ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00007

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 14
Seduta di annuncio: 41 del 09/10/2001
Abbinamenti
Atto 6/00004 abbinato in data 09/10/2001
Atto 6/00005 abbinato in data 09/10/2001
Atto 6/00006 abbinato in data 09/10/2001
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: MISTO-COMUNISTI ITALIANI
Data firma: 09/10/2001
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MISTO-VERDI-L'ULIVO 10/09/2001
MISTO-COMUNISTI ITALIANI 10/09/2001
MISTO-VERDI-L'ULIVO 10/09/2001
MISTO-VERDI-L'ULIVO 10/09/2001
MISTO-VERDI-L'ULIVO 10/09/2001
MISTO-COMUNISTI ITALIANI 10/09/2001
MISTO-COMUNISTI ITALIANI 10/09/2001
MISTO-COMUNISTI ITALIANI 10/09/2001
MISTO-VERDI-L'ULIVO 10/09/2001
MISTO-COMUNISTI ITALIANI 10/09/2001
MISTO-COMUNISTI ITALIANI 10/09/2001
MISTO-COMUNISTI ITALIANI 10/09/2001
MISTO-VERDI-L'ULIVO 10/09/2001


Stato iter:
09/10/2001
Partecipanti allo svolgimento/discussione
COMUNICAZIONE GOVERNO 09/10/2001
Resoconto MINISTRO - (AFFARI ESTERI)
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 09/10/2001
Resoconto PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
PARERE GOVERNO PER PARTI 09/10/2001
Resoconto MINISTRO - (AFFARI ESTERI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 09/10/2001
Resoconto MISTO-VERDI-L'ULIVO
Resoconto LEGA NORD PADANIA
Resoconto MARGHERITA, DL-L'ULIVO
Resoconto DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/10/2001

DISCUSSIONE GENERALE IL 09/10/2001

PER PARTI NON ACCOLTO IL 09/10/2001

PARERE GOVERNO PER PARTI IL 09/10/2001

DISCUSSIONE CON DICHIARAZIONE DI VOTO IL 09/10/2001

RESPINTO IL 09/10/2001

CONCLUSO IL 09/10/2001

Risoluzione in Assemblea
Atto Camera

Risoluzione in Assemblea

6-00007
presentata da MARCO RIZZO martedì 9 ottobre 2001 nella seduta n.041


La Camera
premesso che:
riafferma con forza l'esecrazione per ogni atto di terrorismo e la solidarietà con il popolo e le istituzioni degli Stati Uniti per gli attacchi dello scorso 11 settembre;
esprime la piena e sincera solidarietà agli Stati Uniti da ribadire con la massima determinazione e con essa l'assoluta priorità di individuare, catturare e punire i terroristi;
gli atti di terrorismo di New York e Washington vanno intesi come crimini contro l'umanità e pertanto ogni azione di forza debba essere conforme alle convenzioni antiterrorismo delle Nazioni Unite ed alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e mirata esclusivamente alla consegna alla giustizia degli autori, corresponsabili ed organizzatori dei crimini in questione;
l'uso della forza ed il ricorso all'autodifesa sono sanciti dal diritto internazionale e dall'articolo 51 della Carta dell'ONU e sono quindi principi irrinunciabili, ma tuttavia sottoposti dalla stessa Carta a talune condizioni e limiti;
il ricorso all'articolo 5 NATO, dapprima annunciato come operazione di solidarietà politica, si sta trasformando in strumento di legittimazione per una azione militare su larga scala che si configura come atto di guerra, con i bombardamenti su varie città afghane, che rischiano di proseguire a tempo indeterminato;
sussiste il rischio di una militarizzazione diffusa e di un conflitto a bassa intensità con durata ed obiettivi indefiniti che potrebbe attraversare tutti i paesi islamici e non, accusati a rotazione di ospitare basi terroristiche, e che potrebbe essere utilizzato per risolvere militarmente conflitti interni quali quello ceceno o quello in Xinjiang;
l'acutizzarsi del conflitto con nuove distruzioni, nuove vittime e nuove violenze anziché sradicare il terrorismo può alimentarlo ulteriormente innescando una spirale di terrore dagli esiti imprevedibili;
condanna ogni manifestazione tesa all'incitamento all'odio antiamericano e/o antiislamico;
il regime dei Talibani non è il governo legittimo dell'Afghanistan, ed è stato già condannato dalla comunità internazionale per le costanti violazioni dei diritti umani, a partire da quelli delle donne;
dalla coraggiosa resistenza e lotta delle donne afghane contro l'integralismo fondamentalista ed autoritario dipende gran parte del futuro democratico di questo come di altri paesi islamici;
è dovere imprescindibile per la comunità internazionale prendere tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza ed il rispetto dei diritti umani fondamentali per la popolazione afghana ed i profughi e l'impegno per la soluzione della gravissima emergenza umanitaria nelle zone ai confini con l'Afghanistan, per la quale esprimiamo grande preoccupazione;
è in atto una mobilitazione delle forze democratiche della società civile per sradicare il terrorismo e costruire la pace contro la guerra, che avrà come momento particolarmente significativo la marcia Perugia-Assisi,

impegna il Governo:

ad adoperarsi con ogni mezzo per una soluzione politica del conflitto in corso che consenta la cattura, la consegna alla giustizia e la punizione dei terroristi, e quindi chiedere la cessazione immediata dei bombardamenti sull'Afghanistan, salvaguardando la popolazione civile, onde evitare l'estendersi del conflitto che è l'obiettivo degli stessi terroristi;
a rilanciare l'iniziativa diplomatica euromediterranea, accelerando il processo di partenariato euro-Mediterraneo e di allargamento dell'unione;
ad adoperarsi affinché venga permessa una presenza sul territorio della Croce Rossa internazionale e vengano sostenute le attività e le iniziative delle varie ONG umanitarie internazionali presenti al momento in Afghanistan;
a sostenere un maggior coinvolgimento della UE in sede decisionale strategica, il raggiungimento di un effettivo sistema di difesa e sicurezza comune dell'Europa, ed una riforma delle Nazioni Unite che consenta un reale coinvolgimento di tutti i paesi sulla base dei mutati equilibri mondiali e riconosca il diritto alla pace ed alla giustizia per tutti i popoli del mondo;
ad intraprendere una iniziativa a livello comunitario al fine di migliorare la cooperazione tra forze di polizia e di «intelligence» dei paesi membri, a condizione che vengano contemporaneamente rafforzati strumenti di controllo democratico e vengano tutelate le libertà ed i diritti civili;
a continuare la via del dialogo e della trattativa per giungere ad una soluzione del conflitto nell'area medio-orientale che veda finalmente la nascita di uno Stato palestinese e garantisca la sicurezza dello Stato d'Israele, e la rimozione dell'embargo all'Iraq;
a lanciare una iniziativa diplomatica su scala internazionale affinché si giunga alla ratifica immediata della convenzione istitutiva del tribunale penale internazionale e ad un allargamento del suo mandato affinché vengano inclusi atti di terrorismo, a nuove misure per il disarmo nucleare e la riduzione, controllo e prevenzione dei traffici di sostanze nucleari e tossiche e del commercio di armi e di stupefacenti, a misure stringenti ed effettive di controllo e trasparenza sui mercati finanziari internazionali, in particolare sulle speculazioni finanziarie ed i paradisi fiscali;
a riaffermare l'impegno per il dialogo interculturale ed interreligioso, dando seguito alla decisione del Parlamento europeo di istituire nei prossimi mesi un forum permanente con il mondo islamico ed a rilanciare la cooperazione allo sviluppo con i paesi impoveriti, a partire dalla prossima conferenza ONU su finanza e sviluppo nel marzo 2002.
(6-00007) «Rizzo, Pecoraro Scanio, Bellillo, Bulgarelli, Cento, Cima, Cossutta Armando, Cossutta Maura, Diliberto, Lion, Nesi, Pistone, Sgobio, Zanella».

Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
ATTENTATI, CESSAZIONE DELLA GUERRA, CONFESSIONI RELIGIOSE, COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, DIRITTI CIVILI E POLITICI, GUERRA, REATI DI TERRORISMO E DI EVERSIONE, RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI, TRATTATI ED ACCORDI INTERNAZIONALI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ISLAMISMO, ISRAELE, ORGANIZZAZIONE DEL TRATTATO DELL' ATLANTICO DEL NORD ( NATO ), ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE ( ONU ), PALESTINA, TRIBUNALE PENALE INTERNAZIONALE, UNIONE EUROPEA, USA

Altri termini di classificazione:
EMBARGO