ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00264

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 14
Seduta di annuncio: 15 del 12/07/2001
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: MARGHERITA, DL-L'ULIVO
Data firma: 12/07/2001


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI delegato in data 12/07/2001
Stato iter:
11/02/2002
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/02/2002
Resoconto MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/02/2002

CONCLUSO IL 11/02/2002

Interrogazione a risposta scritta
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta

4-00264
presentata da ERMETE REALACCI giovedì 12 luglio 2001 nella seduta n.015


REALACCI. - Al Ministro delle politiche agricole e forestali. - Per sapere - premesso che:

l'Italia è il Paese europeo leader nella produzione di alimenti biologici;

secondo Biobank, nel nostro paese operano circa 50.000 biofattorie (rispetto alle 105.000 europee) e si coltiva biologicamente il 6 per cento della superfice agricola rispetto al 3 per cento della media europea. In più, circa il 30 per cento dei prodotti biologici in Europa provengono dall'Italia;

sul piano dei consumi, anche se non leader, l'Italia ha registrato in questi ultimi anni un forte sviluppo e tutti gli operatori prevedono una ulteriore crescita. Nel 2000 il giro d'affari del biologico ha toccato i 2000 miliardi e, nel giro di un anno, ha registrato un incremento del 20 per cento;

l'allarme di questi ultimi tempi sulla qualità dell'alimentazione rappresenta sicuramente uno dei fattori di spinta di questo mercato, ma non certamente l'unico. Infatti, l'agricoltura biologica si basa sul pieno rispetto dell'ecosistema più ancora che sulla sua ipotetica «superiorità» salutistica, e può rappresentare - se opportunamente sostenuta e controllata lungo tutta la filiera, dalla materia prima al prodotto finale - una alternativa competitiva in termini anche di scelta di civiltà rispetto all'agricoltura convenzionale;

è dunque opportuno e necessario che le istituzioni (unione europea, Governo, enti locali e altri organismi pubblici preposti alla regolamentazione della produzione e dei consumi alimentari) intervengano oggi per governare efficacemente lo sviluppo del settore biologico prima che la inevitabile confusione, derivante da una crescita troppo rapida del mercato e dalle reazioni - non sempre trasparenti - dell'industria alimentare e farmaceutica internazionale, possano produrre episodi di vera e propria speculazione sul bio (contraffazioni, contaminazioni e truffe) tali da indurre un sentimento di sfiducia nei consumatori, supportato e alimentato inoltre da campagne di stampa allarmanti, negative e talvolta mistificatorie;

i segnali di queste campagne sono già avvertibili, così come siamo informati di sempre più frequenti controlli (ma casuali, senza che sia avvertibile una linea di indagine precisa) su cibi biologici da parte dei Nuclei Antisofisticazione in tutto il Paese -:

quali politiche intenda realizzare per evitare che il Paese perda la sua leadership europea in materia e che i consumatori italiani possano scegliere il proprio modello di consumo alimentare con sicurezza e tranquillità, nel pieno rispetto dell'ambiente.(4-00264)

Risposta scritta
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata

lunedì 11 febbraio 2002
nell'allegato B della seduta n. 095
all'Interrogazione 4-00264 presentata da REALACCI


Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame si premette che a livello nazionale la materia dell'agricoltura biologica è disciplinata dal decreto legislativo n. 220 del 17 marzo 1995 che, oltre a definire i livelli di competenze è responsabilità tra le Amministrazioni Pubbliche interessate (ministero e Regioni), opera scelte importanti in materia di controllo, di modalità di accesso e di produzioni, in applicazione del Reg. (CEE) n. 2092/91.
In particolare, grande attenzione viene riservata al sistema dei controlli, prevedendo in modo dettagliato le modalità, i requisiti, gli obblighi e le misure da rispettare da parte di tutti gli operatori; controlli che non sono limitati alla fase di commercializzazione ma sono estesi a tutta la filiera produttiva.
L'amministrazione ha operato una seria programmazione di tali interventi attraverso sempre maggiori controlli straordinari rivolti non solo alla fase della produzione ma anche a quella della commercializzazione dei prodotti definiti da agricoltura o zootecnia biologica.
Nell'ambito di tale programmazione s'inserisce uno specifico programma di qualificazione professionale diretto al personale ispettivo dell'Ispettorato centrale repressione frodi e mirato a formare «Ispettori di sistema» capaci di verificare, nel rispetto della normativa UNI EN 45001, l'intero processo produttivo utilizzato.
Tutto ciò in un'ottica di maggiore sicurezza per i consumatori.
Il Ministro delle politiche agricole e forestali: Giovanni Alemanno.

Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
INDUSTRIA ALIMENTARE, MARCHI DI QUALITA' GARANZIA E IDENTIFICAZIONE, PRODOTTI ALIMENTARI, TRUFFA
SIGLA O DENOMINAZIONE:

NUCLEI ANTISOFISTICAZIONE (NAS)