Primo firmatario: Gruppo: ALLEANZA NAZIONALE Data firma: 29/05/1996
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI
MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
MINISTERO DELLE FINANZE
Stato iter:
11/09/1996
Fasi iter:
PRESENTATO IL 29/05/1996
TRASFORMATO IL 11/09/1996
ITER CONCLUSO IL 11/09/1996
Ai Ministri dei lavori pubblici, di grazia e giustizia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: il quotidiano "Il Giornale" ha di recente riferito della inchiesta in corso, ad opera dell'autorità giudiziaria, circa il distorto utilizzo di fondi assegnati dal Ministero dei lavori pubblici, tramite il Comitato per l'edilizia residenziale, da parte di aziende operanti nella città di Modena; in particolare, gli interventi effettuati dalle aziende, assegnatarie dei contributi, nei quattro palazzi di via Rua Pioppa e di via Ramazzini, nella città di Modena, si discosterebbero del tutto dalle indicazioni, dalle previsioni e dalle tipologie previste, condizioni indispensabili per potere godere dei predetti benefìci economici; sarebbero inoltre stati sequestrati "brogliacci" attestanti una contabilità "in nero" con evidente danno per le casse statali, quanto meno sotto il profilo dell'entrata -: se non intenda il Ministro dei lavori pubblici predisporre un'indagine a tappeto per accertare e verificare il corretto utilizzo di detti fondi, nella città e nella provincia di Modena, a far data dal 1^ gennaio 1992; se e quali iniziative intenda assumere il Ministro delle finanze, posto che nelle città di Modena e di Reggio Emilia sembrano essere frequenti i casi di una doppia contabilità, l'una ufficiale l'altra "in nero", da parte di aziende sempre e comunque ricollegabili alle cooperative rosse, incontrastate detentrici del potere economico in Emilia-Romagna; quale sia, ad oggi, lo stato delle indagini rispetto alle notizie in premessa indicate e se non ritenga utile e doveroso il Ministro di grazia e giustizia reintegrare l'organico del Tribunale di Modena, oggi sottodimensionato, possibilmente non ricorrendo unicamente all'assegnazione di iscritti a "Magistratura democratica". (4-00408)
Dopo aver assunto le necessarie informazioni ed aver avviato le attività di competenza, rispondo ai quesiti da Lei posti nell'interrogazione in oggetto indicata. In data 13 aprile 1996, con nota n. 615/96/R.N.R., il Dott. Giuseppe Tibis P.M. della procura presso il Tribunale di Modena, ha disposto la consegna immediata dei documenti in originale, in possesso del Segretariato Generale del Comitato per l'Edilizia Residenziale (C.E.R.), relativi all'intervento di edilizia agevolata nel Comune di Modena oggetto della presente interrogazione. Il 16 aprile 1996 l'ufficio tecnico competente del Segretariato stesso ha disposto un'ispezione, che è stata eseguita da due funzionari tecnici nei giorni 7, 8, 9 e 10 maggio 1996. In data 14 maggio 1996, con nota n. 17/Ris è stata inviata alla procura di Modena la documentazione in originale relativa al sopralluogo effettuato. Successivamente alla mia nomina a Ministro dei Lavori Pubblici, con ordine di servizio del 28 maggio 1996, il predetto Segretariato ha disposto la costituzione di un apposito "gruppo di lavoro" con il compito di ricostruire tutte le fasi procedurali di competenza del Segretariato, relative alla concessione dei finanziamenti a favore della società R.E.S.P.R.O. per la realizzazione dell'intervento di recupero di 35 alloggi nel Comune di Modena. Con nota in data 25 luglio 1996 il predetto gruppo di lavoro a conclusione dell'incarico ricevuto, ha rassegnato la relazione conclusiva. In data 8 agosto 1996 e 3 settembre 1996 copia della relazione di gruppo di lavoro è stata trasmessa, ai sensi dell'articolo 2 del c.p.p., al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Modena. Per quanto riguarda le iniziative di competenza di questa Amministrazione sulla vicenda in argomento, ho impartito tempestive disposizioni al Segretariato del C.E.R., affinché, alla luce dei fatti accertati e delle relative conclusioni scaturenti della predetta relazione e da tutti quegli altri accertamenti e approfondimenti del caso, siano adottate tutte le procedure necessarie per la tutela degli interessi della pubblica amministrazione ivi compreso - ove prevista - la sospensione immediata di ulteriori contributi ed il recupero delle somme indebitamente elargite. Ad oggi è emerso quanto segue: Due alloggi (edificio in rua Pioppa 104, piano 2^ interno 3 e 4, rispettivamente di Gnoli Giovanni e Bergamini Oddone) risultano difformi ai disegni di progetto allegato al P.I.D., in quanto accorpati in un unico appartamento, con finiture di lusso e utilizzo di materiali e lavorazioni largamente superiori al limite del 10 stabilito in sede di convenzione e con superamento della superficie utile complessiva dell'alloggio. Per queste ragioni il C.E.R., su mia richiesta, ha provveduto con decreto dell'11 settembre 1996 a revocare il contributo relativo. Per i versamenti già effettuati, in caso di mancata restituzione dell'indebito, si potrà rivalersi sulla fidejussione in essere; n. 1 alloggio (edificio in rua Pioppa 94, piano 4^/5^ int. 5a - Bortoli Felice) risulta difforme in alcune sue parti ai disegni di progetto allegati al P.I.D. approvati. In sede di prima ispezione, sono state riscontrate finiture e variazioni di materiali oltre il 10 del limite stabilito in convenzione ma non è stato risolto il dubbio se sia stata superata la compresenza di oltre 4 caratteristiche fissate dall'articolo 8 del decreto ministeriale 1072/69. Ho allora disposto la ripetizione dell'ispezione e, contestualmente, ho richiesto al P.M. di Modena copia della relazione tecnica dei consulenti da lui nominati. In esito a questi accertamenti ed in caso di conclamato accertamento di violazioni segnalate, sarà adottata, anche in questo caso, la revoca del finanziamento; n. 11 alloggi risultano conformi ai disegni P.I.D. approvati ma con materiali utilizzati e finiture adottate tali per cui, in sede di prima ispezione, è stato avanzato il dubbio che siano stati superati i limiti del 10 stabiliti in sede di convenzione. Anche in questo caso ho disposto un'ulteriore ispezione e contestualmente richiesto al P.M. di Modena copia della relazione dei consulenti tecnici. Tutto ciò al fine di accertare se ciò che "sembra" risulti effettivamente o meno. Gli alloggi in questione sono i seguenti: edificio in rua Pioppa, 133: piano 4^-5^ - mt. 4 - Ontani Alessandra; edificio in rua Pioppa, 94: piano 3^ - int. 3a - Ghiddi Alfonso; piano 4^ - int. 6a - Bortoli Loana; piano 2^ - int. 2a - Leonardi Luca; piano 1^ - int. 1a - Monetti Rosa; edificio in rua Pioppa, 104: piano 1^ - int. 1 - Sanlej Giuseppe; piano 4^ - int. Rea Paolo; edificio in via B. Ramazzini, 49: piano 4^ - int. 6a - Richeldi Marinella; piano 4^ - int. 4b - Da Val Francesco; piano 5^ - int. 7a - Bambini Sergio; piano 6^ -7^ - int. 6b - Greco Lavinia; un gruppo di 17 alloggi risultano conformi ai disegni di progetti allegati al P.I.D. ed in sede di prima ispezione, è stato avanzato il dubbio che i limiti del 10 sui materiali e sulle finiture non siano stati superati. Ho disposto che la nuova ispezione chiarisca meglio anche questo dubbio, anche alla luce degli accertamenti dei consulenti d'ufficio della Procura di Modena, che quell'ufficio si è impegnato a far pervenire. Gli alloggi in questione sono i seguenti: edificio in rua Pioppa, 133: piano 2^ - int. 2 - Bolelli Lorenza; piano 3^ - int. 3 - Amorth Giovanni; edificio in rua Pioppa, 94: piano 2^ - int. 2b - Malpensi Piero; edificio in rua Pioppa, 104: piano 1^ - int. 2 - Cotrino Luigi; piano 2^ -1^ - int. 5 - Giberti Giulia; piano 2^ -3^ - int. 7 - Vaccari Matteo; piano 3^ - int. 6 - Cotrino Salvatore; piano 3^ - int. 8 - Caselli Alessandra; piano 4^ - int. 11 - De Marchi Davide; edificio in via B Ramazzini, 49: piano 1^ - int. 1a - Bega Marco; piano 2^ - int. 3a - Rajes Rosa Sol; piano 2^ - int. 4a - Tosi Paola; piano 3^ - int. 5s - Belelli Marcello; piano 1^ - int. 1b - Maletti Dolores/Battilani Geminiano; piano 2^ - int. 2b - Righi Laura; piano 3^ - int. 3b - Palladini Giordano; piano 5^ - int. 5b - Scannavini Antonella. Naturalmente non tutti gli adempimenti e gli accertamenti possibili sono di competenza di questa Amministrazione e per questa ragione ho dato disposizioni per la trasmissione degli atti al Comune e alla Procura della Repubblica di Modena per le loro determinazioni. In conclusione la pratica viene seguita con la dovuta attenzione, senza criminalizzazioni generalizzate ma anche senza favoritismi di sorta. Tanto per dovere. Il Ministro dei lavori pubblici: Di Pietro.