in qualità di azionista di ENI spa e detentore della Golden share operare affinché la società prenda le distanze dalle posizioni espresse dalla ITIC, e sostenute da altre società petrolifere, in merito all'opportunità di una modifica, a favore delle società estere, della politica tradizionale irachena in materia di investimenti esteri nel settore del petrolio e se non intenda dichiararsi disponibile a negoziare con il governo iracheno i propri investimenti in Iraq sulla base della normativa vigente prima della guerra.

(2-00092)«De Zulueta».

Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
CONTRATTI, PETROLIO, RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI, STATI ESTERI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ENTE NAZIONALE IDROCARBURI ( ENI ), IRAQ