ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00064

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 13
Seduta di annuncio: 1 del 09/05/1996
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 09/05/1996


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL TESORO delegato in data 05/06/1996
Stato iter:
17/02/1997
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/02/1997
SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (MINISTERO DEL TESORO)
Fasi iter:

PRESENTATO IL 09/05/1996

INTERLOCUTORIO IL 05/06/1996

RISPOSTA DEL GOVERNO IL 06/02/1997

ITER CONCLUSO IL 17/02/1997

Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere -
premesso che:
nel luglio 1995 il Ministero del tesoro, su proposta del
governatore della Banca d'Italia, disponeva l'amministrazione
straordinaria della Banca di credito cooperativo di Sala
Bolognese;
durante l'amministrazione straordinaria, i soci hanno
lamentato un clima di smantellamento della banca locale:
licenziamenti e disservizi, specie agli sportelli automatici;
la comunità locale si sente matura per un ritorno alla
gestione ordinaria, esigenza condivisa dagli imprenditori locali
e dagli agricoltori della zona;
l'amministratore straordinario (privo di una idonea
esperienza nel mondo delle piccole banche e della cooperazione di
credito) si è inoltre posto in grave contrasto con la comunità
locale e non ha mai chiarito le reali prospettive della banca;
la banca risulta sufficientemente patrimonializzata (la
Banca d'Italia ne ha dato atto allorquando ha autorizzato un
investimento immobiliare di oltre 5 miliardi) e radicata sul
territorio, con soci disposti ad una ricapitalizzazione, sicché
non è chiaro perché si prolunghi un regime di dannosa incertezza
e di incomprensibile disarmo;
dopo 4 mesi di ispezioni di un pool di tre persone a tempo
pieno della Banca d'Italia e sei mesi di commissariamento
dovrebbe essere tutto chiaro e si dovrebbe ripartire a lavorare
con piena efficienza e con le necessarie assunzioni;
una mancata tempestiva decretazione della fine
dell'amministrazione straordinaria appare un danno di gran lunga
maggiore di tutti i - solo presunti - benefìci;
i dati esposti dagli ispettori della Banca d'Italia sono i
seguenti: perdite presunte 6.000 milioni (dato che appare
sicuramente esagerato); fondi già accantonati a fronte di tali
evenienze 1.381 milioni; patrimonio 14.842 milioni; utile
esercizio (1994) 800 milioni circa -:
per quali circostanziati motivi si prolunghi il
commissariamento;
se risponda a verità che esiste uno pseudo-ricatto secondo
cui o si subisce la fusione per incorporazione senza nessuna
condizione oppure la banca verrà posta in liquidazione;
se risponda a verità che il direttore della locale sede
della Banca d'Italia si sia rifiutato di ricevere il presidente
del comitato per l'autonomia della Banca di Sala Bolognese
(composto da oltre 200 soci);
quale sia comunque il pensiero del Presidente del Consiglio
in merito a quanto sopra e quali iniziative urgenti intenda
adottare al riguardo.
(4-00064)
Si risponde all'interrogazione indicata in
oggetto facendo presente, sentita la Banca d'Italia, che la Banca
di Credito Cooperativo di Sala Bolognese è stata posta in
amministrazione straordinaria con decreto del Ministro del Tesoro
del 7 luglio 1995, per gravi irregolarità nell'amministrazione e
gravi perdite patrimoniali, accertate in sede di ispezioni di
vigilanza.
Anche gli organi straordinari hanno confermato la gravità
della situazione emersa in sede ispettiva, sia con riferimento
alle numerose irregolarità nel comparto dei crediti sia nei
rapporti con la Società Cooperativa "Centro Sociale Michele". Il
conto economico presentava uno squilibrio di carattere
strutturale connesso all'elevata aliquota di posizioni in
sofferenza e agli alti costi operativi.
In relazione a tale situazione economica, non sussistendo le
condizioni per il proseguimento dell'attività in via autonoma, è
stata prospettata la necessità di realizzare un'operazione di
concentrazione con un'altra banca.
Nel corso della gestione straordinaria, infatti, è stato
costituito un comitato tra i soci rivolto a preservare
l'autonomia della banca e, in via subordinata, a realizzare
un'operazione di concentrazione con la Banca Popolare
dell'Emilia.
Anche altre banche ed, in particolare, quelle appartenenti
alla categoria del credito cooperativo, hanno manifestato
interesse a realizzare l'aggregazione con la banca "Sala
Bolognese".
Per quanto concerne, poi, eventuali soluzioni interne al
movimento cooperativo, la Federazione delle Banche di Credito
Cooperativo dell'Emilia Romagna ha segnalato, con priorità
rispetto ad altre banche interessate, la Cassa Rurale di Argelato
e Bologna per motivi connessi alla contiguità territoriale con la
zona di competenza della banca "Sala Bolognese", alla dotazione
patrimoniale e alla redditività attuale e prospettica, alla
capacità organizzativa ed alla professionalità degli organi
sociali e del personale. La Federazione ha, inoltre, comunicato
di avere avviato contatti con i soci della "Sala Bolognese"
presso i quali ha riscontrato disponibilità.
Il Commissario straordinario, nella propria relazione, ha
chiesto il preventivo benestare della Banca d'Italia per avviare
le trattative con la Cassa Rurale di Argelato e Bologna al fine
di definire tutti gli aspetti dell'operazione.
In conformità agli indirizzi seguiti dall'Organo di vigilanza
in casi analoghi ed in linea con i principi stabiliti dal decreto
legislativo n. 385 del 1993, in materia di banche di credito
cooperativo, la Banca d'Italia ha ritenuto di dare priorità ad
una soluzione che permettesse di risolvere la grave crisi della
banca "Sala Bolognese" nell'ambito della categoria delle Banche
di Credito Cooperativo.
Pertanto, l'Organo di vigilanza, tenuto conto che la Cassa
Rurale di Argelato e Bologna risultava in possesso dei requisiti
tecnico-organizzativi per la realizzazione dell'operazione di
concentrazione e considerato che tale operazione trovava il
sostegno della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo -
tradizionale interlocutore dell'Organo di vigilanza nella ricerca
delle soluzioni di crisi che interessano il settore - in data 6
giugno 1996, ha rilasciato il benestare per l'avvio delle
trattative.
L'operazione di fusione per incorporazione della Banca di
Credito Cooperativo di Sala Bolognese nella Cassa Rurale di
Argelato e Bologna, è stata approvata dagli Organi straordinari
della B.C.C. di Sala Bolognese in data 8 luglio 1996 e dal
Consiglio di Amministrazione della Cassa Rurale di Argelato e
Bologna in data 15 luglio 1996. La Banca d'Italia, per quanto di
competenza, ha rilasciato l'autorizzazione, ai sensi
dell'articolo 57, comma 1, decreto legislativo 1^ settembre 1993,
n. 385, per la realizzazione della citata operazione, nonché, ai
sensi dell'articolo 56 del medesimo decreto legislativo, la
dichiarazione di accertamento che le relative modifiche
statutarie non erano in contrasto con i principi di sana e
prudente gestione.
Con delibere del 28 settembre e del 6 ottobre 1996, le
Assemblee straordinarie, rispettivamente della Cassa Rurale di
Argelato e Bologna e della B.C.C. di Sala Bolognese, hanno
approvato l'operazione di concentrazione e, in data 1^ dicembre
1996, è stato stipulato il relativo atto di fusione.
Il Sottosegretario di Stato per il tesoro: Pinza.
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA, BANCHE ISTITUTI E AZIENDE DI CREDITO
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

SALA BOLOGNESE (BOLOGNA+ EMILIA ROMAGNA+)