ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00014

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 13
Seduta di annuncio: 16 del 25/06/1996
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: RINNOVAMENTO ITALIANO
Data firma: 25/06/1996
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RINNOVAMENTO ITALIANO 06/25/1996
RINNOVAMENTO ITALIANO 06/25/1996
RINNOVAMENTO ITALIANO 06/25/1996
RINNOVAMENTO ITALIANO 06/25/1996
RINNOVAMENTO ITALIANO 06/25/1996
RINNOVAMENTO ITALIANO 06/25/1996
RINNOVAMENTO ITALIANO 06/25/1996
RINNOVAMENTO ITALIANO 06/25/1996
RINNOVAMENTO ITALIANO 06/25/1996
RINNOVAMENTO ITALIANO 06/25/1996
RINNOVAMENTO ITALIANO 06/25/1996


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

PRESENTATO IL 25/06/1996

La XII Commissione,
considerato che:
lo Stato, in base ai princìpi indicati nella propria
carta fondamentale (articoli 2, 3, 29, 30, 31, 36, 37, 38, 47,
53) ha la facoltà ed il dovere di sostenere, favorire, difendere
la famiglia in quanto tale, specie le famiglie più bisognose e
numerose, attraverso adeguate scelte di politica sociale;
nella fase di transizione che stiamo vivendo, la famiglia
va acquistando particolare rilevanza, non solo come luogo di
riproduzione, di cura e di mediazione privatistica, ma come
soggetto sociale, come comunità intermedia capace di
interconnettersi con le istituzioni dello Stato e portavoce di
una domanda di autorganizzazione;
il tasso di natalità del nostro paese è il più basso
d'Europa e tra i più bassi del mondo (nascono 1,2 figli per ogni
donna) e per la cura dei bambini sotto i tre anni è considerata
grave rispetto ai paesi dell'Unione europea la carenza degli
asili nido;
la crescita rapida del numero delle madri che lavorano e
delle famiglie monoparentali hanno reso particolarmente grave il
problema della conciliazione tra vita familiare e vita
professionale, poiché a tale trend non è corrisposto un
adeguamento delle strutture di impiego e del mercato del lavoro;
la famiglia deve essere riconosciuta come soggetto
primario sul piano fiscale. Le misure di sostegno economico
dovrebbero essere selettive e mirate a ciò per evitare sprechi
inutili e scongiurare l'aumento di ineguaglianze. Non è infatti
fiscalmente equo tassare allo stesso modo famiglie con carichi
familiari diversi;
in base alla Conversione dei diritti del fanciullo,
firmata a New York il 20 novembre 1989 e ratificata con legge 26
maggio 1971, n. 176, è dovere degli Stati impegnarsi per
"assicurare al fanciullo la protezione e le cure necessarie al
suo benessere";
rilevate le esigenze di porre all'ordine del giorno una
apposita sessione alla discussione delle proposte di legge sulla
famiglia;
rilevata altresì l'opportunità di procedere al più presto
alla Costituzione, ai sensi dell'articolo 22, comma 2 del
regolamento, di una Commissione speciale per la famiglia:
impegna il Governo
ad adottare - per quanto di sua competenza - i
provvedimenti idonei al conseguimento degli obiettivi prioritari
sottoindicati, segnando una svolta rispetto alla prassi
dell'occupazione dei lavori parlamentari con i disegni di legge
di conversione dei decreti-legge e aprendo una fase di
collaborazione con il Parlamento per l'approvazione di organiche
politiche di sostegno alle responsabilità familiari, in
ottemperanza delle dichiarazioni programmatiche espresse dal
Presidente del Consiglio in occasione del dibattito svoltosi alla
Camera il 22 maggio 1996;
adozione del quoziente familiare come parametro per la
redistribuzione del reddito e dei servizi sociali alle famiglie:
così come raccomandato dalla Commissione povertà dal 1985 in poi,
il reddito complessivo familiare dovrà essere rapportato, secondo
una scala di equivalenze, al numero delle persone da mantenere;
disciplina legislativa per la concessione dell'indennità di
maternità alle donne in condizione non professionale (casalinghe,
studentesse, disoccupate) a partire dalle fasce di reddito più
basse;
disciplina legislativa dei congedi parentali, estesi a
tutte le lavoratrici, autonome e dipendenti, nonché promozione di
politiche tese a modulare i tempi, gli orari ed i percorsi di
lavoro al fine di consentire il necessario equilibrio tra lavoro
di mercato e lavoro di cura;
completamento della rete consultoriale ed incentivazione al
ricorso al consultorio per una efficace azione di prevenzione
all'aborto, in conformità alla risoluzione votata all'unanimità
dalla Commissione affari sociali della Camera il 19 ottobre 1994
con riferimento agli obiettivi tutti indicati nella risoluzione
stessa a sostegno delle maternità e delle famiglie;
misure per agevolare l'accesso alla casa da parte delle
giovani coppie, dei nuclei familiari monoparentali con figli in
età minore, e comunque in condizioni di bisogno, e per il
ricongiungimento familiare dei lavoratori extracomunitari;
previsione della facoltà per gli enti locali, nel quadro
dell'avvio del federalismo fiscale, di superare - ai fini della
determinazione della quota a carico degli utenti - la
classificazione degli asili nido come servizi a domanda
individuale, attribuendo inoltre alle regioni ed agli enti locali
le competenze, anche in ordine al reperimento delle risorse, per
una maggiore diffusione sul territorio dei servizi sociali
destinati ai minori ed agli anziani, con particolare riferimento
all'assistenza domiciliare per anziani e portatori di handicap;
emanazione di una direttiva del Governo alle regioni per
l'attuazione dell'articolo 80 della Legge n. 184 del 1993 in
materia di affidamento familiare e realizzazione delle misure
necessarie per la completa attuazione delle norme sull'adozione,
con particolare riferimento alle disposizioni concernenti
l'adozione internazionale.
(7-00014)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
ADOZIONE, ASILI NIDO, ASSISTENZA ALL'INFANZIA, FAMIGLIA, INDENNITA' DI MATERNITA'
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

CONVENZIONE INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DEL FANCIULLO, L 1993 0184