Primo firmatario: Gruppo: CCD-CDU Data firma: 21/10/1996
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DELLA SANITA'
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:
PRESENTATO IL 21/10/1996
Al Ministro della sanità. - Per conoscere - premesso che: nel 1978, all'epoca della prima legge di riforma sanitaria, a Bondeno si apriva un dibattito per la formazione di un distretto sanitario Bondeno Cento o Bondeno Ferrara. Il confronto con le forze politiche, medici sanitari si concludeva con l'opzione per la formazione del distretto di Bondeno Ferrara; ciò in seguito a considerazioni di vario genere che andavano dalla vocazione naturale e storica della popolazione alla valutazione della collocazione geografica e alla ricchezza di mezzi di collegamento; all'epoca l'ospedale Borselli di Bondeno contava non meno di n. 278 posti letto che conservò finoal 1991/1992; nel 1988 successivamente al varo della finanziaria che stanziava ben 30.000 miliardi per la sanità, si dette vita ad una programmazione sanitaria che prevedeva la chiusura degli ospedali definiti "piccoli" e la costruzione di Poli ospedalieri che dovevano poter contare almeno 300 posti letto; a seguito di tale disposizione l'ospedale Borselli di Bondeno venne a trovarsi nell'elenco degli ospedali da chiudere in quanto venivano dichiarati (erroneamenteu?) solo 219 posti letto anziché 278/280. Pare comunque che fosse previsto il mantenimento delle strutture che non avessero caratteristiche di "fatiscenza"; il Borselli continuamente migliorato, ingrandito e manutenzionato non si poteva certo considerare un ospedale fatiscente; nel corso degli anni compresi tra il 1989 ed il 1991 i primari dei vari reparti, dopo aver fatto del Borselli un ospedale ben funzionante con una utenza di circa 50.000 unità proveniente anche da regioni limitrofe, lasciarono l'incarico. La USL non provvede immediatamente alla sostituzione dei primari lasciando i reparti per svariati mesi (in un paio di casi si superò abbondantemente l'anno) privi di una figura tanto importante per la continuità di un'attività medico/ospedaliera svolta, fino a quel momento, alla insegna della massima professionalità; la conseguenza di questa situazione di abbandono ha determinato una sensibile contrazione dei ricoveri e delle degenze; quando finalmente si provvide alla sostituzione dei primari la situazione non poté più essere recuperata anche perché non era più presente quella particolare caratteristica che si chiama "qualità del servizio prestato"; da quest'epoca che si cominciavano a registrare "programmi sanitari" sfornati a getto continuo ognuno dei quali aveva in comune con quelli precedenti un calo nelle indicazioni di posti letto presenti e, conseguentemente, previsioni sempre più restrittive per l'ospedale Borselli. I posti letto raggiunsero, nelle indicazioni della USL di Ferrara, il numero 119, (dato errato in quanto l'ospedale disponeva di 129 posti letto), ciò alla vigilia della emanazione di una legge che disponeva la chiusura di quegli ospedali che hanno meno di 120 posti letto; nel 1994 venne decretato il sorgere del distretto sanitario Cento/Bondeno con la soppressione delle funzioni ospedaliere per il Borselli che, nei programmi della Regione Emilia Romagna , doveva essere "riconvertito" in RSA, poliambulatori, uffici e, quale straordianaria concessione, qualche letto per interventi in DM (una decina in tutto); a questo punto la popolazione dovrà andare a farsi ricoverare presso l'ospedale di Cento che conta circa 180 posti letto, oppure dovrà andare fuori provincia -: quali provvedimenti il Ministro interrogato intenda assumere per evitare che secondo la programmazione sanitaria regionale e provinciale il Borselli sia destinato alla totale dismissione dalle funzioni di ospedale per "acuti" e quindi riconvertito in poliambulatori ed RSA. (4-04421)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
ASSISTENZA OSPEDALIERA, OSPEDALI, PROGRAMMI E PIANI, REGIONI PROVINCE E COMUNI