ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02549

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 14
Seduta di annuncio: 120 del 21/03/2002
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: FORZA ITALIA
Data firma: 21/03/2002
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORZA ITALIA 03/21/2002
FORZA ITALIA 03/21/2002
FORZA ITALIA 03/21/2002
FORZA ITALIA 03/21/2002
FORZA ITALIA 03/21/2002
FORZA ITALIA 03/21/2002
FORZA ITALIA 03/21/2002
FORZA ITALIA 03/21/2002


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 21/03/2002
Stato iter:
19/11/2002
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/11/2002
MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 19/11/2002

CONCLUSO IL 19/11/2002

Interrogazione a risposta scritta
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta

4-02549
presentata da MARIO PEPE giovedì 21 marzo 2002 nella seduta n.120


MARIO PEPE, BONDI, SPINA DIANA, PERROTTA, SANTORI, PALMA, CAMPA, LORUSSO e ALFREDO VITO. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:

da circa tre anni le politiche della UE, ulteriormente confermate dalle priorità fissate dal semestre di Presidenza spagnola, sono fortemente impegnate a promuovere la società della conoscenza sviluppando le metodologie di e-learning nella formazione e nell'educazione continua di livello superiore, anche a fine di analizzare la competitività del sistema economico a livello internazionale;

perseguendo tale scopo i principali paesi UE hanno provveduto da tempo ad istituire numerose Università aperte a distanza (Open University), che, avvalendosi della telematica e della multimedialità, consentono di recuperare il gap oggi ancora esistente rispetto ad altri competitori internazionali;

da questo scenario l'Italia risulta oggi totalmente assente anche in conseguenza del ritardo normativo che, rinviando l'istituzione di nuove università al decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 1998 n. 25 (che prevede solo fattispecie di Università tradizionali di tipo territoriale), di fatto preclude ogni possibilità di dare vita a moderni atenei di tipo telematico;

quali iniziative intenda assumere il Ministro per favorire l'istituzione di università aperte a distanza così da garantire l'armonizzazione delle politiche nazionali con le politiche comunitarie nel settore della formazione superiore e della educazione continua. (4-02549)

Risposta scritta
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata
martedì 19 novembre 2002
nell'allegato B della seduta n. 225
all'Interrogazione 4-02549 presentata da MARIO PEPE

Risposta. - Con l'atto di sindacato ispettivo al quale si risponde, sono state sollevate le problematiche connesse all'istituzione, in Italia, di università cosiddette a distanza, (basate, cioè, esclusivamente su metodologie di «e-learning», con l'erogazione di corsi formativi attraverso supporti telematici e multimediali), sottolineando, altresì che, a fronte degli impegni sanciti in sede europea nonché delle proposte già presentate ufficialmente al ministero non sono state previste nuove istituzioni di atenei nel periodo 2001-2003.
Al riguardo, si deve far presente che il piano triennale di sviluppo delle università per il triennio 2001-2003 era già stato approvato al momento dell'insediamento del nuovo Governo. Non è infatti possibile prevedere l'istituzione di Atenei nuovi se non in fase di progettazione del nuovo piano triennale 2004-2006, al quale si inizierà a lavorare già dal 2003.
L'istituzione di nuovi atenei, sia statali che non statali legalmente riconosciuti, può essere prevista soltanto nell'ambito del decreto ministeriale con il quale è definita la programmazione triennale del sistema universitario, da adottare nel rispetto delle procedure definite dal decreto del Presidente della Repubblica n. 25 del 27 gennaio 1998. Eventuali nuove proposte dirette all'istituzione di università «a distanza» potranno comunque essere presentate dai competenti comitati regionali di coordinamento successivamente alla definizione degli obiettivi relativi alla programmazione universitaria per il triennio 2004-2006.
Il precitato decreto del Presidente della Repubblica n 25 del 27 gennaio 1998, non preclude, infatti, contrariamente a quanto asserito dagli onorevoli interroganti, la possibilità di istituire nuove università basate sulla teledidattica.
Per quanto attiene la situazione attuale, si segnala che le università, accanto a corsi con metodologie tradizionali svolgono corsi (circa 90) in forma teledidattica sia direttamente sia (nella maggior parte dei casi) mediante i consorzi interuniversitari appositamente costituiti per l'insegnamento a distanza.
Si evidenzia, inoltre, che ulteriori specifiche iniziative nel campo dell'insegnamento a distanza sono state già assunte da questo ministero. Infatti in data 11 aprile 2001 è stato stipulato tra i ministero dell'istruzione, l'università e la ricerca ed il ministero della salute un protocollo d'intesa per lo sviluppo di un progetto pilota di «Teledidattica applicata alla medicina».
Il progetto in parola costituisce un importante strumento di adeguamento della didattica nella facoltà di medicina e chirurgia, sia in funzione del potenziamento dell'offerta formativa nell'ambito dei profili professionali di area sanitaria, sia della sperimentazione della didattica stessa attraverso l'utilizzo delle innovazioni tecnologiche dell'insegnamento a distanza, come previsto dal decreto ministeriale 29 dicembre 2000 sulla programmazione del sistema universitario per il periodo 2001-2003.
A tale iniziativa hanno aderito i presidi delle facoltà di medicina e chirurgia di numerosi atenei (Ancona, Catania, Catanzaro, Bari, Ferrara, Genova, Milano, II Università di Napoli, Piemonte Orientale, Novara, Pisa, Roma «La Sapienza» e «Cattolica del Sacro Cuore»), che hanno proposto l'istituzione di un
Master di II livello.
Alla luce di quanto sopra si deve far rilevare l'impegno e la disponibilità di questa amministrazione a promuovere gli strumenti di adeguamento della didattica universitaria alle innovazioni tecnologiche e a garantire l'armonizzazione delle politiche nazionali con quelle comunitarie nel settore della formazione superiore e della
web-economy.
Si ricorda che la medesima risposta è stata fornita in aula all'interpellanza parlamentare n. 2-00354 degli onorevoli Luca Volontè e Umberto Ranieri in data 5 giugno 2002 dall'onorevole Sottosegretario di Stato Aprea.

Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca: Letizia Moratti.

Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
TELEMATICA, UNIVERSITA'
SIGLA O DENOMINAZIONE:

UNIONE EUROPEA