ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00736

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 13
Seduta di annuncio: 7 del 05/06/1996
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 05/06/1996
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALLEANZA NAZIONALE 06/05/1996
ALLEANZA NAZIONALE 06/05/1996
ALLEANZA NAZIONALE 06/05/1996
ALLEANZA NAZIONALE 06/05/1996
ALLEANZA NAZIONALE 06/05/1996
ALLEANZA NAZIONALE 06/05/1996
ALLEANZA NAZIONALE 06/05/1996


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Stato iter:
12/06/1997
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/05/1997
MINISTRO - (MINISTERO DELL'INTERNO)
Fasi iter:

PRESENTATO IL 05/06/1996

RISPOSTA DEL GOVERNO IL 28/05/1997

ITER CONCLUSO IL 12/06/1997

Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in data 8 maggio 1996 il giudice per le indagini
preliminari di Lecce dottor Francesco Positano ha pronunciato
sentenza di applicazione di pena su richiesta degli imputati
Romano Fernando, Spalluto Fernando e Spagnolo Roberto;
Romano era stato tratto in giudizio per rispondere del
delitto - si trascrive integralmente l'imputazione - di cui agli
"articoli 81 cpv.-479 c.p., perché, con più azioni esecutive di
un medesimo disegno criminoso anche in tempi diversi, dopo aver
apposto personalmente sugli appositi moduli le firme di Nobile
Rosa, De Ventura Salvatore, Tomano Maria, Romano Nicola, Mazzotta
Ada, Romano Roberto, Turco Anita, Cagnazzo Salvatore, Renna
Cosimo, Petrachi Ornella, Renna Oronzo, Renna Anna Maria, Romano
Vincenzo, Baglieri Maria Luisa, Semeraro Domenico, Andresani
Maria Ornella, Marzo Vittorio, Caretto Salvatore, Romano Antonio,
Patizzhia Giuseppe, Margherito Francesco Martino, Spalluto
Massimiliano, Garofalo Corrado, necessarie per la presentazione
della lista (Uniti per Squinzano) dei candidati per l'elezione
del sindaco e dei consiglieri nel comune di Squinzano, tenutesi
nel novembre 1994, approfittando dello stato di confusione
determinatosi nello studio del notaio Resta ove molti cittadini
si erano recati per apporre la propria firma di presentazione di
varie liste, traendo in inganno il notaio garantendo la presenza
dei firmatari sopra indicati, induceva in errore il detto
professionista, che autenticava le suddette firme come autentiche
e apposte in presenza e da persone note al suddetto
professionista, contrariamente al vero perché non apposte in
presenza e da persone note al notaio. In Squinzano fine ottobre
1994";
Spalluto era stato tratto in giudizio per rispondere del
delitto - del quale pure si trascrive integralmente l'imputazione
- di cui agli "articoli 81 cpv. - 479 c.p., perchè, dopo aver
raccolto la firma vera di Arnesano Giuseppe negli appositi
moduli, necessaria per la presentazione di una lista
(Progressisti) di candidati per l'elezione nel novembre 1994, del
sindaco e del consiglio comunale di Squinzano, approfittando
dello stato di confusione determinatosi nello studio del notaio
Resta ove molti cittadini si erano recati per apporre la propria
firma di presentazione delle liste, traendo in errore il predetto
professionista, inducendolo ad autenticare la firma di Arnesano
Giuseppe come se costui fosse presente e avesse apposto innanzi
al Resta la sua firma. In Squinzano fine ottobre 1994";
Spagnolo era stato tratto in giudizio per rispondere del
delitto - del quale pure si trascrive integralmente l'imputazione
- di cui agli "articoli 81 cpv. - 479 c.p., perché, dopo aver
raccolto la firma vera di Greco Elisabetta negli appositi moduli,
necessaria per la presentazione di una lista (Progressisti) di
candidati per l'elezione alla carica di sindaco e consigliere
comunale di Squinzano, approfittando dello stato di confusione
determinatosi nello studio del notaio Resta ove molti cittadini
si erano recati per apporre le loro firme di presentazione delle
liste, traeva in inganno il predetto professionista, inducendolo
ad autenticare la firma di Greco Elisabetta come se costei fosse
presente e avesse apposto innanzi al Resta la sua firma. In
Squinzano fine ottobre 1994";
Romano ha chiesto e ottenuto, col consenso del pubblico
ministero, l'applicazione nei propri confronti della pena di mesi
sei di reclusione, mentre ciascuno degli altri due imputati,
seguendo il medesimo iter, quella di mesi cinque giorni dieci di
reclusione;
del fatto, e cioè del processo penale, del suo esito, e
delle gravi irregolarità che hanno preceduto l'elezione del
sindaco e del consiglio comunale di Squinzano (Lecce) nel mese di
novembre 1994, i cittadini di quella municipalità e i candidati
delle altre liste, regolarmente presentate, hanno avuto notizia
soltanto in data 19 maggio 1996, allorché la stampa locale ha
informato della vicenda, e quindi ben oltre i termini che, ai
sensi del d.p.r. n. 570 del 16 maggio 1960 e successive
modificazioni, consentono di impugnare la delibera del consiglio
comunale di convalida delle elezioni; peraltro, ai sensi
dell'articolo 445 - 1^ comma codice di procedura penale, la
sentenza di applicazione di pena su richiesta (cosiddetto
"patteggiamento") "non ha efficacia nei giudizi civili
amministrativi";
resta il dato obiettivo che, a seguito delle indagini
svolte su delega della Procura della Repubblica di Lecce, la
polizia giudiziaria ha accertato la falsità di numerose
sottoscrizioni di presentazione della lista "Insieme per
Squinzano", che sarebbe stata esclusa dalla competizione
elettorale se tale falsità fosse emersa tempestivamente nelle
sedi competenti, determinando un differente esito del voto, e
quindi della composizione del consiglio comunale -:
se il Ministro interrogato intenda acquisire ulteriori
elementi conoscitivi ed esercitare i propri poteri,
rappresentando il problema al Consiglio dei ministri, al fine di
considerare l'opportunità di annullare la convalida degli eletti
al consiglio comunale di Squinzano e, in conseguenza, di indire
le nuove consultazioni elettorali.
(4-00736)
La questione prospettata dalla S.V. nel presente
documento parlamentare, riguardante la situazione in atto presso
il comune di Squinzano, esula dai compiti di amministrazione
attiva di questo Ministero.
In materia elettorale non è consentita l'adozione di alcun
provvedimento amministrativo di natura giustiziale, in quanto la
legge stessa appresta gli strumenti giuridici per la tutela
giurisdizionale dei diritti e degli interessi che si ritengano
lesi da un non corretto svolgimento delle relative operazioni.
Il Ministro dell'interno: Napolitano.
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
ELEZIONI AMMINISTRATIVE, FALSITA', LISTE ELETTORALI, PROCESSO PENALE
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

SQUINZANO (LECCE+ PUGLIA+)