MARAN, ILLY e DAMIANI. - Al Ministro per le politiche comunitarie, al Ministro degli affari esteri, al Ministro delle politiche agricole e forestali. - Per sapere - premesso che:

la lunga tradizione di coltivazione del vitigno denominato «Tocai friulano» costituisce da sola il 20 per cento della produzione totale vinicola del Friuli-Venezia Giulia;

il «Tocai friulano», già riconosciuto nei registri dell'Unione europea, è per caratteristiche varietali e organolettiche molto diverso dal Tokaj ungherese, da cui si differenzia anche per la grafia del nome oltre che dalla qualifica che ne indica la tipicità territoriale;

la Regione Friuli-Venezia Giulia ha presentato istanza per ottenere la possibilità di continuare ad utilizzare il nome «Tocai friulano» anche dopo il 2007, superando l'accordo bilaterale Cee-Ungheria che concede l'utilizzo del nome Tocai, a partire dal 2007, unicamente ai prodotti vinicoli ungheresi -:

se non ritengano che la denominazione debba essere tutelata e salvaguardata nel nome e nella qualità di produzione a livello internazionale;

quali iniziative e quali provvedimenti intendano promuovere, anche in relazione al prossimo ampliamento dell'Unione europea, affinché il Tocai friulano venga riconosciuto universalmente come vitigno autoctono del Friuli, con le caratteristiche di qualità che da sempre lo hanno contraddistinto e reso famoso anche oltre i confini nazionali. (4-00552)