ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00039

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 13
Seduta di annuncio: 12 del 19/06/1996
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA
Data firma: 19/06/1996
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI 06/19/1996
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996
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LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996
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LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996
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LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 06/19/1996


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Stato iter:
03/07/1996
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/07/1996
SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (MINISTERO DELLA DIFESA)
 
REPLICA 03/07/1996
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA
Fasi iter:

PRESENTATO IL 19/06/1996

SOLLECITATO DAL PARLAMENTARE IL 18/06/1996

RISPOSTA DEL GOVERNO IL 03/07/1996

ITER CONCLUSO IL 03/07/1996

Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che agli
interroganti risultano i seguenti fatti:
gli interroganti sono stati informati di gravissimi fatti
legati a disposizioni, emanate dalle autorità militari della
caserma "Valfré" di Alessandria, avverse ai giovani di leva che
godono dei benefici previsti dal decreto-legge 24 novembre 1994
n. 646, consistenti nel diritto di prestare il servizio militare
presso l'ente locale di residenza;
la Camera, nel votare all'unanimità il suddetto decreto ha
voluto porre termine alla pratica usuale di esonerare dal
servizio di leva i giovani residenti nei comuni colpiti da gravi
calamità, proponendo in alternativa la possibilità di effettuare
il servizio militare presso gli enti locali a supporto degli
interventi di ricostruzione;
i giovani dovevano essere impegnati per il regolare orario
di lavoro dei dipendenti degli uffici tecnici, e, al termine,
dovevano avere il tempo per aiutare la propria famiglia o i
propri conoscenti alluvionati;
tale decreto-legge è stato accolto con soddisfazione sia
dagli enti locali sia dai giovani di leva, ma ad Alessandria, il
centro più colpito dalla calamità, i rapporti fra l'ente locale e
le autorità militari sono sempre stati tesi. Ne è prova che il
tempo impiegato per concludere una pratica di assegnazione di un
giovane militare dalla caserma "Valfré" al comune ha raggiunto
per alcuni casi i sei mesi;
lo scorso anno il colonnello Lai, comandante della caserma
"Valfré", tentò di inviare i giovani, che usufruivano di detto
decreto, in Sicilia per tre mesi. Tentativo "andato in fumo"
grazie all'intervento degli interroganti e di altri parlamentari,
che denunciarono il grave illecito al Capo di stato maggiore dell
'esercito;
il 5 giugno 1996 il colonnello Lai, con lettera
raccomandata protocollo n. 2003, informa il sindaco di
Alessandria che: "nell'interesse del comune stesso, della
amministrazione militare e dei singoli soldati è bene che a
decorrere dal giorno 10 prossimo venturo, tutti i militari
rientrino in caserma ove potranno essere giornalmente
controllati. In sintesi il personale che gode dei benefìci di cui
al decreto-legge 24 novembre 1994, potrà uscire dalla caserma
tutte le mattive alle ore 8,05 e dovrà rientrare in caserma entro
30 minuti dal termine dell'orario di lavoro presso l'ufficio ove
è impiegato";
mercoledì 6 giugno 1996, informati dei fatti, gli
interroganti hanno contattato personalmente il generale Tambuzzo,
comandante della legione militare nord-ovest che ha assicurato
una rapida soluzione del problema, e l'aiutante di campo del
generale Incisa di Camerana, capo di stato maggiore dell'
Esercito;
lunedì 10 giugno 1996, visto che nessuna risposta era
giunta né dal generale Tambuzzo né dal generale Incisa di
Camerana, gli interroganti hanno provveduto ad un secondo
contatto e ne hanno riavuto la promessa di un immediato
intervento;
nonostante i ripetuti interventi, i giovani militari hanno
dovuto rientrare in caserma;
martedì 11 giugno 1996 il comune di Alessandria ha inviato
alle autorità militari una circolare di richiamo alle norme
previste a favore dei giovani militari a disposizione dell'ente
locale, di cui al protocollo n. 38980-3002, da cui si evince
chiaramente il non rispetto delle norme concordate: "con
riferimento alla nota protocollo 14/405/MTR-12 del 4 giugno 1996,
si invita la signoria vostra a voler sospendere immediatamente
ogni provvedimento in essa contenuto in palese contrasto con le
convenzioni stipulate ai sensi del decreto-legge 21 novembre
1994, n. 646, tra l'amministrazione comunale di Alessandria ed il
XXI RGT fanteria Cremona - di stanza alla caserma "Valfr"é. A tal
proposito si fa notare che risultano violati gli articoli 2, 3,
11, 12 ed implicitamente l'articolo n. 1 e cioè l'oggetto della
convenzione, predisposta dall'autorità militare ed integralmente
accettata dal comune, pertanto viene messa in discussione
l'essenza stessa del disposto legislativo. Si contesta il comma 3
della nota in quanto ai sensi dell'articolo 2 della convenzione
l'orario di lavoro del militare distaccato è quello previsto dal
personale dell'ufficio tecnico adibito alle stesse mansioni e
pertanto non può né deve essere regolamentato dai ritmi e dagli
orari della caserma";
a carico dell'autorità militare pesano dunque le seguenti
irregolarità: non rispetto del protocollo d'intesa sottoscritto
dall'amministrazione comunale di Alessandria ed il colonnello
Lai; non rispetto del decreto-legge 24 novembre 1994, n. 646, in
quanto i giovani militari si trovano a dover svolgere attività
lavorativa presso l'ente locale e una seconda attività lavorativa
presso la caserma con servizi sia notturni che festivi;
l'applicazione di tali norme restrittive è valida solo per i
militari assegnati al comune di Alessandria; l'orario di uscita
dalla caserma, 8,05, non corrisponde con l'orario di inizio
lavori dell'ufficio tecnico, 7,00; i giovani, dovendo rientrare
in caserma entro 30 minuti dal termine del turno di lavoro, sono
costretti a saltare la cena; alcuni graduati invitano
ripetutamente i giovani a rinunciare a prestare servizio presso
il comune, usando quale strumento dissuasivo, giorni di consegna
e servizi notturni -:
se il Ministro interrogato intenda intervenire con la
massima celerità al fine di impedire il perpetuarsi dei
gravissimi abusi segnalati che gravano "sulla pelle" di giovani
che hanno la sola colpa di risiedere in comuni alluvionati e di
aver chiesto, a norma di legge, di poter dedicare il loro tempo,
anziché all'Esercito, ai loro concittadini, verificando la
legittimità del comportamento del colonnello Lai, che opera in
evidente contrasto con gli interessi dell'area alluvionata
alessandrina ed in particolare dell'ente locale, e dei suoi
superiori generale Tambuzzo e generale Incisa di Camerana, che ne
hanno approvato il comportamento.
(3-00039)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
CALAMITA' NATURALI, ORARIO DI LAVORO, PIOGGE E ALLUVIONI, SEDE DEL SERVIZIO, SERVIZIO MILITARE DI LEVA
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

DECRETO LEGGE 1994 0646, ALESSANDRIA (ALESSANDRIA+ PIEMONTE+)