Al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri
dell'ambiente e delle risorse agricole, alimentari e forestali. -
Per sapere - premesso che:
ai sensi dell'articolo 21, comma 2^ della legge 394 del
191, "la sorveglianza sui territori delle aree naturali protette
è esercitata dal corpo forestale dello Stato";
ai sensi e per gli effetti dello stesso comma, entro 6 mesi
dall'entrata in vigore della legge n. 292 del 13 dicembre 1991,
con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare
su proposta del Ministro dell'ambiente di concerto con l'ex
Ministro dell'agricoltura e foreste, dovevano essere individuate
le strutture ed il personale del corpo forestale da dislocare
anche presso gli enti parco;
l'ente parco nazionale del Pollino, istituito con decreto
del Presidente della Repubblica 15 novembre 1993, nel proporre la
pianta organica dell'ente alla luce delle suesposte previsioni
legislative, non ha potuto prevedere figure professionali da
adibire alla sorveglianza;
l'intero territorio del parco nazionale del Pollino,
costituito da 196.437 ettari è attualmente sottoposto alla
sorveglianza attraverso 58 unità del corpo forestale dislocate in
numero di 25 in Basilicata e in numero di 33 in Calabria, sulle
quali grava un compito esosissimo ed arduo per l'estensione
territoriale e per le connesse problematiche -:
quali provvedimenti immediati intendano assumere per
risolvere l'annoso problema, considerato che, a oltre cinque anni
dalla promulgazione della legge 394 del 199l a tutt'oggi, il
comma 2^ dell'articolo 21 della citata norma non ha trovato
applicazione, con grave disagio degli enti parco, compreso il
parco nazionale del Pollino, impossibilitato a tutelare un
patrimonio ambientale di inestimabile valenza.
(4-01452)