Al Ministro delle risorse, agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:
la commissione dell'Unione europea ha indicato nuovi
meccanismi che dovrebbero regolare gli interventi comunitari nel
settore dell'olio d'oliva;
il nuovo sistema prevede la scomparsa del premio al consumo
e il sistema di stoccaggio pubblico e il premio alla produzione
verrebbe sostituito dall'aiuto a forfait in base al numero di
piante presenti in azienda;
attualmente non esiste nessun riferimento di base
oggettivo, relativo alla verifica delle piante esistenti in molti
paesi dell'Unione europea a differenza dell'Italia, che già da
diversi anni ha istituito il catasto olivicolo nazionale;
vi sarebbe, pertanto, con il recepimento di un tale sistema
di aiuto alla produzione, una disparità di trattamento, specie se
il raffronto viene fatto fra le piante secolari presenti in
diverse aree del territorio italiano e i nuovi impianti italiani
e di altri paesi dell'Unione europea;
si registrerebbe una forte penalizzazione del meridione
italiano, proprio nel momento in cui il Governo e il Parlamento
stanno compiendo uno sforzo in direzione opposta;
occorre sottolineare inoltre l'estrema iniquità della
proposta che, oltre a livellare tutte le olivicolture italiane,
disincentiva gli sforzi per una produzione di qualità, premia le
rendite fondiarie e assesta un duro colpo ai redditi degli
olivicoltori, già fortemente svantaggiati, con il rischio di
ulteriori abbandoni di territorio marginali e una riduzione degli
operatori nel settore primario;
la proposta comunitaria interviene, inoltre, solo sugli
aiuti, non affrontando il problema complessivo del settore e
senza riconoscere la diversità storica e attuale degli aiuti
comunitari all'olivicoltura rispetto agli altri settori
produttivi:
quali proposte si intendano avanzare in sede comunitaria al
fine di modificare i nuovi meccanismi di aiuto alla produzione
dell'olio di oliva, per evitare un ulteriore duro colpo
all'agricoltura nazionale.
(5-00172)