Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
i parlamentari di Rifondazione comunista hanno sollevato da tempo la
questione del rischio di contaminazione da uranio impoverito
(Depleteted Uranium) presente nelle ogive delle bombe sganciate dagli
Stati Uniti nella Guerra del Golfo, in Bosnia ed in Kosovo e sono
ancora in attesa di risposte alle interrogazioni 3-04064, 3-05220,
4-26824 che argomentavano questo rischio nei diversi scenari di
conflitto;
il ministero della difesa ha sempre minimizzato i rischi di
contaminazione da uranio impoverito da prima smentendo che esso fosse
stato usato dalle forze armate degli Stati Uniti, dopo assicurando
che i nostri militari in Bosnia e Kosovo non correvano alcun
rischio;
il registrarsi di decessi misteriosi di giovani militari impiegati in
Bosnia e Kosovo ha obbligato lo Stato Maggiore ad impartire
istruzioni precauzionali nell'aree contaminate da uranio impoverito
(la principale della quali in Kosovo affidata al controllo
italiano);
ieri all'ospedale Businco di Cagliari è stato ricoverato un militare
della Brigata Sassari del 152esimo reggimento, che avrebbe fatto
servizio in Bosnia tra il 1998 ed il 1999 con il contingente italiano
impiegato nei balcani. Il capo dei servizi militari regionali
colonnello Valentini ha dichiarato in una conferenza stampa, che si
stanno effettuando gli accertamenti del caso;
di leucemia è sicuramente morto, la scorsa settimana il sergente
leccese Andrea Antonacci, come d'altronde a settembre dell'anno
scorso un altro militare sardo, il caporalmaggiore Salvatore Vacca
-:
quali disposizioni sono state assunte per evitare il ripetersi di
nuovi casi di militari ammalati di leucemia ed in particolare se si è
chiesto agli Stati Uniti la mappa delle zone in cui l'aviazione
americana ha fatto uso di armi con uranio impoverito;
quali iniziative sono state assunte per iniziare la decontaminazione
delle zone interessate e come si intendano tutelare le popolazioni
civili della Bosnia e del Kosovo dalle conseguenze della
contaminazione radioattiva;
se si sia predisposto sui militari impiegati a suo tempo in Bosnia ed
in Kosovo uno screening al fine di verificare le loro reali
condizioni di salute;
se non intenda chiedere alla Nato la proibizione dell'uso dell'uranio
impoverito nelle bombe e nei proiettili delle Forze Armate componenti
l'Alleanza Atlantica;
se si sia provveduto alla costituzione di una commissione scientifica
sulle conseguenze dell'esposizione all'uranio impoverito e sulle
necessarie misure di prevenzione.
(3-06719)