ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00012

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 14
Seduta di annuncio: 70 del 28/11/2001
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: FORZA ITALIA
Data firma: 28/11/2001
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO 11/28/2001
ALLEANZA NAZIONALE 11/28/2001
MARGHERITA, DL-L'ULIVO 11/28/2001
MISTO-VERDI-L'ULIVO 11/28/2001
CCD-CDU BIANCOFIORE 11/28/2001
LEGA NORD PADANIA 11/28/2001
MISTO-COMUNISTI ITALIANI 11/28/2001
MISTO-SOCIALISTI DEMOCRATICI ITALIANI 11/28/2001
MISTO-VERDI-L'ULIVO 11/28/2001
MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 11/28/2001
MISTO-NUOVO PSI 11/28/2001
ALLEANZA NAZIONALE 11/28/2001
LEGA NORD PADANIA 11/28/2001


Stato iter:
28/11/2001
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 28/11/2001
Resoconto ALLEANZA NAZIONALE
 
PARERE GOVERNO 28/11/2001
Resoconto SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 28/11/2001
Resoconto DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO
Resoconto LEGA NORD PADANIA
Resoconto MARGHERITA, DL-L'ULIVO
Resoconto ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto MISTO-SOCIALISTI DEMOCRATICI ITALIANI
Resoconto FORZA ITALIA
Resoconto MISTO-VERDI-L'ULIVO
Resoconto RIFONDAZIONE COMUNISTA
Resoconto CCD-CDU BIANCOFIORE
Fasi iter:

DISCUSSIONE GENERALE IL 28/11/2001

ACCOLTO IL 28/11/2001

PARERE GOVERNO IL 28/11/2001

DISCUSSIONE CON DICHIARAZIONE DI VOTO IL 28/11/2001

APPROVATO IL 28/11/2001

CONCLUSO IL 28/11/2001

Risoluzione in Assemblea
Atto Camera

Risoluzione in Assemblea

6-00012
presentata da ELIO VITO mercoledì 28 novembre 2001 nella seduta n.070


La Camera,
esaminata la relazione all'Assemblea delle Commissioni riunite III (Affari esteri e comunitari) e XIV (Politiche dell'Unione europea) (doc. XVI, n. 1);
tenuto conto delle risultanze istruttorie e conoscitive acquisite nel corso del primo ciclo di audizioni svolte nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul futuro dell'Unione europea, condotta congiuntamente dalle Commissioni riunite III e XIV della Camera e dalla 3a Commissione e dalla Giunta per gli affari delle Comunità europee del Senato;
premesso che:
la Dichiarazione sul futuro dell'Unione europea allegata al trattato di Nizza ha aperto un nuovo processo di riforma dì grande rilievo (che dovrebbe sfociare nella elaborazione di una Costituzione europea) ed ha promosso un vasto dibattito con la società civile nell'ambito del quale la Camera dei deputati è già ampiamente impegnata e intende ulteriormente impegnarsi;
il primo passaggio di questo processo di riforma sarà costituito dalla definizione a Laeken del metodo e dei temi oggetto delle future riforme;
appare ormai acquisito l'orientamento favorevole alla scelta di istituire una Convenzione, sul modello di quella che ha redatto la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, alla quale affidare il compito di elaborare le future riforme;
resta in particolare da definire quale debba essere il rapporto tra la Convenzione e la futura CIG, sia per quanto riguarda i poteri della Convenzione sia per quanto attiene ai tempi che separeranno la conclusione dei lavori della prima dall'inizio di quelli della seconda;
in particolare non potrà intercorrere un lasso di tempo troppo lungo tra la fine dei lavori della Convenzione e l'inizio della CIG e, al tempo stesso, occorrerà consentire che sulle proposte della Convenzione si sviluppino dibattiti a livello nazionale ed europeo nell'ambito dei quali assicurare in primo luogo l'espressione dei Parlamenti nazionali sul lavoro svolto dalla Convenzione;
il processo di riforma assume un particolare significato soprattutto in vista dell'allargamento dell'Unione;
il Consiglio Affari generali dell'8 e 9 ottobre ha concordato che i paesi candidati siano associati ai lavori della Convenzione con una rappresentanza analoga a quella degli Stati membri dell'Unione europea (1 rappresentante di ciascun governo e 2 di ciascun Parlamento nazionale) e il Consiglio europeo informale di Gand ha concordato che i rappresentanti dei paesi candidati abbiano un ruolo consultivo e non deliberativo;
la Dichiarazione sul futuro dell'Unione europea allegata al Trattato di Nizza menziona espressamente quattro temi che dovranno essere oggetto del futuro processo di riforma:
1) una più precisa delimitazione delle competenze tra Unione europea e Stati membri, che rispecchi il principio di sussidiarietà (e che, in tal senso, tenga conto delle competenze delle articolazioni territoriali e sociali presenti negli Stati membri);
2) lo status della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea;
3) la semplificazione dei trattati al fine di renderli più chiari e meglio comprensibili senza modificarne la sostanza;
4) il ruolo dei Parlamenti nazionali nell'architettura europea;
i quattro temi espressamente richiamati nella Dichiarazione allegata al Trattato di Nizza non esauriscono le questioni da esaminare;
in particolare l'adeguamento istituzionale dell'Unione appare, soprattutto a seguito dei recenti avvenimenti internazionali, un'esigenza sempre più avvertita;
a tal fine occorre lavorare per dotare l'Unione degli strumenti idonei ad esprimere una volontà politicamente unitaria soprattutto nel contesto delle relazioni esterne;

impegna il Governo;

ad assumere nel Consiglio europeo di Laeken ogni opportuna iniziativa al fine di:
ottenere che il metodo di elaborazione delle riforme sia fondato su un rafforzato ruolo dei Parlamenti nazionali ed europeo, anche relativamente alla disciplina della procedura di revisione dei trattati dì cui all'articolo 48 del Trattato sull'Unione europea;
sollecitare, nel quadro istituzionale risultante dalle riforme, l'attivazione, da parte dei Parlamenti nazionali e del Parlamento europeo, di efficienti meccanismi dì coordinamento dei lavori delle Commissioni dei Parlamenti nazionali con quelli delle corrispondenti Commissioni del Parlamento europeo sugli argomenti di competenza, anche nel quadro dell'azione della COSAC;
assicurare l'istituzione di una Convenzione cui sia affidato un mandato che le consenta di elaborare, in un quadro organico e unitario, un progetto coerente da sottoporre alla CIG, con possibili soluzioni alternative limitatamente a singoli punti;
assicurare che la successiva CIG assuma le proposte della Convenzione come testi base per le modifiche dei trattati istitutivi;
anticipare la convocazione della CIG al secondo semestre del 2003, al fine di evitare il rischio di ingorghi istituzionali nel 2004 che potrebbero ostacolarne l'attività e concludere i lavori della stessa CIG entro i primi mesi del 2004;
inserire nell'agenda del processo di riforma, in aggiunta ai temi richiamati nella Dichiarazione di Nizza, anche temi cruciali quali:
la creazione di un governo dell'economia come necessario completamento dell'unione economica e monetaria, anche attraverso il coordinamento delle politiche fiscali nazionali;
lo sviluppo della politica estera di sicurezza comune e di difesa comune (PESC-PESD), nella direzione di una progressiva applicazione del metodo comunitario, includendo la lotta al terrorismo nelle «missioni di Petersberg» e semplificando i compiti in materia tra Consiglio e Commissione, in modo da rendere l'Unione capace di reazioni tempestive e politicamente unitarie;
la garanzia della sicurezza interna e esterna dei cittadini, e dei beni, da rafforzare anche attuando una politica comune in materia di cooperazione giudiziaria e di polizia;
la riforma del sistema di finanziamento dell'Unione europea;
la semplificazione del sistema delle fonti normative europee ed il rafforzamento della Corte di giustizia delle Comunità europee;
il ricorso alle cooperazioni rafforzate intese come strumento di governo europeo in un quadro di solidariétà e collaborazione;
assicurare che il mandato della Convenzione sia comunque aperto, per consentire alla Convenzione medesima di occuparsi di temi ulteriori;
adoperarsi affinché venga riconosciuto, in un'ottica federalista, un ruolo delle regioni nei processi dì formazione delle decisioni comunitarie;
assicurare che l'attività della Convenzione sia accompagnata dal controllo dei Parlamenti sull'operato dei rispettivi rappresentanti in seno ad essa, preludio dì una valutazione d'insieme preliminare rispetto alle decisioni intergovernative, e trovi adeguate forme di collegamento con la società civile, anche attraverso consultazioni di tipo referendario, garantendo un coinvolgimento dell'opinione pubblica sia con i tradizionali strumenti dì comunicazione sia con la creazione di forum di discussione su Internet;
perseguire il risultato finale di una «costituzionalizzazione» dei trattati, continuando così ad esercitare, nella dimensione costituzionale europea, il ruolo di Paese «federatore» storicamente svolto dall'Italia, nell'obiettivo di pervenire alla costituzione di una federazione di Stati nazionali.
(6-00012) «Elio Vito, Violante, La Russa, Castagnetti, Boato, Volontè, Cè, Rizzo, Intini, Pecoraro Scanio, Brugger, Craxi, Selva, Stucchi».

Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
INTEGRAZIONE ECONOMICA EUROPEA, PARLAMENTO EUROPEO, RIFORME, TRATTATI ED ACCORDI INTERNAZIONALI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE EUROPEA, COMUNITA' EUROPEE, CORTE DI GIUSTIZIA, UNIONE EUROPEA

Altri termini di classificazione:
CONSIGLIO EUROPEO