Primo firmatario: Gruppo: FORZA ITALIA Data firma: 10/10/1996
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario
Gruppo
Data firma
FORZA ITALIA
10/10/1996
FORZA ITALIA
10/10/1996
FORZA ITALIA
10/10/1996
FORZA ITALIA
10/10/1996
FORZA ITALIA
10/10/1996
FORZA ITALIA
10/10/1996
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
MINISTERO DELL'INTERNO
Stato iter:
04/12/1996
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO
04/12/1996
MINISTRO - (MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA)
Fasi iter:
PRESENTATO IL 10/10/1996
ABBINAMENTO (ATTO NON CAPOSTIPITE) IL 04/12/1996
RISPOSTA DEL GOVERNO IL 04/12/1996
ITER CONCLUSO IL 04/12/1996
Ai Ministri di grazia e giustizia e dell'interno. - Per sapere: quali ragguagli vogliano fornire della morte avvenuta in Reggio Calabria del notaio Marrapodi che con atteggiamenti diversi e contraddittori era stato al centro di indagini clamorose e comunque estremamente complesse e sconcertanti; se la notizia ufficiale secondo cui la morte sarebbe avvenuta per suicidio sia stata confermata da un completo esame di tutte le circostanze; ed in particolare di quella rappresentata dall'atteggiamento assolutamente normale e sereno avuto dal Marrapodi nelle ore subito precedenti la morte per impiccagione; quale fosse l'autorità giudiziaria che da ultimo si era valsa delle dichiarazioni del notaio e chi indagava sulla sua attività e sulle intercettazioni telefoniche sulla sua utenza, dalle quali sarebbero risultati sconcertanti rapporti tra lo stesso notaio e taluni magistrati, aventi ad oggetto le dichiarazioni rese e da rendere da questi su altri magistrati; quale autorità giudiziaria, quella di Reggio Calabria o quella di Messina, abbia provveduto, immediatamente dopo la morte del Marrapodi, ad effettuare una minuziosa perquisizione del suo studio e se essa sia stata determinata dalla necessità di indagini in ordine alla morte o invece in ordine a trascorsi del defunto ed ai procedimenti nei quali era coinvolto come indagato o come teste, nel qual caso chiede di sapere come si spieghi che la perquisizione sia stata effettuata proprio dopo la morte; se risponda a verità che, deponendo nel corso di una indagine giudiziaria avanti ad un magistrato di Messina, qualche tempo fa il notaio Marrapodi aveva dichiarato che "ove gli fosse successo qualcosa" nessuno avrebbe dovuto credere alla versione del suicidio; se risponda a verità che le indagini relative al procedimento nel corso del quale erano state effettuate intercettazioni all'utenza del Marrapodi e che erano state trasferite a Messina da Reggio Calabria perché dalle intercettazioni risultavano conversazioni compromettenti per magistrati della sede di Reggio Calabria, siano in realtà state svolte da magistrati messinesi con la collaborazione e la partecipazione attiva dei magistrati della Procura di Reggio Calabria, così che tutto quanto emerso è venuto immediatamente a conoscenza dei magistrati cui per legge l'inchiesta doveva essere sottratta; se l'affermazione contenuta nelle notizie di stampa dei quotidiani locali secondo cui l'atteggiamento del Marrapodi negli ultimi tempi lasciava prevedere l'insano gesto poi compiuto sia conseguenza di dati forniti da organi giudiziari o pubblici o se si abbia notizia comunque di chi abbia propalato tale circostanza; quali iniziative intendano adottare i Ministri interrogati per ottenere tutte le informazioni possibili sul caso e per adempiere, eventualmente, ai loro doveri istituzionali imposti dalla rilevanza di un caso che, malgrado un insolito silenzio della stampa, turba gravemente la serenità della popolazione di Reggio Calabria. (3-00308)