GAZZARA, STAGNO D'ALCONTRES, D'ALIA, NARO, GERMANÀ e CRIMI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:

la rete ferroviaria del meridione d'Italia e della Sicilia in particolare è certamente inadeguata alle esigenze di una società moderna e civile;

l'arretratezza delle strutture, la mancanza di reali programmi di sviluppo e, quasi, l'abbandono si percepiscono in modo evidente;

a volte sembra addirittura che le richieste di intervento, seppure legittime, vengano ascoltate con sufficienza e esitate, pochissime volte, come «concessioni»;

si parla ancora di completamento del raddoppio delle linee ferroviarie (altrove forse siamo giunti alla «quadruplicazione») almeno nelle tratte che collegano le più grandi città e non si riesce a tramutare le parole in fatti;

ancora oggi Palermo, Catania e Messina non sono collegate con il doppio binario e la linea ferrata corre per lunghi tratti tra la spiaggia ed i centri rivieraschi condizionando molto lo sviluppo turistico e commerciale di quelli e la stessa qualità della vita dei cittadini;

i precedenti Governi di centro-sinistra a fronte di vuote promesse si sono di fatto disimpegnati rispetto al programma enunziato;

il nuovo Governo ha dichiarato più volte che lo sviluppo del sud è imprescindibile per lo sviluppo dell'intero Paese e che gran parte del percorso muove dalle infrastrutture;

quali determinazioni intendano adottare in merito alla questione e, in particolare, se rientri tra le opere da realizzare con priorità il completamento del raddoppio binario ferroviario Messina-Palermo e Messina-Catania, con il connesso spostamento della linea ferrata a monte dei centri abitati in modo da consentire agli stessi l'affaccio diretto a mare con conseguente notevole beneficio per lo sviluppo turistico, economico e commerciale, peraltro secondo programmi già concordati con le amministrazioni locali interessate.(4-00716)