Primo firmatario: Gruppo: POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO Data firma: 29/05/1996
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario
Gruppo
Data firma
DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO
05/29/1996
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Stato iter:
12/05/1997
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO
18/04/1997
SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (MINISTERO DELL'AMBIENTE)
Fasi iter:
PRESENTATO IL 29/05/1996
RISPOSTA DEL GOVERNO IL 18/04/1997
ITER CONCLUSO IL 12/05/1997
Al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: si ha notizia di una "semina" di pino loricato sui pianori del parco nazionale del Pollino da parte di una nota società di riforestazione -: se sia stato rispettato il prescritto iter procedurale, considerato che, trattandosi di modificazione del territorio interessante oltre 20 ettari di superficie, è prevista valutazione di impatto ambientale; se tale operazione, di non univoca valutazione tecnica, possegga requisiti di reale efficacia e non si esaurisca in un inutile dispendio di denaro pubblico. (4-00463)
In riferimento all'interrogazione parlamentare indicata in oggetto, concernente la semina del Pino Loricato sui pianori del Parco Nazionale del Pollino, si riferisce quanto segue. Il progetto di riqualificazione e tutela ambientale del Parco Nazionale del Pollino, commissionato dalla Regione Basilicata, prevedeva interventi di rinnovazione del Pino Loricato e di intervento colturale sull'associazione Abete bianco - Faggio, che andavano ad interessare una superficie complessiva rispettivamente di 250 ha. e 111 ha. nella zona 1 del Parco. Il progetto presentato dalla Pomario srl Costruzioni Generali di Potenza in data 23.4.1996, cui fa riferimento l'interrogazione, non è mai stato avviato in quanto l'Ente Parco, anche in considerazione del parere sfavorevole espresso dalla Commissione Tecnico Consultiva, non lo ha autorizzato. La Commissione predetta, esprimeva parere sfavorevole al rilascio del Nulla osta in quanto: l'intervento era chiaramente diretto ad incidere su zone di elevatissima valenza ambientale, rispetto alle quali è necessario osservare una politica di attenta salvaguardia e conservazione dell'habitat esistente; inoltre interventi di tal genere vanno inquadrati e sistemati negli ambiti di scelte di politica del territorio da consacrarsi nel Piano del Parco. Infine le considerazioni svolte da progettisti nella relazione di accompagnamento evidenziano contraddizioni e sfasature che minano in radice lo stesso successo dell'intervento, lasciando integre le ragioni e le cause della denunciata dispersione del Pino Loricato. Il Coordinamento Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Potenza, da parte sua, si era dichiarato favorevole unicamente alla realizzazione degli interventi relativi alla rivitalizzazione dell'associazione Abete bianco - Faggio, ma negava il nulla osta all'intervento di semina del Pino Loricato. Il Servizio Conservazione della Natura di questo Ministero, in merito alla semina del Pino Loricato ritiene che non sembra giustificabile un intervento volto ad ottenere un rimboschimento diffuso con una specie pioniera caratterizzata da una presenza rada su terreni rocciosi, tali da non consentirle uno sviluppo di vaste coperture arboree. Poiché il progetto prevede lo spargimento (con la tecnica dell'idrosemina da elicottero) di 10 quintali di semi per ettaro, non si può sottovalutare l'elevato costo di tale operazione, pertanto l'intervento più adatto è senz'altro la "semina di piantine provenienti da vivaio", le quali, anche se cresciute a quote inferiori, ed a temperature più elevate, per caratteristiche genetiche proprie, dispongono di una più facile adattabilità a situazioni climatiche, pedologiche ed orografiche. Nelle zone del parco in cui si intende intervenire, inoltre, è ormai molto ridotto o quasi assente il pascolo, pertanto, le piantine stesse non si troverebbero a subire particolari danneggiamenti da parte del bestiame. In ordine alla valutazione di impatto ambientale richiamata nell'interrogazione, si precisa che l'intervento de quo non rientra tra le opere di cui all'articolo 6 della L. 8.7.86 n. 349 indicata nel DPCM 377 del 10.8.88. Il Sottosegretario di Stato per l'ambiente: Calzolaio.
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
BOSCHI E FORESTE, PARCHI NAZIONALI E RISERVE NATURALI, VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE