ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05364

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 13
Seduta di annuncio: 438 del 17/11/1998
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: MISTO
Data firma: 17/11/1998


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL TESORO DEL BILANCIO E DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

PRESENTATO IL 17/11/1998

Ai Ministri del tesoro, del bilancio e della programmazione
economica e del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere -
premesso che:
il gruppo banca popolare di Lodi ha acquistato in Sicilia
sette istituti di credito: Banca del sud, Banco di credito
siciliano, Banca popolare di Belpasso, Banca popolare di Bronte,
Banca di credito e servizi di Vittoria, Banca commerciale di
Mazara, Banca popolare di Carini;
nel maggio 1997 la Banca del sud viene ceduta dal gruppo di
Banco di Sicilia al gruppo Banca popolare di Lodi;
durante la procedura di incorporazione l'azienda disdetta
unilateralmente il contratto integrativo aziendale, la previdenza
integrativa, la Cassa assistenza del personale e di tutti i
trattamenti derivanti da accordi aziendali;
il 10 luglio 1997 è stipulato un accordo con i sindacati
maggiormente rappresentativi in cui l'azienda si impegna a
mantenere i livelli occupazionali e in cambio si ripristina in
maniera ridotta il premio di rendimento, la previdenza
integrativa, la Cassa assistenza con l'impegno di riprendere dopo
un anno la contrattazione di II livello per omogeneizzare i
trattamenti a quelli della capo-gruppo Banca popolare di Lodi;
dopo 4 mesi nel dicembre 1997 l'azienda avvia le procedure
ex articolo 150 del Contratto collettivo nazionale di lavoro
dichiarando che a seguito della ristrutturazione si rilevano
tensioni occupazionali per 116 dipendenti; per chiudere la
procedura l'azienda chiede ulteriori riduzioni del costo del
lavoro (mediante contratti di solidarietà, contenimento dei costi
su straordinario e mobilità, distacchi su Lodi eccetera);
dopo mesi di trattative non si raggiunge nessun accordo;
in data 4 novembre 1998 si trasmette alle organizzazioni
sindacali una informativa dove si comunica la fusione di
incorporazione del Banco di credito siciliano nella ex Banca del
sud ora Banca mercantile italiana;
tale informativa contiene elementi di forte preoccupazione
per i dipendenti delle banche siciliane del gruppo Banca popolare
di Lodi;
l'azienda dichiara infatti che i risultati economici sono
"tali da far dubitare non solo della possibilità di sviluppo
delle due realtà, ma perfino della loro stessa sopravvivenza nel
breve termine" e che "emerge l'esistenza di una situazione di
eccedenze complessive di personale, sia per effetto del processo
di fusione che per una preesistente situazione conseguente ad
altri processi di riorganizzazione non ancora assorbiti, di oltre
200 unità";
viene comunicato inoltre che la nuova direzione generale
sarà ubicati a Palermo con conseguenti gravi problemi di mobilità
territoriale per i 152 dipendenti della ex DG Banca del sud a
Messina e per gli 88 dipendenti della DG di Canicattì, oltre ad
un ovvio depauperamento del territorio di Messina e di Canicattì
dovuto anche alle conseguenze occupazionali che si determineranno
nell'indotto delle due direzioni generali (pulizie, elettricisti,
corrieri eccetera);
l'azienda nel suddetto documento ritiene che i maggiori
costi determinati dagli esuberi possono essere contenuti "con
un'unica drastica operazione di riduzione degli organici - con
tutte le conseguenze, anche sul piano sociale, che questa
comporta in applicazione delle vigenti disposizioni normative";
il documento aziendale dichiara che: "volendo limitare il
ricorso all'applicazione della legge n. 223 del 1991 in materia
di licenziamenti collettivi si propone l'adozione di una serie di
misure nei confronti di tutti i lavoratori": queste misure
riguardano, oltre alla sospensione per tre anni della
contrattazione di II livello, contratti di solidarietà, deroghe
al contratto nazionale di lavoro, sospensione di previdenza e
assistenza integrativa e altresì dei risparmi derivanti dal
rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro;
siamo dunque in presenza di un'iniziativa non solo
gravissima sul piano sociale ma evidentemente del tutto
strumentale; in caso contrario ci troveremmo di fronte al
dichiarato fallimento di un progetto imprenditoriale ad appena un
anno dalla sua nascita;
vi è il chiaro tentativo di imporre tacitamente ai
lavoratori siciliani dell'azienda un meccanismo di gabbie
salariali, altrimenti non potrebbe infatti definirsi il proposito
di ridurre ulteriormente le retribuzioni a fronte di una
situazione in cui il costo medio del lavoro per addetto è già
sotto la media di sistema, ed inferiore a quello della capogruppo
Banca popolare di Lodi, secondo quanto dichiarato dalla stessa
azienda -:
quali iniziative immediate intendano assumere, per
salvaguardare i diritti dei lavoratori ed impedire un ulteriore
impoverimento del tessuto creditizio siciliano.
(5-05364)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
BANCHE ISTITUTI E AZIENDE DI CREDITO, BANCHE POPOLARI, CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO, FUSIONE E CONCENTRAZIONE DI SOCIETA' ED ENTI, TRASFERIMENTO DI PERSONALE
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

SICILIA, LODI (LODI+ LOMBARDIA+), BANCA POPOLARE DI LODI, BANCA DEL SUD SPA