ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 13
Seduta di annuncio: 17 del 26/06/1996
Abbinamenti
Atto 8/00001 abbinato in data 11/07/1996
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 26/06/1996
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALLEANZA NAZIONALE 06/26/1996
ALLEANZA NAZIONALE 06/26/1996
CCD-CDU 06/26/1996


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE(DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Stato iter:
11/07/1996
Partecipanti allo svolgimento/discussione
SVOLGIMENTO 09/07/1996
ALLEANZA NAZIONALE
 
INTERVENTO 10/07/1996
FORZA ITALIA
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI
SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO
POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA
ALLEANZA NAZIONALE
CCD-CDU
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 10/07/1996
SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (MINISTERO DELLA DIFESA)
 
INTERVENTO 10/07/1996
ALLEANZA NAZIONALE
Fasi iter:

PRESENTATO IL 26/06/1996

DISCUSSIONE IL 09/07/1996

RINVIATO IL 09/07/1996

DISCUSSIONE IL 10/07/1996

RINVIATO IL 10/07/1996

DISCUSSIONE IL 11/07/1996

ABBINAMENTO (ATTO CAPOSTIPITE) IL 11/07/1996

ASSORBITA IL 11/07/1996

ITER CONCLUSO IL 11/07/1996

La IV Commissione,
premesso che:
la questione degli alloggi della difesa si trascina ormai
da anni senza che si sia giunti ad una equa soluzione né per gli
utenti né tantomeno per la valorizzazione del patrimonio
demaniale della difesa;
la questione, oltre ad essere stata affrontata in
Parlamento con varie proposte di legge mai portate a termine, è
stata successivamente inserita nelle leggi finanziarie per gli
anni 1994 e 1995 (legge 24 dicembre 1993, n. 537, e legge 28
dicembre 1994, n. 724);
le norme della legge finanziaria per il 1994 - in
particolare - dovevano rappresentare un primo passo verso la
soluzione del problema casa e andare incontro sia alle
aspettative degli utenti sia a quelle della difesa;
nello spirito del legislatore si sarebbe dovuto: a)
allontanare il pericolo degli sfratti, passando gli stessi
alloggi, con l'applicazione dell'equo canone, dal regime di
concessione a quello di locazione; b) introdurre la possibilità
del riscatto in maniera ampia (come la legge 24 dicembre 1993, n.
560, approvata contestualmente alla legge finanziaria per il 1994
prevede per gli utenti degli altri dicasteri: Iacp, Inps, Inail,
Inpdap, Poste, Ferrovie, Monopoli ed anche Polizia di Stato,
Carabinieri, Guardia di finanza, Guardie forestali, Polizia
penitenziaria); c) assicurare più utili alle casse dello Stato
(peraltro senza pregiudicare le necessità della difesa, alla
quale resterebbero gli alloggi di servizio strettamente connessi
all'incarico (ASI), al fine di soddisfare le esigenze di comando
e di rappresentanza; d) incentivare l'edilizia pubblica; con
l'introito delle vendite si possono infatti costruire altri
alloggi, in relazione alla ridislocazione delle forze armate sul
territorio nazionale e, di conseguenza, creare nuovi posti di
lavoro ed attività per molte imprese edilizie in crisi; e)
trasformare questi beni, oggi improduttivi, in risorse,
prevedendo cioè la vendita acquistando altri immobili. Pertanto,
il principio è quello di far ruotare gli appartamenti ponendoli
in vendita, anziché far ruotare il personale sfrattandolo
periodicamente; f) ringiovanire e ridislocare, secondo necessità,
gli immobili della difesa;
i vari decreti ministeriali, peraltro emanati con
ritardo, non hanno sortito effetti positivi. In particolare,
quello concernente l'applicazione del nuovo canone (occupazione
di alloggio senza titolo) ha reintrodotto il pericolo dello
sfratto e rappresenta una aperta e palese violazione della
volontà del legislatore sul vero significato delle nuove norme
(articolo 9, legge n. 537 del 1993 e legge n. 560 del 1993), che
invece sono finalizzate a modificare e innovare la politica
gestionale del patrimonio dello Stato, legalizzando la posizione
dell'utente proprio con l'introduzione dell'equo canone, come
previsto dalla legge sulla locazione degli immobili urbani (legge
n. 392 del 1978);
l'amministrazione della difesa sta procedendo in modo
disorganico, confuso e non rispettoso del dettato legislativo, al
piano di recupero degli alloggi ed alla applicazione dei nuovi
canoni, con pesanti addebiti per le famiglie, in quanto si
chiedono gli arretrati dal 1^ gennaio 1995;
impegna il Governo:
ad intervenire nelle sedi opportune affinché gli strumenti
applicativi della legge siano ricondotti al loro vero significato
sociale e, soprattutto, affinché una nuova normativa ponga la
parola fine alla quotidiana precarietà cui sono soggette migliaia
di famiglie del personale militare e civile della difesa;
a sospendere altresì ogni iniziativa di sfratto dagli
alloggi Asi e Ast, in attesa che si proceda ad una revisione
della materia attraverso la predisposizione di una legge organica
che "completi" il processo avviato dalle leggi finanziarie sopra
indicate;
a sospendere la richiesta di pagamento delle somme
arretrate sui canoni, in considerazione delle sospensive concesse
in materia dai tribunali amministrativi cui si sono rivolti
centinaia di utenti.
(7-00016)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
ALLOGGI DI SERVIZIO, CANONE DI LOCAZIONE, SFRATTI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

MINISTERO DELLA DIFESA, L 1993 0537, L 1993 0560, L 1994 0724, L 1978 0392